Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/299

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saffo a faone. 285


     A te, Faon, sol penso e tu ritorno
Mi fai solo ne’ sogni. O sogni, o notti
183A me candide più d’ogni bel giorno!

     Se altre terre a bear si son condotti
I tuoi sembianti, io l’ho ne’ sogni appresso.
186Ahi sogni fuggitivi ed interrotti!

     Spesso ch’io penda dal tuo collo e spesso
Che tu sovra il mio collo t’abbandoni
189Parmi, o diletto, nel sognato amplesso.

     E dolcissimi accenti mi ragioni
Noti all’ombre soltanto e senza velo
192La tua beltade a vagheggiar mi doni.

     Ma tosto come il sol gli orli del cielo
Col novo raggio imporpora, che presta
195Si ritiri la notte io mi querelo.

     E mi volgo crucciata alla foresta,
E pace alla solinga ombra dimando
198Che sì dolci memorie in cor mi desta.

     Quindi furente, di me stessa in bando,
Come maga tessalica m’aggiro,
201Gl’irti capelli all’aure abbandonando.