Portale:Teatro/Autore in evidenza

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Gestione sezione "Autore in evidenza"

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In questa sezione è possibile visualizzare modificare e proporre le sezioni che appaiono periodicamente nel riquadro Autore in evidenza del Portale:Teatro.
In esse appare l'incipit della biografia di un autore presente su Wikipedia.

N.B. I cambiamenti apportati alle sezioni di questa pagina saranno visibili immediatamente sul portale!

Per proporre una nuova immagine[modifica]

Procedi seguendo questa linea guida:

  • L'autore deve avere una voce a lui dedicata su Wikipedia.
    • L'incipit della voce enciclopedica verrà usato per descrivere l'autore e invitare alla navigazione.
  • L'autore deve avere un'immagine presentabile su Wikimedia Commons.

Come preparare il testo[modifica]

In primo luogo cerca un autore di Wikisource che abbia una interessante biografia su Wikipedia; da questa estrai l'incipit per inserirlo qui. Lo stile della sezione prevede i seguenti adattamenti:

  • L'immagine va posta a sinistra e deve risultare accattivante anche se ridotta nelle dimensioni.
  • L'incipit estratto da Wikipedia va adattato a Wikisource in questa maniera:
    • Le date di nascita e morte vanno modificate secondo la logica delle ricorrenze di questo progetto:
      Firenze, 1265 – Ravenna, 13 settembre 1321
      diventa
      Firenze, 1265 – Ravenna, {{DataGiorno|13 settembre}} {{AnnoTesto|1321}}
    • Se ci sono nell'incipit nomi di autori, opere o altro che sia pubblicato qui andranno evidentemente collegati.
  • L'estratto terminerà con il rimando alla voce di Wikipedia.

Schema[modifica]

Il canovaccio da copiare e rielaborare per creare una nuova sezione è il seguente:

==#==
<section begin=# />[[File:ImmagineAutore|80px|border|left]]'''[[Autore:NomeAutore|]]''' è uno scrittore ecc. ecc. .... fine

{{a destra|... '''''[[:w:NomeAutore|leggi il resto su Wikipedia]]'''''}}<br style="clear: both;" /><section end=# />

In esso

  • Sostituisci "#" con il numero successivo a quello dell'ultima sezione di questa pagina
  • Sostituisci "ImmagineAutore con il nome dell'immagine di Commons che ritrae l'autore
  • Sostituisci "NomeAutore" con il nome dell'autore
  • Sostituisci "è uno scrittore ecc. ecc. .... fine" con l'incipit estratto da Wikipedia ed adattato.

Le sezioni sottostanti sono applicazione di questo canovaccio e possono servirti come modello

Domande?[modifica]

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1[modifica]

Aristofane, in greco Ἀριστοφάνης (450 a.C. circa – 388 a.C. circa) è stato un drammaturgo greco antico

Insieme a Cratino ed Eupoli, è considerato il maggior esponente della Commedia antica (l'Ἀρχαῖα), e l'unico di cui ci siano pervenute undici opere complete. Visse ad Atene, nel periodo della Guerra del Peloponneso e le sue opere furono rappresentate per la prima volta nel 427 a.C.



2[modifica]


Plauto, il cui vero nome non è certo, è stato un celebre commediografo romano antico.

Vissuto durante la Seconda guerra punica, ci sono giunte 21 sue commedie, molte delle quali sono rappresentate ancora oggi. Sebbene sia ancora forte l'influenza della cultura ellenistica (come il rispetto dei nomi e dei luoghi tipici dei protagonisti), Plauto si sforza sempre di fare della romanità un punto importante delle sue opere. Le sue commedie caratterizzate dal grottesco e dalla battuta felice, hanno influenzato grandi drammaturghi, come Moliére e William Shakespeare



3[modifica]

Pietro Metastasio, pseudonimo di Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi (Roma, 3 gennaio 1698 – Vienna, 12 aprile 1782), è stato un poeta, librettista e drammaturgo italiano.

Considerato il riformatore del melodramma italiano, ha concentrato la sua attività tra Roma e Vienna, e deve la sua passione per il teatro agli incoraggiamenti de La Romanina, famosa soprano italiana, che lo convinse ad abbandonare una carriera (ecclesiastica/forense) mai decollata e le sue giovanili velleità poetiche. Nonostantre la fama che lo circonda, su ventisette melodrammi scritti in quasi mezzo secolo di attività teatrale, solo tre hanno finale autenticamente tragico: Didone Abbandonata, Catone in Utica, Attilio Regolo.



4[modifica]

Sofocle, in greco Σοφοκλῆς - Sophoklễs, (Colono 496 a.C., Atene 406 a.C.), è considerato, insieme ad Eschilo ed Euripide, uno dei maggiori poeti tragici dell'antica Grecia.

