Wikisource:Bar/Archivio/2008.06

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Archivio delle discussioni del mese di giugno dell'anno 2008

Categoria: Archivio Bar 2008 Bar   Archivio    giugno 2008 



Perplessità: diritto di trascrizione[modifica]

Riporto una discussione sul diritto di trascrizione per chiarimenti: Xavier121 (disc.) 16:14, 26 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Caro Edo, solo qualche sera fa mi sono accorto distrattamente di una questione che riguarda l’intera comunità e che in parte (si stava laureando e sono felicissimo per lui) ha spiegato l’assenza di Accurimbono sulle nostre pagine per un po’ di tempo: il diritto di trascrizione. Ma esiste? O meglio è possibile che esista un articolo di legge che tuteli questo atto? IMO non ho mai pensato che esistesse un problema di questo tipo con la BI. Da quello che ho capito dai vari interventi (correggimi pure se sbaglio) quelle trascrizioni sono rilasciate come NC quindi non riproducibili su siti PD. E qui sta il punto: chi dice che Wikisource riproduce i testi della BI? Io e te sappiamo benissimo che non potrà mai esserci alcun collegamento neanche indiretto tra i due testi! Allora di cosa stiamo parlando? A mio avviso non ci sono proprio gli estremi! La proprietà intellettuale di trascrizione, ammettiamo, riconosciuta ai curatori del sito, in cosa è diversa da quella di un curatore su normale edizione cartacea (edizione che possiamo passare allo scanner e trascrivere liberamente, oppure anche questa può vantare diritti di trascrizione?). I testi della BI anche se elettronici sono sempre libri. Se li stampassimo e poi li passassimo allo scanner farebbe differenza? Quando noi prendiamo un testo da un sito non esercitiamo il nostro diritto di trascrizione? Il testo che ne risulta è formalmente diverso perché segue gli standard wiki, e subisce una revisione su cartaceo che elimina anche eventuali refusi della fonte (perché noi rispettiamo l’edizione non la fonte), quindi un testo totalmente nuovo! Se avessimo creato all’interno della source una pagina perfettamente identica a quella presente su BI allora ci sarebbero questi presupposti (ci appropriamo di un lavoro di formattazione altrui). Se si riconosce questo diritto a BI io dovrei riconoscere il diritto all’Adelphi e a Sergio Capailla per il lavoro su Michelstaedter? (io lì eseguo una scansione e un copia incolla su pdf e cartaceo). A meno che qui non si dica chiaramente che un testo di autore morto da più di 70 anni è copiabile da cartaceo, ma la stessa edizione presente su internet, se NC, interdetta! Il secondo punto imo è tutto da dimostrare. Loro sono stati pagati, noi lo facciamo gratis, l’eventuale causa è per tutelare quegli stipendi (ho letto anche questo) ? Ma se così fosse il diritto d’autore, almeno su internet si estinguerebbe solo parzialemente! e il grande progetto della libera cultura rallentato da beghe legali ecc. Mi pare di capire che non possiamo copiare il lavoro di trascrizione di altre persone se NC anche se il contenuto è libero, mentre possiamo farlo se la formattazione è PD. Io credo che un buon avvocato con un po’ di filologia alle spalle metterebbe nel sacco tutti (provami che ho copiato direttamente dal tuo sito! Dimostra l’appropriazione della lavoro intellettuale altrui ecc.). COMUNQUE NEL DUBBIO USERO’ SOLO I MIEI PDF STAMPATI E SCANNERIZZATI E LA MIA BIBLIOTECA CARTACEA, si allungheranno i tempi, pazienza. Xavier121 (disc.) 11:30, 26 mag 2008 (CEST)

Caro Xavier121, i tuoi dubbi sono esattamente i miei. Premetto che la questione non è NC contro PD, ma NC contro GFDL. Io per quanto mi sia stato spiegato da iPork continuo a non capire bene la questione. Dal punto di vista filologico, se esiste anche un solo errore OCR in comune tra il materiale presente nel sito resta comprovata la provenienza di esso, e dunque il "ladrocinio" (ma renditi conto!). In ogni caso se leggi quello che si è scritto recentemente al bar rispetto a GoogleBooks, noterai che il problema non si applica per GoogleBooks, che resta una fonte mungibile a piacimento. In ogni caso siccome questo è cibo per avvocati o per utenti familiari con codicilli e leggi ti consiglio di riproporre richiesta di spiegazione o al bar (repetita iuvant se non si fosse capito la prima volta) o ai nostri giuristi (Senpai in primis). Anch'io con le trascrizioni mi sono un po' raffrenato, ma tra liberliber, progeto Gutenberg e GoogleBooks non siamo certo privi di fonti online, e comunque il nostro obiettivo resta quello di fornire nel tempo materiale originale (per esempio le romanze di Pirizz o scannerizzazioni di libri antichi "in proprio" come il mio Catilina). - εΔω 15:58, 26 mag 2008 (CEST)
Tutto origina da un dubbio, non da certezze. In altre parole non ci sono utenti che sono a favore ed altri contro il fantomatico diritto di trascrizione, ma alcuni hanno espresso un dubbio sulla validità delle formule usate da BI per tutelare i propri testi. Dal momento che i server su cui pubblichiamo i testi sono negli States ed al contempo ogni italiano risponde in primis alle leggi del nostro paese, si è chiesto l'intervento della Fondazione per avere la posizione ufficiale sulle regole da seguire. Questo per consentire a tutti noi di conoscere con precisione ciò che si può fare e cosa invece ci è vietato. Quando avremo tale risposta potremo riflettere sul da farsi. -- iPorkscrivimi 18:38, 26 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Certo bisogna attendere la risposta dei legali della fondazione. Nell'attesa possiamo imboccare due strade:

  • Il silenzio
  • L'apertura di un dibattito sollecitando persone esperte amiche ad esprimersi sulla questione, sia sulla base della legislazione U.S.A., dove sono i server e dove è incardinata la fondazione, sia sulla base della legislazione italiana, dove risiede una larga fetta dei contributori.

Probabilmente anche in questo caso non c'è una vera contrapposizione tra due gruppi di utenti. Solo che alcuni che non hanno amici nel mondo dei legulei sono più portati ad attendere gli eventi, altri, che magari sono loro stessi legulei, preferirebbero una franca apertura del dibattito.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 08:06, 27 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Poi ci sono quelli che hanno amici nel mondo dei legulei e ciò nonostante preferiscono attendere lasciando i dibattiti ad una fase successiva onde evitare di aumentare la confusione. -- iPorkscrivimi 08:33, 27 mag 2008 (CEST)[rispondi]
E' lo stesso problema che ci si trova di fronte ad una malattia, che può essere da nulla, che può essere gravissima. Ascoltare troppi pareri può creare confusione. Ma nel frattempo il pensiero che ci sia qualche cosa di grave paralizza l'attività. Io personalmente, anche per le malattie, preferisco un parere in più piuttosto che una attesa snervante. Caso mai cerco di selezionare i medici da cui raccogliere l'opinione e sempre personalmente, mi fido più dell'onesto professionista che conosce tutto il quadro clinico piuttosto che il luminare che non ha mai visto in faccia il paziente. Tra l'altro se il parere del luminare tarda, la malattia può degenerare mentre se presa in tempo, sarebbe bastata (sempre ad esempio) una semplice dieta.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 09:27, 27 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Nel momento in cui la Fondazione si esprime, la sua posizione è per noi vincolante. Abbiamo un margine operativo in cui muoverci (ad esempio trovare una sistemazione per gli autori che non possiamo più pubblicare, definire i modi di un loro trasferimento e prenderci il tempo per farlo) ma, volenti o nolenti, stiamo usando uno spazio gestito da altri che hanno la libertà di definire policy per tutelarsi. Detto questo ripeto quanto ti è stato detto in passato: se hai voglia di informarti, approfondire la questione o cercare soluzioni sei naturalmente libero di farlo. Hai qualcosa di concreto su cui discutere o ci limitamo a riflessioni sullo stato di salute di Wikisource? -- iPorkscrivimi 10:20, 27 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Un punto fermo. Non sono interessato al progetto di biblioteca che affiancherebbe la source. Se possibile, non voglio esercitare nessun diritto di trascrizione, ma solo invocare l'onestà intellettuale, desidero che i miei edit siano cancellati. Mi sono impegnato per un progetto ben preciso e se anche dovessi soccombere desidero farlo in nome di quella causa. Xavier121 (disc.) 13:44, 28 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Caro Xavier, spendo due parole per essere un po' chiaro. Quello che tu dici si aggiunge all'opinione di Accurimbono: in maniera giusta e sacrosanta, si ribadisce una scelta per la GFDL che non può e non vuole essere messa in discussione. Personalmente apprezzo molto: non so cosa accadrà di molti dei miei testi, se dovranno essere trasferiti od altro. Probabilmente accetterò il trasferimento (anche perchè saremo comunque noi a dirigere il progetto Biblioteca, sotto Wikimedia Italia). staremo a vedere. Purtroppo però, ci terrei a ribadire, la questione non viene da noi: siamo costretti ad essere "più realisti del re" solo perchè le regole non sono chiare, ed, aggiungo io, perchè la mentalità in fatto di copyright è assolutamente arretrata. le altre Wikisource, a quanto io sappia, non si sono posti il problema prima (magari le legislazioni sono differenti), e la Foundation men che meno. Ma dato che dobbiamo sottostare a due legislazioni, e dato che i progetti Wikimedia hanno già chiuso i battenti, in passato, per colpa del copyviol, è giusto chiedere. a noi piace fare le cose fatte bene, e credo che mettere di fronte la foundation ad un problema intrinseco come questo sia giusto. Speriamo in una risposta celere e positiva. Comunque non ti nascondo che eliminare testi da Source per cavilli di questo genere ha fatto girare i cosiddetti anche a me, e non poco. Ma così è, vedremo in futuro se le cose cambieranno in meglio. In tanto cerchiamo di fare come stiamo facendo, che stiamo andando davvero alla grande. A presto Aubrey McFato 19:43, 28 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Caro Aubrey, visto che mi hai confidato alcune tue riserve, te ne ne espongo una anch'io. Io ho un brutto presentimento. Premetto che avete tutto il mio appoggio sulla questione della chiarezza da pretendere in materia di coyviol ecc. Il cavillo burocratico che stiamo fronteggiando apre scenari oscuri. Il diritto di trascrizione esercitato da un qualsiasi editore è valido per qualsiasi tipo di edizione, sia essa elettronica che cartacea, indipendentemente dalla morte dell'autore, quindi ha la stessa durata legale di una qualsiasi altra porprietà intellettuale! Ergo qualsiasi testo che non sia rilasciato sotto GFDL (anche con autore defunto da più di 70 anni) ci è interdetto, almeno per altri 70 anni! quindi tutte le edizioni più recenti, almeno le più importanti. Si sta profilando allora una BI 2 con responsabili te, iPork, Orbilius ecc. e un'appendice (molto settoriale), la Source, che raccoglie le trascrizioni di Google libri e LiberLiber (almeno fino a quando anche lì qualcuno, che si suppone compagno di viaggio si alzerà una mattina e deciderà di cambiare tutto - e ti posso assicurare che di persone che si alzano storte la mattina ho grande esperienza! - Ma la questione vera è che non esiste una sicurezza perché non c'è una regola certa!). Che altro dire... la mia ambizione, il grande libro globale, forse resterà un'utopia, e forse un giorno, ancora molto lontano, torneremo a riveder le stelle. Xavier121 (disc.) 13:26, 29 mag 2008 (CEST)[rispondi]

