Poesie sparse/Prima delusione

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Prima delusione

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Dolci rime La canzone di Piccolino

 
La bionda bimba coi capelli al vento
correva per i viali del giardino
rossa nel volto, respirando a stento
per sfuggire al suo bruno fratellino.

"Mamma!": era giunta all’albero di pesco,5
calpestandone i fiori scossi dal vento:
poi rise, del suo riso argenteo e fresco,
al fratellino giunto in quel momento.

"Non mi prendesti!" disse e rise ancora
al fratellino un po’ mortificato;10
e il sol, che traversava i rami allora,
baciò quel capo piccolo e dorato.

"Fulvio, perché la bamboletta parla?
Dici che sia una bambina vera?"
"Chissà! Bisognerebbe un po’ osservarla,15
guardarle il viso che pare di cera."

"Vai a prenderla: è dentro nella serra"
Il fratellino corse, e lei rimase
coll’occhio fisso all’ombre, che per terra
formava il sol nell’ultima sua fase.20

Tornò il fratello con la bamboletta:
"Guardala, Fulvio, a me par proprio viva,
se tiri quello spago parla, e, aspetta,
se la bacio e la lodo si ravviva.

Sì, sì! Se io le parlo mi comprende,25
se la rimbrotto subito s’attrista;
quando la bacio, il bacio lei mi rende
e poi, del resto, ridere l’ho vista".

L’accarezzava intanto, la bimbetta,
sui bei capelli morbidi e ricciuti,30
ma ad una mossa falsa la pupetta
cadde e s’infranse in cocci assai minuti.

Turbata in cuore da lacrime ardenti
la bimba curva cerca in mezzo ai cocci:
occhi di vetro, due piccoli denti35
e le manine simili a due bocci.

Le lacrime le scendon, sul visino,
su la parrucca che trattiene in mano;
cerca di consolarla il fratellino:
"Ti do il mio cerchio, e anche quel buffo nano".40

Ma no: non è la bambola perduta
che fa piangere tanto la bambina:
vera, parlante, sempre l’ha creduta;
invece è sol di porcellana fina.

Piange la bimba perché fu delusa.45
L’aveva tanto amata come viva
e che la ricambiasse s’era illusa,
povera bimba! e l’illusion finiva.

Il sole tramontava tutto fuoco,
da lungi si sentiva batter l’ore50
ed in quel giorno destinato al gioco
pianse la bimba il primo suo dolore.