Rime (Guittone d'Arezzo)/Tuttor ch'eo dirò gioi, gioiva cosa

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Tuttor ch'eo dirò gioi, gioiva cosa

../Mastro Bandin, vostr'e d'Amor mercede ../Oimè, lasso, com'eo moro pensando IncludiIntestazione 30 maggio 2008 100% sonetti

Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Tuttor ch'eo dirò gioi, gioiva cosa
Mastro Bandin, vostr'e d'Amor mercede Oimè, lasso, com'eo moro pensando


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Perché chiamerá «gioia» la sua donna.


     Tuttor chʼeo dirò gioi, gioiva cosa,
intenderete che di voi favello,
che gioia sete di beltá gioiosa
4e gioia di piacer gioioso e bello:
     e gioia in cui gioioso avenir posa,
gioi d’adornezze e gioi di cor asnello;
gioia in cui viso è gioi tant’amorosa
8ched è gioiosa gioi mirare in ello.
     Gioi di volere e gioi di pensamento
e gioi di dire e gioi di far gioioso
11e gioi d’onni gioioso movimento.
     Per ch’eo, gioiosa gioi, sí disioso
di voi mi trovo, che mai gioi non sento
14se ’n vostra gioi il meo cor non riposo.