Pagina:Vita del glorioso martire s. Secondo (1823).djvu/53

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Passò la processione avanti la Chiesa di S. Catterina; indi entrò nella Cattedrale, ed ivi riposarono sull’altar maggiore le sante Reliquie, e si recitò il seguente mottetto: Lætemur Cives Astenses, exultate Deo, jubilemus omnes in Translatione B. Secundi Martyris, nemini secundi, et Tutelaris nostri, ut ipse pro Carolo Emanuele Duce nostro, et Catherina, ac Serenissima Prole, pro nobisque intercedat ad Dominum Deum nostrum. Recitato il mottetto s’ordinò di nuovo la processione alla volta della Collegiata, dove giunti, recitate nuove preci, si diè la benedizione colle sacre Reliquie, e poi si collocò la cassa sotto l’altar maggiore, assicurandola con doppia chiave, restando una di esse appresso il Vescovo, l’altra presso il Capitolo della Collegiata, avendo riposto nella suddetta urna una lastra