L'analisi fatta da Xavier121 è impietosa, ma realistica: qualcuno interessato ad inventare qualche cavillo burocratico c'è sempre per estendere il diritto d'autore a settori che il legislatore del '41 nemmeno immaginava. Nell'attesa pertanto di una risposta di Wikimedia, non possiamo che constatare che il pericolo di persone che si alzano storte la mattina è sempre notevole, probabilmente anche tra persone che ci saremmo aspettati che ci fossero al fianco. Io, dopo il convegno delle Stelline, personalmente ritengo che una strada possibile sia mantenere i contatti con chi, in Italia segue il progetto Europeana nella speranza di poter influire sulle decisioni che verranno prese per la Biblioteca Europea e di conseguenza sulle emanande Direttive dell'Unione Europea, che a sua volta dovrà essere recepita dalle singole legislazioni nazionali. Strada dunque non solo difficile, ma anche contorta: anche solo il tentare di seguirla fa perdere un sacco di tempo. Mi pare, però, che allo stato attuale,sia l'unica alternativa a morire, come un eroe del Metastasio, imprecando contro le stelle.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 10:20, 1 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ricerca potenziata[modifica]

Magari dico una cosa già nota, ma.... avete provato a scrivere una parola nella casella di ricerca? Scrivete lettera dopo lettera e ditemi se anche voi vedete ciò che vedo io :o) -- iPorkscrivimi 18:35, 28 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Fantastico! vado subito a vedere se ne parlano da qualche parte. ottimo upgrade, non c'è che dire. Aubrey McFato 19:08, 28 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Qui l'annuncio e non è tutto. Da ieri il SUL, cioè il single login è appannaggio di tutti gli utenti e non solo degli amministratori. Visto che ieri abbiamo assistito alle avvisaglie del fenomeno (account creati automaticamente che comparivano a frotte) non escludo che potremmo insegnare ai bot a dare il benvenuto... comunque finché possibile cerchiamo di farlo di persona e anzi allargo l'invito a tutti gli utenti del progetto a usare il template:benvenuto (o la sua versione in inglese) senza remore: facciamo sentire subito di casa i nuovi visitatori. I codici da incollare sono i seguenti:
{{Benvenuto|firma=~~~~|mionome=}}
per un benvenuto generico, e
{{Benvenuto|firma=|mionome=''il_proprio_nome_utente''}}
per un benvenuto più personale. - εΔω 19:57, 28 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Aggiungo che il sistema nuovo funziona anche per chi usa la ricerca avanzata. Un a volta selezionato il namespace le pagine suggerite che compaiono in lista sono specifiche. -- iPorkscrivimi 08:10, 29 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Tastini in più[modifica]

Ho creato molto semplicemente due tastini, in più, che automaticamente inseriscono (anche attorno una parola selezionata) i template {{AutoreCitato}} e {{TestoCitato}}. Basta inserire questo codice nel proprio Monobook.js.

// PULSANTI ADDIZIONALI
// AUTORECITATO
if (mwCustomEditButtons) {
 mwCustomEditButtons[mwCustomEditButtons.length] = {
     "imageFile": "https://en.wikisource.org/skins-1.5/common/images/button_link.png",
     "speedTip": "Autore Citato",
     "tagOpen": '{{AutoreCitato||',
     "tagClose": '}}',
     "sampleText": "Nome autore"};
};
 
// TESTOCITATO
if (mwCustomEditButtons) {
 mwCustomEditButtons[mwCustomEditButtons.length] = {
     "imageFile": "https://en.wikisource.org/skins-1.5/common/images/button_link.png",
     "speedTip": "Testo Citato",
     "tagOpen": '{{TestoCitato||',
     "tagClose": '}}',
     "sampleText": "Nome testo"};
};

Le iconcine sono classiche, se qualcuno vuole testare/correggere/migliorare, è il benvenuto. A me risultano piuttosto comodi. Ovviamente i template potrebbero andare anche nelle tendine, se lo riteniamo utile. Aubrey McFato 22:37, 28 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Ottimi i tastini, ma non si potevano risiglare AC e TC invece di Ab? Xavier121 (disc.) 13:35, 29 mag 2008 (CEST)[rispondi]
No, nel senso che quella è l'unica immagine che ho troato. Se qualcuno ne crea altre ad hoc è il benvenuto ;-) 82.61.70.4 15:23, 29 mag 2008 (CEST)[rispondi]
Le tendine hanno già la funzione automatica che inserisce il codice una volta selezionato il testo. Per il resto mi pare un ottimo lavoro. -- iPorkscrivimi 08:17, 29 mag 2008 (CEST)[rispondi]

Pubbliche conferenze[modifica]

A partire dall'ottocento (o forse da prima nelle accademie) le pubbliche conferenze ebbero un ruolo importante nella diffusione del sapere. Residuo di questo è il particolare regime di diritto d'autore, fatto appunto per agevolare la stampa degli atti di convegno. In qualche caso la pubblicazione, tuttavia, non è poi avvenuta. Se ci troviamo di fronte a conferenze importanti, la dichiarazione dell'autore di conformità al testo pronunciato (in aggiunta ovviamente ad una dichiarazione sulla licenza) può essere sufficiente per un recipimento su wikisource?--Ilcolono (disc.) 12:15, 2 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Presentazione di Wikisource[modifica]

Ciao a tutti, in occasione del tradizionale raduno di Vicenza di fine giugno, ci piacerebbe mostrare una breve presentazione di questo progetto per far conoscere Wikisource ai visitatori della manifestazione. L'idea è: qualcuno può realizzare una semplice presentazione a slide, di taglio divulgativo, cioè rivolta ad un pubblico che non conosce ancora questa wiki? La presentazione potrebbe essere illustrata di persona oppure fatta andare "standalone", per una durata di circa 5 minuti, col videoproiettore. Se qualcuno ha già (o può predisporre) una dozzina di slide lo faccia sapere. Se uno ha le idee ma non il tempo di realizzare la presentazione, può mettere il testo a disposizione degli altri in una sandbox. Vi ringrazio e vi do appuntamento a Vicenza, dal 25 al 29 giugno. --Marcok (disc.) 23:02, 2 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Qui trovi i collegamenti alle presentazioni. Se ti serve altro o qualcosa di più specifico fammi sapere. -- iPorkscrivimi 20:23, 3 giu 2008 (CEST)[rispondi]

discarica[modifica]

è giusto aprire discariche?Commento non firmato di Michelle (discussioni) , in data 19:49, 3 giu 2008.

Se sono chiuse non riesci a metterci dentro la monnezza ^__^ Detto questo mi sa che la tua domanda è fuori luogo su Wikisource. Ti suggerisco Cos'è Wikisource?. -- iPorkscrivimi 20:19, 3 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Spero che questa non sia una velata critica al nostro progetto.... LOL! --Accurimbono (disc) 15:32, 7 giu 2008 (CEST)[rispondi]
ROTFL!! -- iPorkscrivimi 20:09, 7 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Proposta di candidatura per un nuovo admin[modifica]

Qui c'è la proposta, a voi sostenerla o meno :D -- iPorkscrivimi 20:28, 3 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Seggi aperti su Wikisource[modifica]

Cari Wikisourciani i seggi sono aperti per l'elezione ad admin di Kronin. Accorrete numerosi! -- iPorkscrivimi 22:50, 3 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ultima licenze: parola all'esperto[modifica]

Trascrizioni e dintorni[modifica]

Ti faccio un caso pratico. Poniamo che tu voglia pubblicare su source un romanzo del Manzoni riprendendolo da un'edizione storica del 1830. Se tu acquisissi il testo tramite OCR e poi facessi uno scanning delle pagine dell'edizione nessuno potrebbe dirti nulla, perché il lavoro è completamente tuo e perché i diritti sia sul testo che sull'edizione sono scaduti. Poniamo ora che tu voglia prendere lo stesso testo di cui sopra ma non facendo uso del tuo esclusivo lavoro ma riprendendo il testo, già digitalizzato, da un altro sito. In questo caso dovresti necessariamente sottostare alla licenza con cui quel sito ha rilasciato il testo perché, il lavoro di digitalizzazione e successiva pubblicazione, potrebbero tranquillamente essere assimilati ad una "edizione" che, come ben sai, è tutelata dalla normativa italiana e straniera. Vi consiglio, quindi, di utilizzare sempre testi rilasciati in GFDL o in PD o di acquisire direttamente il testo da pubblicare.--Senpai (disc.) 10:23, 3 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Il lavoro di acquisizione e scansione di un testo da pubblicare puo essere fatto anche su edizioni recenti, tipo del 1982 o del 2007 (sempre con autore morto da più di 70 anni!) per esempio un'edizione Adelphi, Utet, Mondadori o Einaudi? Grazie, Xavier121 (disc.) 13:34, 4 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Assolutamente no... quelle edizioni sono protette da copyright.--Senpai (disc.) 21:39, 4 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Leggi altre discussioni ---Xavier121 (disc.) 00:05, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

SCUSA? Aspetta che mi calmo, forse mi sto perdendo un passaggio importante, forse sto fraintendendo qualcosa. Chiedo conferma della seguente affermazione:
Finché
  1. eseguo io opera di scansione e riconoscimento di un testo libero
  2. pubblico solo il puro e semplice testo antico e nulla del contorno editoriale (premesse, note, impaginazione, ecc.) che costituisce proprietà intellettuale dell'editore
è indifferente che io effettui la scansione a partire da un testo dell'Ottocento o a partire da uno edito l'anno scorso, infatti noi qui pubblichiamo il testo dell'autore antico, non dell'editore moderno.
Se questa affermazione è corretta mi sento sincronizzato con la realtà. Se vi è qualche falla nella affermazione sopra riportata è meglio che me la spieghiate. Un esempio: Le Satire di Persio le ho ricavate scansionando un agile volumetto Einaudi del 1971 che però si rifaceva a una edizione del 1803, come da Infotesto. Sono nel giusto o dobbiamo cominciare a considerare quali testi antichi scansionati e pubblicati su questo progetto provengano da opere recenti (vedasi Autore:Leon Battista Alberti) spero di essermi spiegato. --εΔω 00:28, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Caro Edo, secondo Senpai, non importa cosa si copia (nei limiti dei termini biografici risaputi) ma da dove si copia. Se hai preso un testo del 1803 da un'edizione del 1971 è da rilasciare sotto la licenza dell'editore del '71; se lo prendevi direttamente dall'editore del 1803 non ci sarebbe stato nessun problema. Non è proprio vero che in questo caso specifico tu non abbia usufruito dell'editore torinese. Il tuo lavoro è stato eseguito su un agile libretto degli anni settanta di una casa prestigiosa, quindi dalle qualità editoriali notevoli (facilità di lettura, perfetta impaginazione qualità della carta, scelte del curatore ecc.) che migliorano notevolmente la fruizione del testo (indipendentemete dall'uso che ne farai, e dal valore conscio o inconscio che le attribuisci), e non su un volume (faccio un esempio per assurdo) in pessime condizioni, difficile da trovare perché sperduto sulla più alta montagna di una remota regione. Questo per dire che qualcuno quel testo l'ha ricercato, l'ha trovato (se lo è andato fisicamente a prendere), l'ha sistemato e pubblicato in nuova veste; e che tu hai usato quelle pagine e il lavoro che c'era dietro ecc. Se il problema fosse solamente il contenuto intrinseco di un testo non staremmo qui a discutere, quindi non è indifferente su che edizione effettui la scansione e non basta limitarsi a dire che si pubblica il semplice e puro testo. Ahime, sono tempi duri per la Resist... ehm per la source! Xavier121 (disc.) 01:21, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
P.S. in attesa della posizione ufficiale, potremmo fare un censimento delle pubblicazioni e vedere quali testi risultano accettabili, quali non e se è possibile su quelli critici effettuare una richiesta di licenza GFDL o PD. Xavier121 (disc.) 01:21, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Io dico la mia: Una cosa è la tutela dell'edizione, una cosa è lo strumento che uso io per fare il mio lavoro e, partendo da un testo PD arrivare ad un testo digitale HTML o simile.

