Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4090

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*    Altro per niuno, del che altrove. Senz’altro mezzo. Speroni, Dialoghi, Venezia, 1596, p. 275, verso il fine [p. 11 modifica] (20 maggio 1824). Nel Petrarca, Canzone Una donna piú bella ec., strofe 3: Altro volere o disvoler m’è tolto. Altro sta per alcuna cosa, nulla, quidquam (21 maggio 1824).


*    Si riprende l’uomo che non sia mai contento del suo stato. Ma in vero questo non è che la sua natura sia incontentabile, ma incapace di esser felice. Se fossero veramente felici, il povero, il ricco, il re, il suddito si contenterebbero egualmente del loro stato, e l’uomo sarebbe contento come possa essere qualunque altra creatura, perch’egli è altrettanto contentabile (20 maggio 1824).


*    Rodo-rosum-rosicchiare, rosecchiare, rosicare (volgarmente), frequentativo o diminutivo (20 maggio 1824).


*    Alla p. 4081. L’uomo sarebbe onnipotente se potesse esser disperato tutta la sua vita, o almeno per lungo tempo, cioè se la disperazione fosse uno stato che potesse durare (21 maggio 1824).


*    S’è veduto altrove come la irregolarità e i vizi palpabili delle ortografie straniere vengano in gran parte dall’aver voluto accomodare le loro scritture alla latina. Ora egli è pur curioso che gli stranieri vogliano poi pronunziare la scrittura latina nel modo in cui pronunziano la propria. Questa non corrisponde alla parola pronunziata, perché l’hanno voluta scrivere alla latina, e le parole latine le vogliono poi pronunziare