Pagina:Vita di monsignor Giacomo Goria vescovo di Vercelli (Cusano).djvu/22

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di passaggio in Vercelli, mà ancor vi dimorò per alcuni giorni alloggiato nella Casa, hoggidì del Commendatore Stefano Ajazza. In tal tempo vi celebrò la Santa Messa nelle Chiese della Santissima Trinità de’ Padri Gesuiti, di Sant’Agata delle Religiose Monache Humiliate, & di San Pietro Martire parimenti delle Religiose Monache di San Benedetto. Vi furono del continuo de’ più scelti Nobili Cittadini al corteggio, & a servirlo nell’andarsene per la Città; Et essendo, che in atto di seguirlo, si discorresse, come la celebratione di Messa di Monsignor di Geneva si fosse longa, sentito ciò dal medesimo, hebbe a risponderle: Signori verissimo stà, che la Santa Messa si fà longa, mentre si è scarsa la divotione.

Per maggiormente dunque infervorare le menti de’ Divoti verso la Gran Madre di Dio, mediante il suo Santissimo Simolacro, posto nel Monte d’Oropa, procurò esso Monsignor Goria, che con ogni più espressive dimostranze d’apparati, e fasti, si devenisse all’essecutione della premeditata Coronatione del detto Santissimo Simolacro della Beata Vergine; onde havendosi premesse le douute diligenze in preparare,

 
 
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