Rimaniamo all'esempio: se scannerizzo il testo dell'agile volume del 1971 e lo riproduco formato immagine, compio una violazione di edizione. Ma nessuna legge mi impedisce, se decido di trascrivermi a mano il testo, di leggere il testo del 1971 anzichè l'ingiallita edizione del 1803 o se si tratta di testi più antichi, da testi in cui confondo le s con le f. Lo stesso vale se io anzichè riscrivere a mano il testo, preferisco passare dall'OCR e poi compiere tutta l'operazione di correzione errori ecc.

Ancora diverso è il caso di Biblioteca italiana che non fornisce solo il formato immagine, ma anche il formato HTML e dice che è NC. Io ho qualche perplessità a far rientrare la trasformazione dell'immagine in HTML nell'ambito del diritto d'autore perchè manca il requisito della creatività, ma non di meno ritengo che appropriarsi in modo sistematico del lavoro altrui sarebbe un comportamento contrario al diritto, se non altro sotto il profilo della concorrenza. Ma, così visto il problema, la risposta della liceità o meno dell'utilizzo della copia già digitalizzata diventa più articolata. Mi sono occupato un poco di letteratura del settecento e ho trovato in genere una abbondanza di testi già digitalizzati. Ho sempre avuto tra le mani un testo cartaceo moderno ma in genere, anzichè trascrivere i vari sonetti (quando trascrivo io tendo a fare troppi errori), sono partito dal testo OCR di books Google. Ho scoperto solo dopo che gli stessi testi erano anche in Icon. In quell'occasione ho lanciato la proposta di indicare quali testi digitalizzati esistono sul web, ma vedo che è stato poi equivocato lo spirito della proposta. Non volevo infrangere regole sull'unità dell'edizione di riferimento, ma dare elementi per una risposta adeguata sotto il profilo della concorrenza.

Mi ripeto: In parte questi temi sono stati sfiorati nel convegno delle Stelline, dove erano presenti anche rappresentanti SIAE, Associazione editori ecc. E' stato lì detto che Europeana (la Biblioteca europea) ha aperto un tavolo di sperimentazione che non è solo tecnica, ma anche di posizione di regole giuridiche. A mio parere, su questa sponda dell'Atlantico è una occasione unica e irrepetibile per fare arrivare anche il nostro sommesso parere. Come forse ho già detto altre volte i contatti che avevano portato all'emendamento del testo di Ipred2 si sono ora sfilaccicati, e la strada è diventata in salita, ma il tentativo, a mio parere va fatto.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 07:59, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Le prime due affermazioni di Mizar sono l'esatta interpretazione che dalla nascita di Source è stata usata qui e sulle altre source e sulla quale anche Senpai concordò. Se poi si vuole mettere in discussione queste basi lo si faccia pure ma si superi l'interpretazione personale dei singoli alla ricerca di una soluzione globale e condivisa. Personalmente, fino a posizioni ufficiali e diverse prese a livello internazionale, resto fedele alla visione adottata ad oggi. -- iPorkscrivimi 08:43, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
PS: Giusto per esemplificare cose già dette in passato e che vedo ora travisate mi piace riportare quanto scritto dagli amici di LiberLiber riguardo ai testi di pubblico dominio presenti nel loro sito: "quanto dei testi liberi da diritto d'autore è sotto tutela (impaginazione, grafica, ecc.) è distribuito - salvo diversa indicazione - con licenza "Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5"". Dato che l'approccio è il medesimo adottato anche da noi, ovvero ciò che dei testi di PD è tutelato dalle leggi sul diritto d'autore è l'impaginazione, la struttura grafica, etc. (ovvero ciò che si potrebbe configurare come opera dell'ingegno di chi materialmente crea l'HTML della pagina) e non il testo in sé eviterei di farci tutti prendere dal panico partendo per la tangente di segnalare i testi con avvisi sulle licenze con cui sono distribuiti. In altre parole così come io non posso prendere il sito liberliber, riprodurlo su CD e venderlo, allo stesso modo nessuno può fare lo stesso del nostro sito senza sottostare alla licenza GFDL con la quale noi licenziamo il sito. Il sito, non i testi. È per questo motivo che si cerca di capire come viene interpretato il fantomatico (fantomatico perchè negli States non viene contemplato) diritto di trascrizione dato che non riproduciamo i siti altrui, le altrui strutture di codice HTML o affini ma trascriviamo i testi. E la cosa è ben diversa. -- iPorkscrivimi 09:16, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Quoto iPork: al di là dell'oceano il problema è impostato, sulla base della loro legislazione, in maniera completamente diversa. Da noi, forse, la strada migliore non è inseguire le interpretazioni più fantasiose, (ci sono anche interessi personali di chi per professione fa questo mestiere) ma sia pure con molta umiltà, seguire quello che gruppi di esperti stanno seguendo a livello nazionale e di Unione europea sta ora dibattendo.

E' chiaro che i risutati vanno poi proposti alla Comunità perchè si formi un idem sentire de re publica ma l'iter temporale è, secondo me, una strada obbligata. Sempre a mio parere, poi le cose in senso giuridico vanno chiamate con il loro nome. I problemi di diritto d'autore vanno chiamati in questo modo, i problemi di concorrenza vanno chiamati per quello che sono.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 09:56, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]


Trovo deprecabile il messaggio ricevuto da IPork sulle modifiche da me effettuale su alcune pagine di discussione della Source in merito alle questioni di Licenza. Sotto la patina democratica del suo intervento si cela un malessere che in qualche modo vuole scaricare sugli altri, perché come admin sta nascondendo la testa sotto la sabbia!
Dal momento che la situazione non è chiara sulla Source (ma non è così!) sto discutendo con la comunità le regole e il da farsi, in modo civile e corretto, proponendo dei lavori di recupero per anticipare impegni futuri. Ho pertanto proposto, un censimento per evere sotto mano, qualora la situazione precipiti, un elenco di opere su cui intervenire per decidere se cancellarle, rimuoverle o chiedere un'autorizzazione GFDL o PD. Per fare un esempio ho preso le prime 15 edizioni Wikisource presenti nel progetto letteratura e ho fatto queste segnalazioni sulla pagina di discussione. Mai avrei immaginato di infrangere una regola (scritta da chi?) ovvero che per farlo ci sarebbe voluta una maggioranza semplice (o forse solo il consenso di un admin!) Qual è il problema di un edit di questo tipo? Io pensavo di fornire un esempio, - rigorosamente circoscritto e nel luogo di competenza, la pagina di discussione - (non negando che ero curioso di vedere sulle EW quanti testi correvano un rischio) e di consegunza un servizio. Immaginavo, forse ingenuamente, che "Qualc1", avesse capito le intenzioni e avesse preso spunto dalla proposta per creare un bot su misura per quel tipo di lavoro. Sempre meglio, pensavo, di stare con le mani e mano e far finta che non stia accadendo nulla.
Molto gravi sono anche le affermazioni in merito alle licenze fornite da IPork, soprattutto perché è un amministratore e queste cose le sa bene. Anche lui sostiene: ...una volta Senpai era d'accordo... invece adesso si cambia tutto!. Questa è una cosa che mi piacerebbe approfondire (leggere questo precedente, se è conservato da qualche parte).
Questi sono alcuni testi estratti dalle pagine di Wikisource e Wikipedia:
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In altre parole: il Copia-Incolla è vietatissimo se non si dispone dei diritti (quando contribuisci a questo sito di fatto autorizzi gli altri a copiarlo-incollarlo-modificarlo, ma ad una condizione ben precisa: il nuovo lavoro, se viene ridistribuito, deve essere distribuito con gli stessi identici diritti).
Mi si accusa di una condotta poco corretta e di portare avanti considerazioni personali e che dovrei aspettare (come sto già facendo) la posizione della fondazione, quando questa posizione è già ampiamente documentata, non solo da numerosi testi, ma da situazioni realmente accadute (posso recuperare esempi da me già vissuti su Commons tanto per dire!). Io sto facendo domande a tutti e sto seguendo i consigli di tutti e non penso di essere partito per la tangente. Piuttosto, giorno per giorno, scopro colleghi insofferenti che amano lo status quo e che non vogliono assumersi delle responsabilità. Xavier121 (disc.) 15:23, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Caro Xavier, che il mio nick ricordi quello di un simpatico animale non confonderlo con lo struzzo. Non è mio uso nascondere la testa sotto la sabbia, anzi sono tra quelli che vogliono chiarire i problemi. Detto questo riformulo ciò che non son riuscito a farti capire: "Sei pregato di non segnalare i testi come illegalmente pubblicati (esempio) o aggiungendo informazioni tipo che l'edizione di riferimento è portetta da copyright (Esempio). Nel primo caso indichi una cosa non reale, nel secondo aggiungi una informazione non utile. Che l'opera Favola di Belfagor arcidiavolo che noi presentiamo sia distribuita sotto CC è sbagliato e supera in quanto a realismo perfino chi secondo te ne detiene i diritti, ovvero liberliber. Per le altre, volendo creare la lista delle opere che ritieni pubblicate in modo sbagliato ci sono altri metodi più funzionali. Ti cito ad esempio quello che abbiamo usato mesi fa per il problema degli autori. Si crea una pagina di servizio in cui si elencano le pagine incriminate così da disporre di una lista da usare all'occorrenza. Aggiungere frasi alle pagine non serve a nulla. Dopo averle aggiunte come sappiamo dove sono state messe?" Spero di essermi spiegato più chiaramente.
Sul censimento, come tu stesso dici è una proposta, ergo prima di partire lancia in resta almeno discutiamone insieme. Il resto l'ho scritto nel mio precedente messaggio, quindi se qualcosa non ti è chiaro sono pronto a spiegarlo nuovamente. Non capisco cosa abbiano di grave le mie affermazioni e non so proprio come risponderti. So solo che ciò che chiami come lassismo (lo stare con le mani in mano e far finta di nulla) è ben lontano dalla realtà, non fosse per il tempo che alcuni qui dentro stanno mettendo nel discutere con membri della Fondazione per trovare una soluzione.
I testi che riporti da Wikipedia e Wikisource sono interessanti da leggere ma non c'entrano punto con il problema in questione. Prima di sbandierare le regole che hai trovato in giro fai la cortesia di cercare nel sito le discussioni vecchie e chiedere a chi da oltre due anni discute di queste cose un aggiornamento ed una spiegazione. Nostra colpa è di non aver completato le varie pagine di aiuto così da costringere gli interessati a sfogliare le varie pagine di discussione ma siamo sempre pronti ad accogliere utenti volenterosi per completare l'opera.
Affermi che ti accuso di una condotta poco corretta. Non so dove l'avrei fatto. Sulle cosiderazione personali non sono di certo rivolte a te, poichè parlo di interpretazioni personali dei codici ed invito a trovarne di comuni e condivise dalla comunità.
Il resto non lo commento limitandomi solo ad affermare che mi ha molto stupito l'acredine che traspare dai toni usati. Mi sembra del tutto fuori luogo. -- iPorkscrivimi 16:09, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]


