Pagina:Una sfida al Polo.djvu/313

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un duello al polo 307

grandinare dei ghiacciuoli, e poi i due uomini erano tanto accaniti nella lotta da non vedere e da non udire più nulla.

Continuavano a rotolarsi per la piattaforma, tempestandosi di pugni, l’uno facendo sforzi disperati per non lasciarsi precipitare in mare, e l’altro per gettarvelo.

Ad un tratto l’enorme montagna s’inclinò su un fianco tuonando, come se nel suo seno fosse scoppiata una mina.

Le due vette descrissero sull’azzurro del cielo un grande arco, poi l’enorme massa, che pesava quanto un’alta montagna, si rovesciò rapidamente mentre la parte fino allora sommersa s’alzava sollevando una immensa ondata.

Dik e Walter avevano mandato due grida d’angoscia.

— Signor di Montcalm!... —

Per qualche istante videro i due uomini, strettamente aggrappati, sollevarsi in aria insieme alla piattaforma sulla quale lottavano, poi non scorsero altro che una immensa colonna di acqua e di spuma da cui emerse, con un salto immenso, la parte inferiore dell’ice-berg.

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