Trattato dell'imbrigliare, atteggiare e ferrare cavalli/Trattato 3/Capitolo 20

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Del pie forte, alla similitudine di quello del mullo. Cap. 20.

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Del pie forte, alla similitudine di quello del mullo. Cap. 20.
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Del pie forte alla similitudine di quello del mullo. Cap. XX.


VI sono nature de piedi forti ne i cavalli, che sono tanto alti de calcagna, & si stretti insieme, che sono chiamati piedi codogni, rasimigliandosi à quelli del mulo. A tai piedi, bisogna il ferro imbordito non però molto alto, [p. 126 modifica]& senza rampone; il quale non vieto mica, perche tal calcagno non lo potesse tolerare; ma si bene, perche per cagione di tal rampone, saria facile cosa, che ongezasse; intendendo io però non levarli più unghia di dietro di quello si dovria fare. Et non solamente darebbe innanzi del continuo per essere tanto alto nella parte di dietro, ma patirebbe anchora tutto il pie, & le braccia; perche cosi accade ogni volta, ch’esso non sia posto uguale in terra, come in più luoghi habbiam detto. Et quando il maniscalco haverà aperto consideratamente il calcagno di quello, l’abbasserà poi tanto quanto conoscerà essere di bisogno per darli la proportione, la quantità della quale io non posso dire precisamente, ma si ben, che si può abbassare in quella parte più questa sorte d’unghia, che ogn’altra, facendo poi tenere quella più morbida, che si può, perche meglio si conserva.