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120 capitolo x.

CAPITOLO X.


Una caccia emozionante.


La baia di Hudson è una delle più vaste che si trovano nell’America settentrionale e non ha che una sola rivale: la baia di Baffin che le è però inferiore per vastità.

Sia l’una che l’altra potrebbero chiamarsi mari, poichè prima di attraversarle occorrono parecchi giorni di navigazione, anche pei grandi pericoli che presentano, essendo sempre ingombre di grandi banchi di ghiaccio e di montagne galleggianti che le correnti polari trascinano verso il sud.

Quella d’Hudson si trova al di qua del circolo polare artico, poichè comincia all’isola di Southampton e finisce colla baia di James la quale si caccia, come un gigantesco cuneo, entro l’alto Canadà, eppure il suo clima è rigidissimo quasi quanto quello della baia di Baffin che si sviluppa invece al di là del circolo polare e sulle sue coste non possono sorgere città. Non vi sono che qua e là dei piccoli forti appartenenti alla Compagnia delle pelliccie e che per sei od anche otto mesi dell’anno si trovano quasi sepolti fra la neve.

Vi s’incontrano invece numerose tribù di esquimesi, specialmente lungo le coste del Labrador, tribù che non hanno sedi fisse, quantunque invece di vivere entro capanne di ghiaccio come i loro confratelli del settentrione, si fabbrichino delle casupole di pietre ammonticchiate e rinsaldate con ammassi di torba.