Uomo politico e amico di Pericle, godeva presso la popolazione ateniese di una forte stima, rispetto al suo antagonista sul palcoscenico, Eschilo, che spesso sfidava in gare di bravura nelle rappresentazioni tragiche. Introdusse per primo il terzo attore e valorizzò l'impatto della scenografia; i suoi personaggi furono sempre segnati da sentimenti di genuina umanità, portando sulla scena un elemento nuovo rispetto al volto statuario della tragedia classica. Per togliere l'enfasi (onkos) dalla recitazione, inventò il monologo (in greco ρήσις, rhesis), un momento che celebrava la bravura degli attori e valorizzava in chiave drammatica i sentimenti dei protagonisti.



5[modifica]

Niccolò Ugo Foscolo (Zacinto, 6 febbraio 1778 Londra, 10 settembre) 1827 è stato un poeta e letterato italiano, protagonista del Neoclassicismo e del Pre-Romanticismo.

Scrittore dalla penna vibrante e intensa, fu un grande patriota, distintosi più di una volta sul campo di battaglia. Deluso dalla politica del tempo e da una vita piena di dolore, fu in parte consolato dai riconoscimenti alla sua arte poetica e allo stile appassionato della sua prosa. Poco conosciute al grande pubblico, sono le sue tragedie, ricche di passione per l'avventura e segnate dalla consapevolezza di un destino ineluttabile.



6[modifica]

Alessandro Francesco Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873) è stato uno scrittore e poeta italiano. È considerato uno dei maggiori romanzieri e poeti italiani. Poco conosciuta al grande pubblico la sua opera teatrale.



7[modifica]

Publio Terenzio Afro (latino: Publius Terentius Afer; Cartagine, 185 a.C. circa – 159 a.C.) è stato un commediografo latino.

Autore di sei commedie, tutte pervenuteci integralmente, proseguì l'opera del suo predecessore Plauto rifacendosi ai modelli della Commedia Nuova greca.

Favorì la contaminatio nei suoi testi, apportando notevoli modifiche alle trame di riferimento. Deve principalemmente la sua fortuna alle doti naturali per le recitazione, poiché condusse una vita travagliata dalla condizione di schiavo, poi affrancato, e breve, morendo miseramente all'età di soli 26 anni, probabilmente, in una tragedia del mare.



8[modifica]

Torquato Tasso (Sorrento, 11 marzo 1544 – Roma, 25 aprile 1595) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano.

Artista segnato da un lento e progressivo logorio delle facoltà della ragione, ha vissuto una vita travagliata, peregrinando tra le diverse corti dell'Italia del XVI secolo. I suoi testi teatrali hanno anticipato il periodo barocco, riproponendo temi cari a Seneca, drammaturgo romano del I sec. d.C., come la meditatio mortis e il gusto per l'orrido. I suoi personaggi, dal carattere profondo e complesso, si scontrano sempre con un destino cieco e imperturbabile. Genio incompreso, secondo Leopardi, in età romantica il poeta fu rivalutato, divenendo il simbolo del conflitto tra l'uomo - pazzo, solitario e dal destino certo-, e il resto del mondo, osservatore cinico e ironico.



9[modifica]

Lucio Anneo Seneca, (in latino Lucius Annaeus Seneca) anche noto come Seneca o Seneca il giovane (Cordoba, 4 a.C. – Roma, 65), è stato un filosofo, politico e drammaturgo latino.

Nei suoi drammi avviene il rovesciamento della virtus, valore spesso centrale nel resto della sua produzione letteraria. I personaggi delle sue tragedie, emersi dalla tradizione mitica greca, offrono un catalogo completo di comportamenti umani, in special modo le esperienze del male e della morte: uccisioni, incesti, magia nera, cannibalismo e follia; tutto in un clima di sfrenata ed irrazionale violenza.

Caratteristica è l'assenza del "deus ex machina", simbolo di conciliazione e lieto fine, in cambio di uno spaccato di vita in cui non esiste alcuna soluzione o rimedio al male commesso o ricevuto. I protagonisti sono condannati ad un destino, apparentemente privo di senso, ma del tutto normale in un mondo divenuto preda delle forze del male.



10[modifica]

Ludovico Ariosto (Reggio Emilia, 8 settembre 1474 – Ferrara, 6 luglio 1533) è stato un poeta, scrittore e drammaturgo italiano, autore dell'Orlando furioso.

La produzione teatrale dell'Ariosto è ricordata per sei commedie (una incompiuta), costruite seguendo il modello della commedia latina di Terenzio; nate in prosa sono state successivamente trasposte in versi.

