Pagina:Una sfida al Polo.djvu/107

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la caccia all’automobile 101


— Meravigliosa idea!... — esclamò Walter, afferrando innanzi tutto le due cassette contenenti le cartuccie dei mauser e delle Colt. — Assedio in piena foresta!...

Ecco un bel titolo per un capitolo d’un romanzo straordinario.

— Lasciate stare i romanzi e salite presto!... — gridò il canadese prendendo le armi.

L’automobile si era fermata, affondando le sue ruote fra lo strato nevoso, ed i lupi avevano rallentata la loro corsa per scagliarsi, compatti, contro la macchina.

Come abbiamo detto, l’automobile aveva sopra di sè una grossa capote di cuoio, situata a tre metri e mezzo dal livello delle ruote, per proteggere i viaggiatori dalle raffiche di neve e dai freddi intensi, senza obbligarli a cercare un rifugio nel carrozzone di rimorchio.

Una solida armatura in ferro, tutta rivestita di grosso feltro, la sorreggeva.

I tre uomini, vedendo i lupi scagliarsi, in un momento si misero in salvo lassù, scaricando le rivoltelle.

Sette od otto animali, che si erano già gettati dentro la chassis sperando di trovare, se non gli uomini, almeno dei viveri, stramazzarono a destra ed a sinistra della macchina, ululando spaventosamente.

I loro compagni, niente spaventati dai colpi di fuoco che si succedevano con rapidità meravigliosa, poichè ora erano i mauser che parlavano, in un baleno furono loro addosso divorandoli semi-vivi.

— Ah!... Diavolo!... — esclamò Walter, sospendendo per un istante il fuoco. — Io non ho mai veduto animali così ripugnanti!...

— Rimettete a domani le vostre riflessioni e consumate invece delle cartuccie, disse il canadese. — Non vedete che