Storia del grillo e della formica

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cantastoria Storia del grillo e della formica Intestazione 11 settembre 2008 75% canti

 
Povero Grillo, faceva l'ortolano,
dalla miseria e l'impegnò 'l gabbano.
Larinciunfelarillallera
larinciunferarillallà.

2Povero Grillo, l'avea un campo di lino,
la Formicuzza gli chiese un filolino.

3Disse lo Grillo: «Che cosa ne vuoi fare?»
«Calze e camicie: mi voglio maritare».

4Disse lo Grillo: «Lo sposo sarò io».
La Formicuzza: «Sono contenta anch'io».

5Ecco arrivati al giorno delle nozze:
un fiasco di vino e tre castagne cotte.

6L'erano in chiesa, gli sta per dar l'anello,
il Grillo casca, gli si spaccò i' cervello.

7La Formicuzza da i' gran dolore impazza;
sposa di fresco, la ritornò ragazza!

8Le formicuzze e si vestian di nero
pe' accompagnare i' Grillo a i' cimitero.

9Tutti i grillini e si vestian di bianco
pe' accompagnare l'amico a i' camposanto.

10La formicuzza distesa sopra il letto
con i calcagni la si batteva il petto.

11La Formicuzza dal grande dolore
prese le zampe, se le ficcò ni' core.


Versione alternativa

 
Sono le otto, di là dal monte Ovale
si sente dire che il Grillo stava male.

2Sono le nove, di là dal porto
si sente dire che il Grillo è bell'e morto.

3Sono le dieci, di là dal Monte Bianco
si sente dire che il Grillo è al camposanto.

4Sono le undici, di là dal Monte Nero
si sente dire che il fatto non è vero.

5È mezzanotte, di là dal Monte Stretto
si sente dire: bambini andate a letto.