Pagina:Una sfida al Polo.djvu/167

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battaglia in mezzo alle nevi 161

si provò a spingere, ma con sua grande sorpresa la porta non cedette.

— Signor di Montcalm!... — gridò. — Ci hanno chiusi dentro!...

— È impossibile!...

— Provate anche voi.

— Aiutatemi!...

I due uomini fecero impeto senza ottenere alcun risultato. La porta era stata chiusa esternamente forse colla sbarra che era rimasta fuori e che gli esquimesi avevano ricollocata a posto per impedire ai due esploratori di uscire.

— Ah!... Canaglie!... — esclamò il canadese.

Si affacciò al finestrino che lo studente aveva aperto gridò:

— Dik!... Dik!... A noi!... —

Fra tutto quel vocìo confuso gli parve di udire la voce dell’ex-baleniere, poi rimbombarono due colpi di rivoltella.

— Dik!... Dik!... — ripete il canadese. — In nome di Dio, rispondete!... Che cosa succede? —

Un gruppo di uomini armati di archi e di ramponi si diresse verso il carrozzone-salon. Karalit era con loro e stringeva in una mano la rivoltella ancora fumante.

— Miserabile!... — gridò il canadese, puntandogli contro il mauser, mentre lo studente, aperto un altro finestrino, agitava la sua grossa Colt, minacciando di sparare. — Contro chi hai fatto fuoco? Che cosa significa tutto questo baccano? Rispondi o ti uccido come un lupo arrabbiato.

— Non sono stato io a tirare quei due colpi, bensì il tuo marinaio, — rispose Karalit. — Per poco non mi uccideva.

— Perchè?

— Non lo so.

— Dov’è il mio marinaio?


11. E. SALGARI ― Una Sfida al Polo.