Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/376

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362 ad una allodola.


     Come regal donzella
In alta torre, che cantando affida
Alla segreta cella,
Prima che il duol l’uccida,
45L’occulta fiamma che nell’alma annida;

     Come un insetto d’oro,
Che sotto l’ombra di conserte fronde
Tesse sottil lavoro,
Che fra le rubiconde
50Urne de’ fiori e le rugiade asconde;

     Come solinga rosa,
Che il profumato calice discioglie
All’aura ingiurïosa,
Che coll’odor le foglie
55Ad una ad una nel passar le toglie.

     Di frondi tremolio,
D’erbe bisbiglio, venticel d’aprile,
Di piogge mormorio,
Quanto è quaggiù gentile,
60Quanto dolce ad udir passa il tuo stile.

     Dinne, leggiadro spirto,
Quale dolcezza i tuoi concenti ispira?
Fra colmi nappi e mirto
Sì dolce non sospira
65Notturno accordo d’amorosa lira.