Pagina:Walpole - Il castello di Otranto, 1795.djvu/75

Da Wikisource.

62

garsi, e ravvivare un poco la solitudine alla qual ci condanna mio padre; del resto”... “Vergine!” esclamò Bianca riscuotendosi, “eccolo un’altra volta... ah! cara signora principessina, sentite nulla?... questo castello è certamente incantato!”... “Zitta” soggiunse Matilda, “ascoltiamo... mi pare d’aver sentita una voce... eh, è stata l’immaginazione... credo che voi facciate paura anche a me.” “Davvero, davvero,” replicò Bianca singhiozzando, “ho sentita certo una voce”... “Dorme qualcheduno nella camera quì sotto?” domandolle la principessa. “No signora,” rispose Bianca, “tutti hanno avuto paura di dormirci, dacchè il famoso astrologo precettore del signor principe Corrado, si affogò... sicuramente, signora, la sua anima e quella del principino son ora insieme giù in camera... per l’amor del cielo fuggiamo nell’appartamento della vostra signora madre.” “Vi ordino di non muovervi,” soggiunse Matilda, “poichè se sono anime che soffrono, possiamo, parlan-