Pagina:Vita di Dante.djvu/173

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quel passo già citato del Poema, ove Buonaggiunta confessa d’avere scritto rime senza che Amore gliele dettasse, come a Dante e a’ suoi compagni, cioè Guido principalmente; che quanto più si confrontino l’une coll’altre le opere di Dante, tanto più elle serviranno a dimostrare la verità dell’amore di lui, e della narrazione da lui fattane. E nota poi, come appunto dopo questa dichiarazione di verità, ei segue a dir del buon nome e della risplendente virtù di sua donna, u Questa gentilissima donna, di cui ragionato è nelle precedenti parole, venne in tanta grazia delle genti, che quando passava per via, le persone correano per veder lei; onde mirabile letizia me ne giugnea: e quando ella fosse presso ad alcuno, tanta o onestà giugnea nel core di quello, che non ardia di levare gli occhi, né di rispondere al suo saluto; e di questo, molti siccome esperti mi potrebbero testimoniare a chi noi credesse. Ed ella, coronata e vestita d’umiltà s’andava, nulla gloria mostrando di ciò ch’ella vedeva ed udiva. Dicevano molti, poiché passata era: Questa non è femina, anzi è de bellissimi Angeli del cielo.