Penombre/Meriggi/Brianza

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Meriggi

I.
BRIANZA

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Preludio Meriggi - Egloga
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I.


BRIANZA





Come è bella la sera in mezzo ai monti!
     Te ne ricordi?... ti ricordi quando
     Si vagheggiava i rapidi tramonti,
     E tornavamo a braccio, e sussurrando:
     5Come è bella la sera in mezzo ai monti?

O pace, o solitudine, o dolcezze!
     Tu appoggiavi i piedini al focolare,
     Ed io la testa fra le tue carezze;
     E il lieto grillo era il nostro compare:
     10O pace, o solitudine, o dolcezze!

Chi, chi di noi più puri e più beati
     In quei giorni d’affetto e di mistero?
     Ti ricordi i progetti inargentati
     Dal vago argento che maschera il vero?
     15Chi, chi di noi più puri e più beati?

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Tu prevedevi un serto alle mie chiome,
     Io per te meditavo un paradiso;
     Tu inghirlandavi d’alloro il mio nome,
     Io d’amor sempiterno il tuo sorriso....
     20Tu prevedevi un serto alle mie chiome!

O sante gioie, o speranze divine!
     Che ce ne resta, o mia donna, a quest’ora?
     Ma non è tutto, non è tutto spine
     L’oggi, se, uniti, sussurriamo ancora:
     25O sante gioie, o speranze divine!
 
Rifioriran, mia mesta giovinetta,
     Rifioriranno quei tempi d’amore;
     E tu lo sai, dagli angeli protetta,
     Tu che sei buona, e che preghi il Signore;
     30Rifioriran, mia mesta giovinetta!

Nessun ci toglie un angolo di terra
     Dove, esperti del cuore e della vita,
     Dimenticar degli uomini la guerra,
     E prepararci insieme alla partita!
     35Nessun ci toglie un angolo di terra.

O pace, o solitudine, o dolcezze!
     Ti rivedrò seduta al focolare,
     Sognerò ancora fra le tue carezze;
     E il lieto grillo ci sarà compare:
     40O pace, solitudine, o dolcezze!