Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/392

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378 properzia rossi.


     La vite, perchè prosperi feconda,
Ha bisogno dell’olmo, ed io bisogno
9Ho d’un core che m’ami e mi risponda.

     Fama, splendido cencio, inutil sogno!
Un core, un core, o fama, a conquistarmi
12Tu non valesti, e pure ancor ti agogno.

     O lauri! o cetra! o miei spiranti marmi!
L’antica fiamma ridestarsi io sento:
15Tornano le armonie, tornano i carmi.

     Dunque l’incendio non peranco è spento?
Dunque nuove vedrò nascer ghirlande
18Sovra il cammin che un’altra volta io tento?

     Mai più, mai più! Puro fiammeggia e spande
D’oro torrenti su’ tuoi lidi il sole,
21Italia, nella polve ancor sì grande;

     Dolce come di rose e di viole
Profumo in una queta alba di maggio
24Suona il concento delle tue parole;

     Ma dal vivo tuo ciel, dal tuo linguaggio
Dolcezza alcuna al cor più non mi torna;
27Tace ogni inno per me, tace ogni raggio.