Poesie varie (Pascoli)/Dal 1896/San Michele

Da Wikisource.
../Chi sa?

../La pietà IncludiIntestazione 7 novembre 2012 100% Da definire

Dal 1896 - Chi sa? Dal 1896 - La pietà
[p. 138 modifica]
SAN MICHELE



E non è il giorno, che si muta casa?
l’otto di maggio? E non è questa l’ora
di mezzodì, quando si lascia il carro,
pieno di sedie e trespoli e strapunti,
5avanti l’uscio della nuova casa?
C’è uno a guardia che seduto all’ombra
sul limitare, mangia curvo il pane.
Ed oggi, o bimbo, hai fatto San Michele,
hai messi insieme i piccoli fardelli,
10le tue cosette, a una a una, tutte?
E il tuo carretto è fermo lì, su l’ora
di mezzodì, con sopra la tua vita.
E c’è tua madre lì d’accanto e piange.
Perchè mutare? Non assai ridente
15d’amore e luce era la tua dimora?
Non c’era il sole? E dove andrai? C’è freddo
nella Certosa, o creatura, e buio!
E non più giochi e non più madre e nulla!
E tu vi andrai? Là tu vorrai deporre
20tutta la cara fanciulletta vita?

[p. 139 modifica]

Come sei stanco, esanime, sbiancato,
per questa poca già di via ch’hai fatta!
E in questa, anche più poca, che t’avanza,
non ora dunque scontrerai chi senta
25pietà di te, chi te del peso alleggi,
chi t’alzi su, chi porti tutto in cielo?

Bologna, maggio del 1908.