(Conflittato)::Oddio, uno lascia il pc per mezza giornata e guarda che succede.

Caro Xavier, non c'è davvero motivo di prendersela.
Ipork ha semplicemente rollbackato i tuoi interventi, e secondo me ha fatto bene, per i motivi che sopra ti ha citato. Qui nessuno cerca di mettere la testa sotto ninte, semplicemente si cerca di non allarmarsi e capire bene le cose. Il diritto di trascrizione non è molto chiaro, la Fondazione ci deve spiegare, ed eventualmente agiremo solo e soltanto in accordo con le Source di tutto il mondo. dato che a parte Mizar nessuno è un avvocato, e che il carissimo amico Senpai non è nostro legale, e il suo parere non è vincolante, apsettiamo qualche parere che vincolante lo è.

Riguardo a LiberLiber, non si è nemmeno sicuri a che cosa possano applicare quella licenza NC. Sicuramente le cose saranno più semplici quando la CC-BY-SA sarà compatibile con la GFDL, fino ad allora aspettiamo.

Aggiungo inoltre che davvero qui nessuno difende gli interessi nè l'orgoglio di nessun altro: anche io sono confuso da questa situazione, ma mi fido della modalità adottata (di cui iPork si fa promotore) e cerco di portare pazienza.
Abbiamo svolto un meraviglioso lavoro fino ad ora, non vedo perchè smettere porprio ora di lavorare così.
Se si percepisce una certo lassismo è forse una modalità diversa di percepire le cose. Siamo qui da più di due anni ormai e siamo i primi (parlo di iPork, Edo, io, Qualc1) a non voler buttare via niente. Però non iniziare a parlare di cricca eh ;-)
Dai, che ne usciamo. A presto a tutti -- Aubrey 16:55, 5 giu 2008


Io non sono abile come voi con i bot e vari altri sistemi, mi arrangio, cerco di impegnarmi, seguo i consigli di Edo, nel senso che se mi viene qualche idea cerco di esprimerla al meglio delle mie possibilità. Dall'alto dei tuoi 40.000 edit speravo che la mia idea di fondo potesse trovare consensi. Io vorrei dialogare, proprio, per questo mi esprimo sulle pagine di discussione. Perché hai effettuato un ripristino? Perché sostieni che dico cosa non vere? Qual è secondo te la verità? Quell'edizione è protetta da copyright (dimostrami il contrario), perché non posso segnalarlo? I testi LiberLiber sono rilasciati sotto quella Licenza, lo sa anche Aubrey, lo sanno tutti, perché, allora, scomodare la percezione del mondo fenomenico? Di cosa stati parlando? Io non ti seguo, scusami. L'acredine da te ravvisata non è reale, forse è autobiografica, sono solo amareggiato per l'intervento di rimozione, posso anche aver sbagliato, ma viva la buona fede! Sbandierare? non centrano punto e tu vorresti spiegarmi come stanno le cose, accomadati pure, ma le premesse non sono delle migliori. Per fortuna gli utenti sono liberi di farsi un'idea. Waiting to... Xavier121 (disc.) 16:51, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  • Quell'edizione è protetta da copyright (dimostrami il contrario)

Nessuno qui è sicuro che l' edizione elettronica Manuzio sia un' edizione. Mizar su dice che non c'è la creatività, per cui non è sicuro. Se anche avessi ragione, prima di iniziare a usare le pagine di discussione, che utilizzano quasi esclusivament l'infotesto, chiedi se la tua idea è corretta, o se ci sono modi automaticvi di segnalare la cosa. La tua scritta non c'entrava nè con le nostre grafiche e impostazioni, nè era totalmente corretta: il testo è in PD, fino a prova contraria, è la trascrizione (forse) a essere sotto CC-BY-NC-SA. E sinceramente non capsico questa tua reazione: iPork non sarà un tenerone, ma la buona fede l'hai mancata puretu nel leggere il suo atto così. Poi è grande abbastanza da difendersi, ma io direi di calmarci tutti, non vedo il motivo di agitarsi. davvero. A presto. Aubrey (disc.) 17:01, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Sapete perché la cosa sta prendendo una brutta piega? Perché nel dubbio mi state cancellando! Dove posso parlare di edizione se non nella pagina di discussione del libro? Che differenza c'è tra una segnalazione grafica e una licenza? E poi, cosa FONDAMENTALE, perché non ci posso scrivere quelle cose nella pd? Se la mia informazione non è corretta, qualcuno integrerà, riportando dati più precisi che si attaccheranno all'infotesto e in un futuro prossimo potranno trovare anche un forma più sintetica. Vi rovino la grafica dell'infotesto? In basso c'è scritto se avete domande o segnalazioni da fare ecc. Io l'ho fatta ho segnalato una licenza e allora? La tua scritta non c'entrava nè con le nostre grafiche e impostazioni: hai ragione non è una cricca è un clan! nè era totalmente corretta: il testo è in PD, fino a prova contraria, è la trascrizione (forse) a essere sotto CC-BY-NC-SA: tu davvero pensi che io non conosca la norma che regola la source? Secondo te non ho pensato 100 volte a quello che ha sostenuto Edo o Senpai o Mizar? Se io mi sono fatto le mie convinzioni e voi avete le vostre perché queste ultime valgono di più? per età, perché siete qui da più tempo (guardate, messa così mi starebbe pure bene! Almeno si capisce di che pasta siete fatti).

Vel la faccio io una domanda sulla licenza: come fa un'edizione che contiene il testo di un autore morto da più di 70 anni ad essere protetta da copyright? Xavier121 (disc.) 20:09, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ha già spiegato la situazione dell'edizione Manuzio Aubrey e Mizar prima di me. Per questo prima di apporre ulteriori informazioni sui testi cerchiamo di capire se siano veritiere e, secondariamente, utili per il lavoro che stiamo facendo. Se lo saranno sarò il primo ad offrirmi per trovare una soluzione tecnica che faciliti tale indicazione.
Sul caso di LiberLiber ho scritto sopra ma ci riprovo: essi stessi indicano nella pagina in cui presentano le licenze usate nel sito che per i testi di PD la licenza è la CCetc.etc. relativamente a "quanto dei testi liberi da diritto d'autore è sotto tutela (impaginazione, grafica, ecc.)". Prendi un sito qualsiasi. Scomponi la parte grafica e strutturale dai contenuti. Ciò che affermano con quella frase è che la parte grafica, il sistema di navigazione, la formattazione usata per il testo è sotto CC, mentre i testi sono di per sé di PD. Questo è l'approccio che abbiamo usato da sempre su Wikisource ed è condiviso anche dalle versioni estere. Dato poi che siamo, come dice spesso l'amico Aubrey, "più realisti del re" ci siamo chiesti se davvero la trascrizione di un'opera PD fosse automaticamente PD (il fantomatico diritto di trascrizione). Ed è su questo che abbiamo interessato la Fondazione. -- iPorkscrivimi 18:33, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Le risposte alle tue domande le trovi nei messaggi già scritti in questa discussione. Solo un invito. Se vogliamo discutere anche animatamente sui contenuti per me va bene ma evita di usare i toni di questo ultimo tuo messaggio che credo siano poco utili per il progetto e che, personalmente, ritengo offensivi. -- iPorkscrivimi 22:17, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Accipicchia. Uno non può scrutionare in pace che succede questa baraonde! Mi accodo in primis ai pompieri: calma e sangue freddo che a prendersela con qualcuno non serve: teniamo l'obiettivo sul problema e non su chi lo discute.
Magari ribadisco parole già dette, ma sono in procinto di andare a letto e sono stanchissimo:
  1. Finché non si giunge a un chiarimento ufficiale testi e discussioni restano come sono ora: iPork ha fatto bene a ripristinare e Aubrey ha indicato di creare una lista da presentare ai legali WMF o WMI.
  2. Due anni fa c'ero anch'io e il problema ce lo eravamo già posto proprio per bibliotecaitaliana.it: quel giorno Senpai ci diede un parere diverso da quello che ha scritto a te ieri, e il succo del suo precedente parere lo trovi scritto nel mio primo intervento. Insomma si è creata una situazione in cui solo un parere definitivo, autorevole e proveniente dalla Foundation ci farà passare dalle chiacchiere da bar all'azione. Nell'attesa, dato che il livello di byte profusi ha superato di molto il limite di dimensioni del testo in relazione alla pazienza di chi deve rileggerselo tutto per capire a che punto si è arrivati, non mi spiacerebbe venisse redatto un riassunto di quanto emerso finora: scartando le "chiacchiere da bar" non sarà lungo. - εΔω 22:57, 5 giu 2008 (CEST)--εΔω 22:57, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Due parole ancora...[modifica]

Vorrei innanzitutto chiedere scusa a tutti per il tono dei miei ultimi interventi, in particolare a Ipork, da sempre amabile collaboratore, ed esperto admin, e condividere con voi le conclusioni (chiaramente personali) a cui sono giunto attraverso questa discussione.

