Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/226

Da Wikisource.
212 la donna forte.

     La sua mano al poverello
Liberale ognor si aprì;
Da’ suoi tetti l’orfanello
44Mai digiun non si partì.

     Non accorasi, se densa
Vien la neve in sull’ostel:
A’ domestici dispensa
48Doppio manto contro il gel.

     Una veste a più colori
Per sé stessa volle ordir:
Ella gode, uscendo fuori,
52Bisso e porpora vestir.

     Il marito a sè gli sguardi
Delle genti attirerà,
Quando in piazza co’ vegliardi
56Della terra sederà.

     Lavorato ha di bei manti
E con oro li cangiò:
A stranieri mercatanti
60Vaghi cingoli affidò.

     È fortezza il suo diadema:
Il suo manto è maestà:
Sul suo volto all’ora estrema
64Un sorriso brillerà.