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298 capitolo xxiv.

CAPITOLO XXIV.


Un duello al Polo.


Nel pomeriggio, dopo una vera scorpacciata di carne di mammouth sapientemente preparata dallo studente con grande abbondanza di droghe e di pepe per toglierle quel sapore di selvatico che si riscontra in tutti i grossi animali, il treno riprendeva la sua corsa.

Ormai soli dieci gradi, ossia seicento miglia, li separavano dal Polo, una vera inezia se potevano trovare il ghiaccio sempre buono.

In tre giorni, e fors’anche in minor tempo, quella distanza poteva essere superata anche senza troppo spingere l’automobile.

Dopo essersi assicurati del buono stato del ghiaccio steso sullo stretto di Smith, lasciarono la terra di Ellesmore e scesero sul pak per raggiungere la terra di Grinnell, le cui coste si profilavano distintamente sul limpido orizzonte.

Enormi ice-bergs si erano radunati nel vasto canale, piantandosi saldamente sul campo di ghiaccio e formando qua e là delle barriere le quali interrompevano sovente la corsa del treno, costringendolo a perlustrare per miglia e miglia prima di poter trovare un passaggio.

Fortunatamente in quel momento le pressioni non si facevano sentire che assai leggermente.

Di quando in quando il campo di ghiaccio vibrava e mug-