Le osservazioni di Senpai mi hanno convinto circa la sostanziale equiparazione di un'edizione cartacea e di una elettronica: è sempre riscontrabile, anche con il copia incolla o una semplice trascrizione, un lavoro intellettuale minimo, che fa rientrare la ricerca di un anonimo compilatore tra i testi aventi diritti d'autore (perché ogni espressione del lavoro intellettuale è protetta dal diritto d'autore secondo La Convenzione Universale del Diritto d'Autore di Ginevra del 1952 ecc.) Sto facendo in questo caso l'avvocato dell'anonimo curatore che parte per lande desolate alla ricerca di una pergamena perduta e che passa intere notti a decifrare caratteri incomprensibili per dare alla luce un libercolo di facile fruizione. Invecchiato (ma non di molto) nel rapido autunno delle biblioteche, viene intercettato da nostro Edo che, con altrettanta amabile passione, lo trascrive a mano e lo passa con l'OCR, per regalarlo all'umanità intera. A questo punto le strade si biforcano e i lavori dei nostri compilatori subiscono sorti diverse a seconda del valore che si attribuisce ad ognuno. Il lavoro dell'anonimo curatore sarà messo in secondo piano in nome del PD del testo della remota pergamena, mentre il lavoro del nostro Edo sarà considerato opera intellettuale a tutti gli effetti e rilasciato sotto varie licenze ecc. IMO non è ammissibile un'operazione del genere (entrambe le edizioni vanno rispettate), come non è ammissibile non considerare un'edizione perché manca la creatività: sotto questo aspetto tale facoltà è attribuibile solo allo scritto autografo dell'autore, tutte le altre forme sono pallidi adattamenti. L'ultima cosa che per me è veramente importate è l'unicità dell'atto creativo-intellettuale: non è pssibile, a mio avviso, separare con una forbice legale, il testo di un'autore morto da più di 70 anni dalla forma stessa in cui è presentato. Nella testa del curatore-recensore-editore, viaggia tutto su un'unico binario (è un po' come l'opera di un pittore, il quale produce un quadro, partendo da meteriali disponibili in natura da migliaia di anni, fatte le debite porporzioni, s'intende!), quindi quando Senpai parla di copyright su delle edizioni del 1982 o 2007 lo trovo comprensibile. Detto questo mi rimetto al volere della comunità e aspetterò senza aggiungere nulla di più a questa discussione che per quanto mi riguarda ritengo conclusa. Rinnovo le mie scuse a tutti e spero caldamente di non aver offeso nessuno. Un abbraccio, Xavier121 (disc.) 00:49, 6 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Se, però, vuoi discutere della concreta scelta del legislatore, anzichè dei desiderata dell'una o dell'altra corporazione leggi la voce w:Edizioni critiche o scientifiche (diritto d'autore). Vedi anche w:Opera derivata Se qualcuno vuole aprire un dibattito specifico, mi sembra quella la sede indicata. Nel diritto italiano per una tutela autonoma indipendentemente dal contenuto PD del testo sottostante, occorre che l'edizione sia considerata critica oppure scientifica. In ogni caso la durata è di 20 anni. Il comodo testo del 1971 è stato edito 37 anni fa. Quindi è tutelato solo per quello che riguarda l'apparato di note. commenti ecc aggiunti in sede di riedizione.
Gli Stati Uniti hanno scelto, invece, una strada differente, ma la discussione ci porterebbe lontano.--Mizar (ζ Ursae Maioris)
N.B. Mi sono fatto la convinzione che il testo edito da Bibliotecaitaliana sia assimilabile a una edizione critica: Il testo OCR di Books Google, invece no, mentre il formato immagine ha una sua autonoma tutela(disc.) 07:39, 6 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Aggiornamento: mi è giunta una proposta operativa da parte di un membro della Fondazione. Attendo il suo consenso per pubblicarlo qui (magari apriamo una sezione dedicata) farvi il riassunto delle comunicazioni e discuterci sopra insieme. PS: Xavier hai fatto un riassunto della tua posizione veramente chiaro e che tornerà utile alle discussioni. -- iPorkscrivimi 16:01, 6 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Censura[modifica]

Sugli edit cancellati dal IPork, NO COMMENT :)) --Xavier121 (disc.) 15:38, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Si chiama Ripristino di una versione precedente di una pagina o "rollback". Non temere che il tuo punto di vista resta nella cronologia della pagina. Già nel messaggio precedente ho spiegato l'azione. Per il resto evitiamo di scomodare la censura, mi fa pensare a cose più serie delle nostre. -- iPorkscrivimi 16:11, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Io non voglio la cronologia, io voglio riportare le mie considerazioni, le mie informazioni nella pagina di discussione, che sei per impedirmelo? Xavier121 (disc.) 16:51, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Categorizzare l'equitazione[modifica]

E' in arrivo un testo di equitazione... e un autore di testi di equitazione. Chi mi suggerisce come categorizzarli?Grazie!--Alex brollo (disc.) 19:27, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Intanto direi di metterlo dentro Categoria da definire così vediamo meglio dove collocarlo. -- iPorkscrivimi 22:22, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Sulla categorizzazione per argomento (che rispeto alla categorizzazione per "forma" è ancora minoritaria in questo progetto) c'è molto su cui lavorare. Ti propongo due criteri operativi:
  1. A partire da Categoria:Argomenti ti fai un'idea di come funziona qui
  2. Per le categorie non inerenti strutturalmente il progetto ci ispiriamo a Pedia di cui riconosciamo il valore dei catalogatori e cerchiamo di riprendere la loro struttura.
Noto che la categoria:Equitazione non c'è nemmeno su Pedia: c'è su en.wiki ma non mi è chiaro se da noi con la parola "equitazione" si intenda uno sport olimpico o un concetto più generale (qui serve che intervengano gli esperti).
da qui proponi qui sotto la tua idea e discutiamone. - εΔω 22:40, 5 giu 2008 (CEST)[rispondi]
In inglese c'è la parola intraducibile horsemanship che riassume equitazione + ippologia (ossia copre l'intera relazione uomo-cavallo: dalla cura del cavallo all'addestramento alle tecniche di monta). Ho appena introdotto due nuove categorie su en.wikisource: Horsemanship e Horsemanship authors. Evidente che spero in un effetto emulazione... che aggiunga altri lavori al primo sull'argomento, in wiki spesso succede.
Ma forse il discorso è prematuro.... intanto creiamo un primo oggetto da categorizzare. ;-).
Chiedo quindi l'aiuto di un utente abbastanza esperto per il lavoro di fino.... io mi occuperò della manovalanza, ossia di inserire L'arte moderna di domare i cavalli selvaggi, con una pagina indice e con i suoi 27 piccoli capitoletti in pagine separate. L'opera originale è The modern art of taming wild horses, libera da copyright perchè l'autore è deceduto nel 1866; gli autori della traduzione sono il sottoscritto e Annalisa Parisi, da cui ho una mail di assenso informale alla pubblicazione sotto qualsiasi licenza. Qualcuno mi aiuterà a formalizzare e a sistemare le cose? Grazie! --Alex brollo (disc.) 00:23, 6 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Ho esaminato l'albero delle categorie.... direi che niente impedisce di inserire Equitazione nella Categoria:Arti performative... non è solo un'arte performativa, ma in parte lo è senz'altro. Cosa ne dite? --Alex brollo (disc.) 00:29, 6 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Il problema è rimandato. L'arte moderna di domare i cavalli selvaggi sarebbe stata una traduzione originale e non autorevole, in contrasto con la politica sull'argomento.... quindi il problema è rimandato sine die. Non vi nascondo una certa delusione, e anche una certa sorpresa nell'aver constatato che un amministratore di en.wikisource ignorava completamente questa politica di it.wikisource e mi aveva specificamente incoraggiato a pubblicare qui la traduzione. Forse un migliore coordinamento interwiki non sarebbe una cattiva idea. --Alex brollo (disc.) 22:36, 6 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Mi spiace leggere la delusione nelle tue parole, e in gran parte ti capisco (infatti nel parallelo post al bar di Wikibooks avevo messo le mani avanti appositamente chiedendo che se ne discutesse prima qui). Preciso due punti non scontati:
  1. Sine die è correggibile: se la traduzione sarà pubblicata su carta (anche da un editore minore, purché sia reperibile) e tu fossi disposto a concedercela comunque qui nulla ci impedirà di pubblicarla.
  2. Sine die è correggibile: la politica sulle traduzioni è legata anche all'impossibilità di tutorare o controllare le traduzioni rispetto ai testi già editi, all'intento di scoraggiare sia produzioni originali al limite dell'autopromozione (non è il tuo caso, lo so) sia flame o POV sulle traduzioni che conducano alle inevitabili edit war ecc. ecc. Queste problematiche non sono attualmente affrontabili con la comunità esigua che abbiamo oggi, ma nulla impedisce che all'aumentare e allo specializzarsi degli utenti la situazione e dunque questa politica particolare possa evolversi (cosa che in cuor mio auspico e attendo).
  3. In effetti la nostra politica relativa alle traduzioni è diversa da quella di altre source, ma sbagli a pretendere che tutti sappiano le policy di tutti gli altri progetti: quando ho pubblicato dei testi su fr.source o su en.source mi sono affrettato a contattare degli admin dettagliando il mio intento prima di procedere, ma se ad esempio tu ora mi chiedessi se su ru.source è possibile pubblicare testi di Stato dell'ex URSS non mi sento tenuto a saperlo: ti chiederei di contattare gli admin di ru.source. Se mi arrivasse un utente da ar.source stupito perché qui si può pubblicare materiale "da infedeli" mentre sulla sua home source glielo impediscono mi stupirebbe ma lo considererei parte del gioco: pensa che gironzolando su youtube scoprii che fino a poco tempo fa su zh.pedia c'erano voci con incorporati video di Youtube, mentre su it.pedia se ne vuole limitare al massimo persino i link per evitare pericoli di copyviol... - εΔω 12:14, 7 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Nuovo link da esaminare[modifica]

La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ci dà una lunga lista di biblioteche digitali:

Se c'è qualcosa di utile per noi approfittiamone. - εΔω 08:34, 8 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Il legislatore e le scatole[modifica]

Raccolgo l'invito di Mizar e apro una nuova discussione sulla concreta scelta del legislatore, riguardo Edizioni critiche o scientifiche e l'Opera derivata. Per spiegare la mia posizione tirerò fuori dagli scaffali della mia biblioteca il Decameron di Boccaccio.

La nostra legislazione crea uno scenario ambiguo perché a mio avviso soffre di una lacuna.

L'edizione in mio possesso fa parte della collana Millenni Einaudi; riporta il testo di Boccaccio secondo l'edizione critica di Vittore Branca degli anni '60 ed è corredata da una serie di tavole a colori.

Per semplificare considero questo libro come una SCATOLA chiusa, la cui forma e dimensione è detrminata dai CONTENUTI più o meno liberi nascosti al suo interno. Ma come possiamo aprire la scatola senza scardinarla?

Se per la nostra legislazione testo di Boccaccio e scelte critiche di Branca sono fruibili, così non può dirsi per l'apparato delle note, l'impaginazione, i caratterei ecc.

