Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/204

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190 a lodovico pasini.


     Nè corcato sui fiori e neghittoso
Popolo già nudrì questa contrada
18Surta pur ora da servil riposo;

     Bensì duro e guerrier che colla spada
I termini toccò dell’universo,
21Di lauro ornando la sanguigna strada.

     In cavo nicchio per tremoto emerso,
O per torrenti allo splendor del sole
24Tutto un mondo tu scorgi ora sommerso;

     E dal pondo de’ cranî e dalla mole
D’impietrata mandibola argomenti
27D’estinte belve gigantesca prole.

     Ma se lungo la Chiana e le correnti
Dell’Ombron tortuose il passo arresti,
30Salir vedi di terra i monumenti

     Della velata Etruria, e manifesti
Ne’ pinti vasi di possenti schiatte
33Miri i gran corpi e le pompose vesti.

     Contro i secoli ancor Roma combatte
Vittorïosa, e le gran membra ostenta
36Da tanto ferro e tanta fiamma intatte,