Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/323

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la partenza per l'esiglio. 309


     Suonano pianti e gemiti;
Gli stessi servi han lutto;
Non ha la casa un angolo
44Che sia di pianto asciutto.

     Di funeral non tacito
Rendea sembianza il loco;
Rendea di Troia immagine,
48Quando fu preda al foco.

     Le voci omai tacevano
De’ cani e delle genti;
Ed alto il cocchio Cinzia
52Reggea pe’ firmamenti.

     Gli occhi levai: sul culmine
Il suo splendor battea
Del Campidoglio: attigue
56Io le mie case avea.

     Numi, sclamai, cui vivere
Potei tanti anni appresso:
Vette tarpee, che scorgere
60Più non mi fia concesso;

     Dei del superbo Lazio
Che abbandonar degg’io,
Miti vi piaccia accogliere
64Dell’esule l’addio.