Nel mio precedente intervento consideravo non separabili i contenuti dalle forme in cui venivano presentati. Chi ha fatto un po' di filologia sa a cosa mi riferisco, ovvero al lavoro dell'editore. Dietro una scelta lessicale si celano studi di anni eppure il lavoro per una nota a piè di pagina dall'effettivo valore di un'annotazione marginale è più importante in termini legali pur non possedendo la stessa nobiltà. Molto spesso nelle note si dà proprio conto delle scelte operate sul testo: quindi che facciamo, possiamo pubblicare il risultato finale di una ricerca, ma non la sua formulazione, le considerazioni che hanno portato a quella decisione? Qualcosa non mi torna.

Il grimaldello che ci permette di violare questa scatalola e prenderne i segreti senza sciuparla è elettronico: è la tecnologia che ci fa arrivare ad un nuovo livello di acquisizione. Di fronte ad uno strumento così potente la nostra legislazione arranca.

La conclusione è che la scatola stessa è da ritenere una trasformazione, modificazione o adattamento del testo manoscritto su pergamena con penna d'oca da Boccaccio. Di questa scatola, l'aspetto più umano, quello del curatore scade dopo 20 anni, ma rimane l'oggetto, il libro fisico, pagina caratteri grafica ecc. su cui non c'è una posizione chiara. Spero di non essermi messo in scatola da solo come un povero tonno! Xavier121 (disc.) 12:30, 8 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Lo stesso sito della Siae riconosce che non ogni apporto intellettuale rientra nel diritto d'autore, ma occorre un certo livello di originalità. L'articolo uno parla di opere dell'ingegno di carattere creativo e quindi in questo senso la novella (novella dai tempi di Giustiniano è ogni norma che integra parzialmente una legge precedente) sulle edizioni critiche è stata una giusta forma di compromesso. Gli aspetti che tu rilevi una sorta di tutela la possono ugualmente trovare. Se io imito pedissequamente la collana Millenni (scelta dei titoli, dei caratteri, dei colori ecc.) compio quello che si dice imitazione servile e posso essere perseguito sulla base delle leggi sulla concorrenza. Ma da qui ad inventarmi diritti d'autore che non ci sono, a mio avviso, c'è un abisso.

Sempre a mio avviso pertanto la tutela delle operazioni di digitilazizzazione non hanno un riconoscimento in un loro non contemplato carattere creativo ma di una azione di concorrenza o in via più generale di una azione generale di arricchimento. P.s. Se l'edizione critica di branca è degli anni 60 i diritti d'autore sono scaduti già alla data della nuova legge --Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 19:55, 8 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Vorrei non far confusione sull'aspetto grafico di un testo presentato da una qualsiasi casa editrice: è una questione che non m'interessa. Volevo sottolineare, invece, come la scelta tecnica di un curatore per il rilascio di un testo, sia tutelato per 20 anni e invece, la nota che si riferisca al percorso compiuto per operare quella scelta, scada fra 70 anni! La trovo un'incongruenza. Come mi piace difendere l'idea che la creatività possa riguardare anche un lavoro critico e scientifico: in campo ci sono gli stessi strumenti, intelletto e ragione. Non penso proprio che la creatività sia appannaggio esclusivo della NOVELLA. Anche se su piani diversi il lavoro di Branca è identico a quello di Boccaccio. La mie osservazioni sul libro-scatola in generale, servivano ad indicare che se esiste un copyright, una volta estinto è estinto su tutto, se c'è una licenza libera, c'è su tutto, edizioni cartacee e non ecc. Xavier121 (disc.) 10:27, 9 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ancora sulle traduzioni originali[modifica]

Ho appena messo il naso in wikisource e in wikibooks... prendete le mie osservazioni sulla mia esperienza come l'impressione di un neofita e non perdeteci troppo tempo.

  1. it.wikisource è alle prese con un grosso problema riguardante l'utilizzo dei testi originali, se già trascritti, per spinose questioni di diritti (vedi discussioni sopra);
  2. allo stesso tempo, it.wikisource è interessata solo ai testi originali, e non alle traduzioni effettuate dagli utenti, che sarebbero estremamente meno problematiche, perchè il contributo creativo degli utenti sarebbe tale da cancellare ogni preoccupazione riguardo ai diritti, IMO.

Andiamo a vedere l'altro lato della medaglia, it.wikibooks... là c'è il problema opposto: là le traduzioni non sono ben viste, come tali, perchè non rientrano nella politica del progetto, volto a produrre testi di tipo particolare (soprattutto di tipo didattico) e completamente originali.

Fermo restando che io partecipo per curiosità, e certo di imparare qualcosa di nuovo (ad esempio, ho imparato cos'è un file djvu... non ne avevo idea!), il mio suggerimento è che wikisource dovrebbe forse allentare la sua politica restrittiva sulle traduzioni, allineandosi alla sorella maggiore en.wikisource, proprio per il fatto che i source originali offrono tanti problemi. Secondo me, si aprirebbero prospettive di attività e sviluppo molto interessanti, da battere intanto che il discorso sui diritti si chiarisce.

Ripeto, prendetela solo come osservazione di un neofita assoluto.... mi sono reso conto che le cose sono veramente complesse, e vi apprezzo molto per la tenacia con cui andate comunque avanti....

Aggiungo: nell'ambito dell'equitazione, si trovano online e-books antichi, prezioni e poco conosciuti, riguardo all'equitazione, in lingua italiana; c'è stato un momento (attorno al 1600) in cui la scuola italiana è stata la prima del mondo, anzi, si può affermare che l'Alta Scuola di Equitazione è nata in Italia... un campo interessante. Interessante ma spinoso: occorrerebbe perfino tradurli dall'italiano antico all'italiano moderno, per renderli comprensibili, ad esempio, a utenti stranieri che conoscono solo l'italiano moderno. Ne riparleremo quando i problemi si saranno un po' chiariti. --Alex brollo (disc.) 07:27, 9 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Caro Alex, ho sempre apprezzato la modalità propositiva con con cui presenti le problematiche spinose, e questo mi invita a rispondere punto per punto. Almeno ci provo:
  1. Sul grosso problema relativo alle trascrizioni desidero sgonfiare la bolla prima che ci travolga. Il problema riguarda le trascrizioni già compiute da terzi e incompatibili con la GFDL. Ci sono? Sono effettivamente incompatibili con la GFDL? Finché non abbiamo chiarezza dalla WMF rimangono, altrimenti le cancelliamo. Dato il crescente numero di testi da noi trascritti senza ricorso a fonti altrui (e dato che questa è la direzione che il progetto prende) considero questi chiarimenti una tappa della maturazione del progetto. Allo stesso modo quattro anni fa le immagini su Pedia erano gestite con enorme discrezionalità finché ci si accorse che era pericoloso e si attuarono delle enormi purghe che portarono all'attuale gestione corretta, puntigliosa e regolata. All'epoca si sarà certamente inveito contro lo sterminio e lo sfascio del settore grafico dell'enciclopedia, ma quella regolarizzazione ha impedito all'enciclopedia di correre più rischi di quelli che corre normalmente. Source ha il vantaggio di essere più giovanre e di avvalersi delle esperienze maturate su Pedia per affrontare per tempo i problemi.
  2. Sul fatto che le traduzioni originali eliminino ogni problema riguardo ai diritti non sono minimamente ottimista: il problema del copyviol diventerebbe anzi più subdolo perché così come su Pedia schiere di utenti fanno passare per propri brani copiati da testi cartacei, con la conseguente profluvie di template di controllo, anche qui le stesse schiere di furbetti spaccerebbero per proprie traduzioni provenienti da fonti cartacee (chiamala deformazione professionale, è un problema che affronto ad ogni correzione di compito per casa). Siccome già nella determinazione delle fonti cartacee dei testi attualmente pubblicati qui vi è una componente di buona fede, io in questo caso non me la sento di avallare questa posizione.
Sul rapporto con la sorella maggiore in effetti c'è di che disquisire. L'aggettivo maggiore si riferisce certamente alla quantità di testi e di utenti attivi, mentre per il resto noto che le politiche lassiste della sorella maggiore hanno creato non pochi problemi di credibilità. Provo a fare un paio di esempi:
  • prendo una RandomPage: trovo il bel sonetto Quiet Work. Bello, ma come verificarne la congruenza con la fonte? Da dove proviene? Provo a cercare nella pagina autore, e trovo che non solo la raccolta non ha una pagina "indice" che mi attesti che tali sonetti non provengono da quattro o più edizioni diverse, ma non ci sono proprio informazioni di sorta sulla provenienza di tali testi... Insomma, la verifica e la correggibilità del testo sono compromesse
  • La medesima modalità è utilizzata riguardo alle traduzioni: mentre la discussione stagna da mesi le traduzioni sono ora attribuite a un utente, ora attribuite a "wikisource" non chiarendo la correggibilità e l'attribuzione del testo, ora con testo a fronte, ora no, non garantendo la credibilità e la correggibilità, ora sono complete ora sono lacerti, (e in questo caso dotate di template di licenza errato.
Non c'è bisogno che proceda ad altri esempi.
Il mio POV di antichista mi dà una prospettiva particolare: continuo infatti a pensare che la ricchezza strabordante della nostra produzione ci garantisca margini di ingrandimento della biblioteca praticamente infiniti su cui esercitare il più scrupoloso controllo di qualità. Ne deriva che
  • Il giorno che su en.source vorranno stringere i cordoni del controllo di qualità (vedasi il nostro Wikisource:Fonti mancanti) probabilmente si troveranno a falcidiare una quantità industriale di testi oppure si terranno n corpo un eterno vulnus alla loro credibilità. Noi questi problema lo stiamo contrastando da tempo con regole teutoniche appositamente per limitare al massimo la falcidia.
  • Non sono un Wikibookiano e dunque non entro più di tanto nel merito, ma quando leggo "là le traduzioni non sono ben viste, come tali, perchè non rientrano nella politica del progetto, volto a produrre testi di tipo didattico e completamente originali." riscontro una contraddizione: su Books come sui Pedia i testi richiesti non devono essere ricerca originale, ma al contempo devono essere rielaborazione (originale) di materiale edito. E che cos'è una traduzione se non una rielaborazione originale di un materiale edito? A maggior ragione se il testo da te scelto è un testo didattico fin dal titolo. Il fatto che tu su Books scriva un testo didattico ti affrancherebbe dall'obbligo di proporre solo una traduzione interlineare completa, anzi ti permetterebbe ora di sintetizzaree, ora di tagliare parti non funzionali, ora di ampliare parti sintetiche, ora aggiungere immagini ecc. ecc. Continuo a pensare che Wikibooks sia il luogo più adatto per il tuo libro.
  • su Wikisource potranno un giorno apparire traduzioni originali, ma proprio perché sia chiaro che questa è una biblioteca (e se si entra in una biblioteca non è che ti trovi uno scrittoio dove sei invitato a tradurre un testo straniero) altre iniziative andranno recisamente separate dal namespace principale: io rimango dell'idea di usare un namespace apposito, ma di questo si discuterà quando saremo più di quattro gatti. Mi resta in mente il fatto che in nome dell'assunto "Wikipedia non è di carta" si sono compiute aberrazioni non indifferenti e prima di offuscare l'identità del progetto seguendo la stessa strada aspetto almeno che si crei il consenso per talicambiamenti.
Scusa la lungaggine, ma così ho espresso la mia opinione pienamente. Si faccia avanti il prossimo... - εΔω 10:27, 9 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Ti ringrazio della risposta; su en.wikisource mi è stato chiesto di segnalare le discussioni relative alla questione traduzioni e - se non vi dispiace - lo farò, ma alcune frasi un po' ruvide nei confronti della "sorella maggiore" mi lasciano un po' perplesso. Qualcuno ha qualcosa in contrario?
Siccome è mio interesse capire, esplorare e imparare, ho trasformato su wikibook il progetto in qualcosa di diverso: un libro sulla doma dei cavalli, e infatti adesso è stato rinominato b:Doma dei cavalli, di cui la traduzione di Rarey è una sezione. Purtroppo il livello di completamento - che era del 75% - è crollato al 25%... --Alex brollo (disc.) 10:53, 9 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Bene. Non mi preoccuperei per le percentuali: l'importante è che il tuo importante contributo non sia andato perduto. Sulle mie affermazioni relative a en.source in effetti sono piuttosto dubbioso, dato che sono frequentatore saltuario del progetto e potrei non aver il controllo di tutto il progetto. Dato che comunque lo scambio di esperienze è utile ad ambo i progetti, vediamo di non accendere polemiche: provo a prendere in considerazione le frasi "ruvide":
Premesso che potresti riportare le sole frasi riguardanti le traduzioni (sul resto sarà meglio che mi esprima io direttamente su en.source), desidererei che riportassi solamente i seguenti punti:
  • prendo una RandomPage: trovo il bel sonetto Quiet Work. Bello, ma come verificarne la congruenza con la fonte? Da dove proviene? Provo a cercare nella pagina autore, e trovo che non solo la raccolta non ha una pagina "indice" che mi attesti che tali sonetti non provengono da quattro o più edizioni diverse, ma non ci sono proprio informazioni di sorta sulla provenienza di tali testi... Insomma, la verifica e la correggibilità del testo sono compromesse
  • La medesima modalità è utilizzata riguardo alle traduzioni: mentre la discussione stagna da mesi le traduzioni sono ora attribuite a un utente, ora attribuite a "wikisource" non chiarendo la correggibilità e l'attribuzione del testo, ora con testo a fronte, ora no, non garantendo la credibilità e la correggibilità, ora sono complete ora sono lacerti, (e in questo caso dotate di template di licenza errato.
Saranno ruvide ma fotografano dati oggettivi. Se poi mi indicassi dove le discussioni sulle traduzioni stanno proseguendo (io ho indicato che sono stagnanti basandomi su en:Wikisource Talk:Translations) mi sentirei più trnauillo; dalle ultime discussioni allo scriptorium noto una maggiore sensibilità sul problema che però non ha gran riscontro nel namespace principale... infine, come scrissi più sopra, le policies di en.source potrebbero essere diverse da quelle di it.source: ad esempio mentre la precisazione della fonte è qui da noi onere dell'utente, magari su en.source non è così e intanto caricano testi e poi si chiedono da dove vengano... --εΔω 11:36, 9 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Ho riletto con calma le linee guida. Non c'è nessun bisogno di segnalare le discussioni sulle traduzioni: c'è una bella sezione che spiega bene il problema, mi scuso se non l'avevo trovato a una prima (lacunosa) lettura. Per quanto mi riguarda, il problema è chiuso! Grazie a tutti. --Alex brollo (disc.) 12:46, 9 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Crescita[modifica]