Le trame si fondano spesso su una serie di scambi di persona e sugli equivoci che ne nascono. Ambientate nelle realtà contemporanee, per ricreare un clima divertito e coinvolgente, a dominare è ancora il modello latino, individuato nei tipi psicologici: il giovane innamorato, il vecchio avido, il servo furbo, lo schiavo. L'autore prende in giro i costumi popolari e le tradizioni legate alle arti magiche che ingannano il prossimo. Fa parte dello stile attuale il frequente ricorso a personaggi provenienti da altre commedie, come la Calandria del Bibbiena o la Mandragola del Machiavelli.



11[modifica]

Gabriello Chiabrera (Savona, 18 giugno 1552 – 14 ottobre 1638) è stato un poeta e drammaturgo italiano del Seicento.

Cantore della grecità, è stato un rappresentante di spicco del classicismo barocco, spesso contrapposto a Giovan Battista Marino. Fu assiduo frequentatore delle più rinomate corti del tempo e la sua attività letteraria coincise con le origini dell'opera lirica. I suoi testi teatrali denotano una notevole sensibilità verso la vita quotidiana e le più sincere istanze popolari.

Fine sperimentatore, fu sempre alla ricerca nel metro di una musicalità fresca e leggera, ispirata da una solida cultura classica di stampo aristocratico.



12[modifica]

Battista Guarini, o Giovanni Battista Guarini (Ferrara, 10 dicembre 1538 - Venezia, 7 ottobre 1612), fu un letterato italiano.



13[modifica]

Angelo Beolco detto Ruzzante o Ruzante (Padova o forse Pernumia, 1496? – Padova, 17 marzo 1542) è stato un drammaturgo, attore e scrittore italiano.



14[modifica]

Vittorio Alfieri (Asti, 16 gennaio 1749 – Firenze, 8 ottobre 1803) è stato un drammaturgo, poeta e scrittore italiano.



15[modifica]

Agnolo Firenzuola (pseudonimo di Michelangelo Giovannini) (Firenze, 28 settembre 1493 – Prato, 1545) è stato un poeta italiano.



16[modifica]

Giovanni Maria Cecchi (Firenze, 1518 – 1587) è stato un commediografo, scrittore e notaio italiano, devoto alla famiglia dei Medici.



17[modifica]

Giovanni Francesco Poggio Bracciolini (Terranuova, 11 febbraio 1380 – Firenze, 30 ottobre 1459) è stato un umanista e storico italiano.



18[modifica]

Niccolò Machiavelli (Firenze, 3 maggio 1469 – Firenze, 21 giugno 1527) è stato un filosofo, scrittore e politico italiano.



19[modifica]

Francesco Berni



20[modifica]

Pietro Aretino



21[modifica]

Alessandro Piccolomini (Siena, 1508 – 1579) è stato uno scrittore, filosofo, astronomo e drammaturgo italiano.



Dio[modifica]

Dio (per ogni x = ∞→∞), è stato, è, e sempre sarà il più grande drammaturgo dell'esistenza universale. Celebre per i suoi numerosissimi appellativi, vanta una produzione altrettanto cospicua e durevole.

Scrittore dalla penna assoluta e infinita, è conosciuto da gran parte dell'umanità come il creatore della prima coppia tragica della storia umana. Fine sperimentatore, ha dato vita a personaggi dal carattere forte, ma controverso, segnati sul piano esistenziale da un duplice rapporto con la propria coscienza. Privileggiando una scena arida e priva di orpelli, in cui si magnifica tutta l'umiltà dei suoi mezzi espressivi, ha costruito i suoi più grandi drammi insistendo sul carattere predestinato dell'esistenza universale, un tema su cui la critica di tutti i tempi ha speso fiumi d'inchiostro. Forte di un nutrito repertorio, ormai classici delle rappresenzioni tout-court, ha annuciato la preparazione del più grande spettacolo di tutti i tempi. In attesa del nuovo dramma esercita la sua vena poetica con l'eterno antagonista di sempre sulle scene, Satana.


Satana[modifica]

Satana [sà-ta-na] (un punto imprecisato della crezione; ...) (greco, Σατανᾶς; Latino Sátanas) è una delle figure più controverse del teatro di tutti i tempi. A causa di un antico e mai definto ruolo di angelo o demone, è stato accusato spesso, da una parte minoritaria della critica, per il tono ambiguo di molte sue rappresentazioni.

Attore segnato da quasi divine capacità recitative, si è affermato in ruoli di secondo piano all'interno delle tragedie di un'altra immensa figura del panorama drammaturgico universale, Dio, da cui ha attinto la forma rigorosa della messa in scena e il canovaccio decisamente orientato su una sofferenza indicibile dei protagonisti. Forte delle sue esperienze si è riscoperto autore, dando vita a una serie infinita di drammi che trovano ancora oggi vasto seguito. Osannato dalla critica per l'uso spregiudicato e innovatore di tutte le risorse tecniche offerte dalla scena, e per la profondità psicologica dei suoi personaggi, vanta il maggior numero di torture e morti per ogni singola rappresentazione.