Pagina:Versi di Giacomo Zanella.djvu/54

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40 ad un amico.

Il cielo lombardo:
Sul doppio suo pelago
Si asside regina
21La Donna latina.

Festose, col sonito
Di sciolti torrenti,
Sul Tebro si accalcano
L’italiche genti;
Devote sospendono
Agli auspici altari
28I liberi acciari.

Membrando con lagrime
Le corse fortune,
Le preste vittorie
D’un’ira comune,
A lieti si accolgono
Fraterni conviti
35Guerrieri e leviti.

Chi son quelle pallide
Scettrate figure,
Che torve bisbigliano
Arcane congiure?
I fati d’Italia
Maligno dall’ara
42Un fato sepàra.