Cari amici,

ciucciateci il calzino!
ciucciateci il calzino!

Stavolta sono io che scrivo un post inutile al bar così per alleggerire l'atmosfera: Guardando qui si nota come, lasciatici alle spalle i portoghesi, stiamo avvicinandoci ai tedeschi! Anche con la cancellazione dei testi non USA-compliant la nostra crescita è palpabile! Insomma, siamo forti e possiamo tranquillamente dedicarci alla conquista del mondo.

Se poi proviamo a confrontare il lavorio che si svolge in questo progetto, quest'altro link ci dice che il numero di edit ci pone al terzo posto. Il SAL 2.0 in effetti ci sta facendo lavorare molto, ma questo non è senza attestazione. Prima o poi se ne accorgeranno anche nelle altre source.

Ok, dopo esserci massaggiati un po' l'ego, torno a passare autori privi di template:Testo (non è che una query offline ci permetta di avere l'elenco di autori e opere da aggiornare)? - εΔω 11:13, 9 giu 2008 (CEST)[rispondi]


Transclusione selettiva[modifica]

Mi sembra che in questa wikisource non sia attiva l'estensione per la transclusione selettiva: mw:Extension:Labeled_Section_Transclusion. Ci fareste un pensiero, a includere l'estensione? Se avete tempo e voglia, ovvio.. --Alex brollo (disc.) 16:02, 9 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Molto, ma molto, ma proprio molto interessante. Se lanci la richiesta su bugzilla ti seguo a ruota! -- iPorkscrivimi 18:01, 9 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Evidentemente mi sopravvaluti.... Molto, ma molto, ma proprio molto... sono lusingato ma non so di cosa parli! ;-) --Alex brollo (disc.) 08:58, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
^____^ Vediamo di fare la richiesta in questi giorni. -- iPorkscrivimi 10:11, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Sulla pagina indicata all'inizio di questo post leggo: "It is currently enabled on *.wikisource.org and test.wikipedia.org.". Prima di domandare proviamo a controllare di non avere già quel che domandiamo... - εΔω 10:30, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Lo possediamo già. Bisogna solo capire come funziona ora ;-) --Aubrey McFato 10:57, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Funziona! In Utente:OrbiliusMagister/5 ho delimitato due paragrafi con <section begin /> e <section end /> per poi richiamarle nella pagina Prova con la parserfunction {{#lst}}... se ce l'ho fatta io ce l apuò fare chiunque! - εΔω 11:00, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Puoi richiamarla anche con {{#section}}. Ottimo acquisto ;-) Un giocattolino scritto apposta per il transclusionatore iPork :-P Aubrey McFato 11:04, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
LOL! -- iPorkscrivimi 19:34, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Visto che ho lanciato il sasso, ho messo modificato il testo di template:esempio di transclusione aggiungendoci dentro due section s1 e s2, e nella pagina di discussione di Aiuto:Transclusione ho messo due esempi di codice di translusione selettiva. ma non me la sento di aggiornare da me la pagina di aiuto (cosa che so essere delicata!)--Alex brollo (disc.) 12:10, 11 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Disciplinari di produzione di prodotti agroalimentari DOP, IGP e PAT[modifica]

Cari wikisourciani, mesi fa si era discusso al bar di Wikipedia del problema dei disciplinari di questi prodotti (es mozzarelle, pesci, carne...) che non rappresentano un copyviol perché pubblicati in GU, ma come tali non hanno ragione di stare su pedia. Andrebbero trasferiti su source, oppure potete dirci "non li vogliano" per qualsiasi motivo. Purtroppo da mesi è in atto una editwar con un tizio (vi risparmio i dettagli) che continua a togliere l'avviso di trasferimento che giace dal 28 novembre 2007, con un commento di iPork "Trasferibile. Stiamo organizzandoci su Wikisource per i disciplinari. Tempo tecnico e procediamo allo spostamento." Possiamo trasferirlo? Per favore?--Xaura (disc.) 14:37, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Per me si può trasferire, anche se l'organizzazione non c'è stata. L'unico utente qui interessato era Mizar, ma si è talmente ieni qui che la cosa era passato in secondo e poi in terzo piano. Di quanti testi stiamo parlando? --Aubrey McFato 18:46, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Stavo rispondendo con un intervento che è caduto, perchè conflittato. Confermo il mio interesee, che era stato solecitato anche da iPork, ma anch'io avevo messo i disciplinari, in secondo o in terzo piano. Per i prodotti IGP e Dop il problema non mi sembra difficile: i disciplinari sono pubblicati su Gazzetta ufficiale e sul sito del ministero c'è una comoda pagina in .PDF che ne riproduce il testo. Più complesso il problema per i prodotti agroalimentari tradizionali: non solo perchè sono 4.500, ma anche perchè non è agevole trovare i bollettini ufficiali delle regioni. Nelle biblioteche pubbliche di Milano non sono riuscito a trovare nemmeno il bollettino del Piemonte. Ma con un po' di buona volontà qualche soluzione la si trova.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 19:14, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Mizar per me puoi prendere in mano la situazione. C'è da capire che testi sono pubblicati su pedia perchè, per ciò che ho visto ci sta di tutto dai disciplinari scritti dai consorzi ad altro. Per evitare ogni sorta di problemi si potrebbe partire facendo un elenco qui da noi di tutti i disciplinari presenti sul sito del Ministero delle politiche agricole. Io ho trovato solo gli elenchi dei prodotti di qualità, quindi già avere una fonte che raccoglie tali testi sarebbe utile. Poi per gli i prodotti agroalimentari tradizional si può vedere con calma. Dubbio: i disciplinari che si trovano nei siti dei vari consorzi contengono i loghi e immagini che, a naso, non credo pubblicabili qui. Ergo se capiamo prima tutti gli aspetti possiamo muoverci meglio. Per Pedia, se un utente crea problemi o aspettate che ci organizziamo e vi aiutiamo o togliete l'avviso. Staremmo un attimo a trasferire le pagine qui da noi, ma se poi si tratta di testi scorretti e magari non sono i veri e propri disciplinari avrebbe senso il trasferimento? Non è meglio che si studi la situazione per poi decidere con maggiore sicurezza caso per caso? -- iPorkscrivimi 19:33, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Solo una piccola raccomandazione sulla falsariga del progetto Zibaldone. Se c'è una chiara indicazione delle fonti online possiamo agire in gruppo, nel senso che possiamo determinare da dove vengano i documenti e il lavoro può andare avanti con altri anche se dovessimo arenarci noi. In secondo luogo alzo un'invocazione accorata affinché almeno all'inizio si adotti una formattazione valida secondo le modalità del progetto:diritto (mi irferisco all'intestazione, ai livelli di sezione o altro che mi sfugge in quanto ignorante nel campo). Mizar, il progetto diritto può ripartire da queste piccole attenzioni. Se vedo un disciplinare ben formattato posso provare ad imitarne la formattazione anche se non conosco le linee guida del progetto diritto, altrimenti è l'ennesima serie di documenti "lasciati a se stessi" che si aggiunge a tanti (troppi) trascurati testi giuridici... lo so che è una rottura per te, Mizar, ma è fondamentale. - εΔω 22:42, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Parole di buon senso. Ti rimando qui, dove vedrai che ci si sta muovendo in quella direzione. La materia è complessa, intanto che Mizar ci aiuti a districarla, poi stiamo poco a definire regole operative e template vari. -- iPorkscrivimi 23:12, 10 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Il lavoro è lungo e noioso, perchè, purtroppo, non è accompagnato da degustazioni gentilmente offerte. Ma dal punto di vista delle fonti caracee non c'è che l'imbarazzo della scelta. Le Gazzette ufficiali cartacee sono reperibili in molte biblioteche. Ci sono poi comodi testi (molto accurati). Ad esempio per tutti i vini doc anteriori al 1981 è molto comodo e preciso il testo di Enrico Dini vini a denominazione d'origine edizioni Cappelli do oltre 1000 pagine.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 17:15, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Test file djvu[modifica]

Il cavalerizzo, page 2

Bene, sempre seguendo il "Siate audaci", sto esplorando l'inesplorato - i file djvu come sorgenti di una pagina Indice. Ho caricato su Commons Image:Il_cavalerizzo.djvu (rispettando le norme copyright di Commons: c'è apposta un tag copyright esattamente adeguato, il PD_GallicaScan) e, come vedete dall'immagine, è molto comodo linkare come immagine una specifica pagina del file.

