Trattato dell'imbrigliare, atteggiare e ferrare cavalli/Trattato 1/Capitolo 1

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Tre avertimenti principali, & rimedi, che si debbono havere per imbrigliare cavalli. Cap. 1.

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Tre avertimenti principali, & rimedi, che si debbono havere per imbrigliare cavalli. Cap. 1.
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TRE AVERTIMENTI PRINCIPALI,

& rimedij, che si debbono havere per imbrigliare cavalli. Cap. 1.


Principalmente il nobil Cavaliere, che si desidera rapportar honore dell’imbrigliare cavalli ha avertir alle parti buone, & cattive, che sono nel cavallo, & alli rimedij pertinenti, cosi all’une, come à l’altre, che quì saranno descritte, & à queste tre cose. Primieramente ch’esso cavallo habbia buona schiena, buone gambe, & buoni piedi & ciò sappia egli ò per haverlo sentito, ò veduto, ò inteso da chi in effetto l’habbia cavalcato. Et quando queste parti si troveranno in esso, si può credere d’havere la metà, & quasi li due terzi dell’aiuto per se, & sperare d’havere à conseguire ogni laude, & honore nell’imbrigliarlo; ma quando esse tre parti non fussero nel cavallo, non perciò si dee il cavaliere diffidare di non poterlo imbrigliare, & bene; ma bisogna, sia egli molto paziente, usando ogni possibile destrezza, & ingegno. Et quando conoscerà, ch’esso co’l faticarlo poco faccia bene, all’hora non bisognerà l’astringa, & affatichi più, acciò facendolo far più di quello, che potesse, non causasse qualche mancamento in lui; perche in quel caso non del cavallo, ma di se stesso havrebbe à dolersi. Sono molti cavalieri, che trovandosi nel sudetto caso incolpano la briglia, credendo essi, ch’ogni aiuto in lei consista, senza considerare altrimenti alli difetti del cavallo; della qual cosa molto s’ingannano. Io non nego già, che qualche volta non sia bene aiutarlo un poco, ò con la guardia allungandola, ò con la musarolla di ferro sotto quella di cuoio, ch’opera in vece di camarra. Della imboccatura, massime di qualla parte, che riposa sopra la gengiva, & barbocciale non parlo, per haver veduto il più delle volte nuocerli più tosto, che giovarli; però non consiglierò mai nessuno, che posto, che haverà l’imboccatura al cavallo, & barbocciale, che alla bocca, & barboccio di esso richiedono le tramuti pensandosi d’accrescerli forza ò d’aiutar li difetti alle gambe, ò di piedi, overo di schiena; perciò che à voler sforzare la natura sua si mette il

[p. 2 modifica]cavallo in disperatione, & per il dispiacere, che’l sente s’induce à fare in contrario, & tormentandolo longamente, li dormenta in modo la parte offesa, ch’esso sforza la mano, tiresi pur quanto si vuole, & fra gli altri difetti divien sfrenato. Ma quando si troverà un simil caso, il meglio, che si possa fare sarà non contrastare ove non è la forza; ma darli la mano, & la fatica piacevole; non havendo la sciocca credenza, c’hanno coloro, che credono, che la briglia habbia proprietà di far buone gambe, piedi, & schiena, li quali vivono grandemente ingannati.