Pagina:Zibaldone di pensieri I.djvu/412

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384 pensieri (312-313)

che, ma tutta la letteratura latina era derivata dalla greca. Non cosí l’italiana dalla francese, eccetto nella filosofia ec., anzi per lo contrario. Sicché l’introdur parole greche in latino doveva essere un poco piú facile e naturale. Del resto la stessa cognazione e fratellanza ch’era tra la greca e la latina esiste tra la lingua italiana e la francese; e se la greca si vuol considerare per anteriore, se non altro nella formazione e sistemazione, anche la lingua provenzale ci ha preceduto quasi nello stesso modo.


*   Alla p. 58, pensiero penultimo. Aggiungete che il (313) tempo di Giuliano era tutto sofistico, e tale egli è in tutte le altre sue opere; tali sono Libanio, Temistio ec. suoi piú famosi scrittori contemporanei. Ma nessuno è sofista quando parla di se stesso e per se stesso e in un’occasione che mette in vero movimento l’animo suo.


*   Come la forza della natura giovanile, forza che non può esser vinta in fatto da nessuna ragionevolezza, studio, filosofia, precoce maturità di pensare ec., fa che il giovane s’inebbri facilmente della felicità, cosí anche dell’infelicità, quando questa è tanto grave che superi la naturale inclinazione del giovane all’allegrezza, al divagarsi, a sperare, a noncurare il male. E perciò il giovane è incapace d’altra consolazione che della morte, come ho detto p. 302. Né religione, né ragione, né altro che sia, non è sufficiente a consolare il giovane sommamente sventurato, s’egli ha una certa forza d’animo, la quale tutta s’impiega in consolidare e fargli sentire profondamente e ostinatamente il suo male.


*   La letteratura francese si può chiamare originale per la sua somma e singolare inoriginalità.