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IX
Vaperlofango un po’ di fango coglie,
E a Rubamiche lo saetta in faccia
Per modo che ’l veder quasi gli toglie.
Crepa il sorcio di stizza, urla e minaccia;
E con un gran macigno al buon ranocchio
Spezza due gambe e stritola un ginocchio.
X
Gracidante s’accosta allor pian piano,
E al vincitor ne l’epa un colpo tira.
Quel cade, e sotto la nemica mano
Versa gli entragni insanguinati e spira.
Ciò visto Mangiagran, da la paura
Lascia la pugna, e di fuggir procura.
XI
Ferito e zoppo, a gran dolore e stento,
Saltando, si ritragge da la riva;
Dilungasi di cheto e lento lento,
Finchè per sorte a un fossatello arriva.
Intanto Rodipane a Gonfiagote
Vibra una punta, e l’anca gli percote.