Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/135

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amore immortale. 121

Nel delirio de’ sensi il garzoncello
Cupido allarga e china il mento al petto,
Di non stringer turbato altro che il vento.
20Maria, le dissi, irrequïeto il core
Mi batte in seno. E dove un altro core
Troverà che a’ suoi battiti risponda?
Di subitana porpora suffusa
I dolci occhi abbassò la verginetta,
25E sovra l’ale d’un sospir mi diede
La sua risposta. Indefiniti, oscuri
Presentimenti l’assaliro: al cielo
Levò gli occhi pensosi e sorridendo
Mi disse: colassù vivono i cori,
30Colassù si uniranno i nostri amori.


II.


     Vissi un anno di cielo. Il nostro amore,
Come l’amor di due fanciulli e come
Degli angioli l’amor, era innocente
E sereno. Che ebbrezza è di due cori,
5Di due cori commisti in un affetto,
Senza vel come il nostro e senza tempo!
Chi dogliosa di lagrime vallea
Disse la terra, non conobbe amore;
Perchè questa di lagrime vallea
10A chi conobbe amore è paradiso.