Pagina:Vita di Dante.djvu/187

Da Wikisource.

ANNI 1292-1293 175

Finalmente, nel Poema, giunto Dante all’orlo dirupato del baratro de’ frodolenti dice così:

106 «Io aveva mia corda intorno cinta
     E con essa pensai alcuna volta
     Prender la lonza alla pelle dipinta.

Inf. xvi.


Nè importa ciò che segue, nè come tal corda giù buttata da lui, facesse salir su Gerione posto a guardia di que’ fraudolenti, nè quale allegoria di lode o satira sia in ciò. Ma ad ogni modo questa corda con che Dante dice aver pensato già di vincere la lonza, cioè come vedremo la lussuria, non parmi si possa interpretar meglio nè forse altrimenti, che per la corda de' Francescani, detti allora e da lui stesso Cordiglieri; prendendo l’abito dei quali, egli pensò di vincere i conflitti in lui sorti al tempo di che parliamo. E così interpretano veramente i


    pp. 79, 80 e 144; il quale ammette la probabilità del primo fatto, negando solo che Dante morisse in abito di terziario, perchè non fu sepolto in esso. Ma potrebbe esser morto in un abito, ed essere stato sepolto in un altro; e, dipendendo il primo dalla volontà di lui, il secondo no, proverebbe sempre il suo amore all’ ordine Franescano.