Il file contiene esclusivamente immagine e non contiene alcuna trascrizione (quindi il caso NON rientra nella dibattito "trascrizioni"), e temo non ci sia OCR al mondo che possa fare il miracolo, con un libro del 1500 (probabilmente bisognerebbe passarlo in reCaptCha ... ma questo è un altro discorso).

A questo punto dovrò esplorare la possibilità inesplorata di usare il file per costruire una pagina indice, e ci ho già provato... ma ho fallito.

Immagino che il problema stia in un tag <pagelist /> che si usa, penso, per la generazione automatica delle pagine dai file djvu... ma sul quale non ho trovato documentazione.

C'è qualche santo che mi aiuta a proseguire l'esplorazione, anche se so che i file djvu non vi risultano simpatici? E - prima ancora - vi va se sviluppo la cosa?--Alex brollo (disc.) 13:00, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Test su fr.wikisource[modifica]

Ho provato a creare su fr.wikisource (che fa uso dei file djvu) una pagina Indice: che loro chiamano Livre: e tutto fila liscio (aggancio con il file, creazione della tabella delle pagine vuote totalmente automatica con il codice <pagelist />).

Qui invece il sistema cerca un MediaWiki:Proofreadpage index template che è evidentemente un template nazionale, adattato sulla base di un modello, ma che va creato/modificato con privilegi di admin.

Io penso che ne valga la pena... il grado di automatismo è tale che il tempo che ci ho messo per creare un'anteprima di pagina Livre su fr.source, avendo il file djvu su commons, è di circa 20 secondi... ma adesso non mi resta che sperare di impietosire un admin. --Alex brollo (disc.) 16:52, 12 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Io ricordo soltanto una accenno di iPork ed Edo a questa questione, non mi ci sono mai messo. Ma da qui sono sicuro puoi copiare il vecchio modello di pagina Indice: c'è solo da capire vale ancora oppure deve essere adeguato a un non chiaro standard.
Per il resto, sono pienamente d'accordo con il tuo entusiasmo per i file .djvu: a noi non stanno antipatici, semplicemente fra le decine di cose da fare nessuno ci si era ancora messo. Quindi se vuoi smanettare un po' con le pagine indice, volendo ti sblocco la pagina che ci hai linkato, ma aspetterei iPork e Edo che magari ci illuminano sui precendenti. Aubrey McFato 01:46, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
I precedenti sono che bisogna farsi spiegare da ThomasV come funzionano le ultime modifiche. Sul bar del progetto qualità viene spiegato il problema e c'è il link alla discussione intercorsa. -- iPorkscrivimi 07:47, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
L'ho cercata ma mi sono perso di bar in bar... sembra "la via delle osterie".. Comunque, l'attivazione del template MediaWiki:Proofreadpage index template sembra un passo esseziale per creare automaticamente la tagella delle pagine. Nell'alternativa "vecchio tipo" dello schema di indice mi sono arenato sul problema di come linkare le singole pagine del file djvu (con il tag Image si può fare facilmente... ma mi sembra che lo schema indice di vecchio tipo voglia un indirizzo diretto ed esplicito) --Alex brollo (disc.) 09:38, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Qui la discussione. Abbiamo provato ad attivare il template ma c'è bisogno di tempo per capire come funziona nel sistema ed adattarlo ai nostri. Personalmente non riesco in questi giorni ad occuparmi del problema. -- iPorkscrivimi 09:52, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Grazie, attendo. Il problema è che sto cominciando ad appassionarmi ... --Alex brollo (disc.) 10:28, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Per gli appassionati[modifica]

Colgo l'occasione per ringraziare ufficialmente Alex: grazie alla sua curiosità è arrivata la soluzione a un problema che mi aveva incagliato: se in una pagina è contenuto il testo di più capitoli, o se un capitolo è spezzato tra due pagine la transclusione selettiva è la soluzione! Ci sto riflettendo su, ma questo approccio permette di fare a meno del <noinclude> nella stragrande maggioranza dei casi. - εΔω 11:47, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Sono molto lusingato... in termini addestramento comportamentistico, un complimento del genere si chiama R+ (rinforzo positivo), spesso molto più efficace del P+ (punizione positiva). Essere curiosi in equitazione e addestramento equestre porta molto lontano.
Per chi fosse curioso come me, qui trovate la documentazione del mio "addestramento" da parte di John Vandenberg, a cui giro in ringraziamenti... mi ha introdotto alla "transclusione selettiva" con questo passaggio, su cui mi sono precipitato per capirla:
«OK. I have set up c1, which required a little extra voodoo at p21. Enjoy. John Vandenberg (chat) 04:47, 5 June 2008 (UTC)
I saw the section trick. :-) --Alex brollo 05:14, 5 June 2008 (UTC) »
Poi ho approfondito... interessante anche la discussione qui sempre per sottili questioni transconclusioniste.
Ovviamente, l'esigenza di queste cose si sente tanto di più, quanto più si usa la trascrizione di testo a fronte. --Alex brollo (disc.) 12:06, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Ehmmm, Edo, mi sa che stai facendo un po' di confusione. Quando di un testo abbiamo la versione cartacea a fronte cambia la struttura della pagina tradizionale e vengono richiamate le singole pagine in modo diverso da come hai fatto per la congiura del povero Catilina. In primis va sistemato il sistema delle pagine, quindi si vedrà se usare la transclusione selettiva perchè in quei casi non è necessaria. In altre parole fino a quando il sistema aggiunge in automatico i vari include e no include conviene usare quel sistema piuttosto che aggiungere codice ed incasinare il modo in cui richiami tali pagine nel testo completo. -- iPorkscrivimi 13:15, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Effettivamente, la transclusione selettiva pr la versione logica del testo è utile, da quanto ho capito, in un'unica circostanza: quando una pagina comprende la fine di un capitolo, e l'inizio del successivo. Il caso su cui mi sono fatto le ossa su en.source era molto particolare, perchè i capitoli erano brevissimi e non iniziavano in una nuova pagina. Vedi una pagina qualsiasi come: en:Page:The_Modern_Art_of_Taming_Wild_Horses.djvu/57. Ogni pagina comunque comprende sempre due aree noinclude, l'header e il footer, dove si spostano eventuali contenuto che non fanno parte del testo vero e proprio (es: numeri originali delle pagine, titoli dei capitoli ripetuti in alto sulla pagina, e anche testi accessori come messaggi promozionali dell'editore ecc., tutti volonterosamente interpretati da un eventuale OCR. --Alex brollo (disc.) 13:59, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
iPork, prova a guardare le pagine del Catilina: non vedo alternative. Avevo pensato un approccio inverso (cioè mettere i noinclude nella versione testuale in modo da tagliar fuori i template di navigazione e incorporare le pagine della versione testuale nel namespace pagina) ma mi è parso troppo azzardato. Con la transclusione selettiva il testo rimane nel namespace pagina, dove può essere meglio corretto, e i microcapitoli sono incorporabili facilmente nel namespace principale: se sto sbagliando o se vedi possibilità di fare a meno di questo stratagemma fammelo capire con un esempio. - εΔω 14:52, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
εΔω , effettivamente il caso Catilina è identico al mio: microcapitoli! Viene fuori un bel lavoro pulito. Anche il template {{page }} che però non so se è attivo consente questo trucco, ed in più infila un piccolo link alla pagina sorgente nel testo... ma su en.source quello che viene fuori è un pasticcio e una sovrapposizione con il testo, e io ho usato il template solo all'inizio (punta alla prima pagina da cui si è ricavato il capitolo), poi ho usato una transclusione di pagina intera o la transclusione selettiva per fare sparire quel brutto link. I francesi usano il template page ma in modo più elegante.
Un dubbio: penso che non occorra cambiare sempre nome alla sezione... bisognerebbe sperimentare se lo stesso nome di sezione funziona su pagine diverse. Io scommetterei di sì, ma ci ho pensato solo adesso. --Alex brollo (disc.) 15:29, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Fate come credete. Il modo usato è scorretto, tanto è che salta del tutto il sistema di indicazione della pagina cartacea. Per questi casi c'è una procedura particolare. Ora non ho tempo per riprendere in mano la questione, quindi passo la palla fino alla settimana prossima. -- iPorkscrivimi 16:26, 13 giu 2008 (CEST)[rispondi]
HO capito, è un problema puramente tecnico. Peccato. Attenderò la settimana prossima. - εΔω 12:16, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

PD Gallica[modifica]

Commons è sempre imprevedibile e tutti i ragionamenti più usuali da questa parte dell'Oceano si rovesciano al di là dell'Atlantico. La Biblioteca Nazionale di Parigi ha messo in linea tra Gallica e Gallica 2 una mole impressionante di pagine che costituiscono ora il nucleo centrale di Europeana. Io avevo capito che la riserva sui diritti d'autore https://gallica.bnf.fr/les_droits.htm precludesse un uso delle pagine di Gallica. Vedo che Commons dà una interpretazione diversa Français : Cette image de la Bibliothèque nationale de France (BNF) est une reproduction par un scanner d’une œuvre bidimensionnelle tombée dans le domaine public. Pour cette raison, elle est considérée comme une œuvre du domaine public. Cette image peut être consultée sur le site Gallica (voir le lien direct ci-dessous). Voir aussi : Category:Gallica scans.

Non mi avventuro, per ora, a trarre conclusioni. Sono però in attesa che qualcuno che abbia più stretti contatti con Commons fornisca delle lineee di policy chiare .--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 08:09, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Sono anch'io abbastanza allibito. Vero è che le questioni di copyright su Commons sono, in qualche modo, affare di Commons... comunque mi sento abbastanza scoraggiato.
Per quanto riguarda i libri antichi di equitazione - l'oggetto che mi interessa - avevo trovato una straordinaria biblioteca privata con i testi originali, ma purtroppo ho verificato che la scannerizzazione delle opere originali è impraticabile: il proprietario non dispone del tempo materiale per farlo, e - legittimamente - non permetterebbe l'accesso ai libri molto preziosi ad altri...
Confidando nella filosofia espressa dal testo del template Commons:Template:PD-GallicaScan, e dall'altro, più generale, Commons:Template:PD-scan, ho già caricato su Commons tre opere antiche, una da Gallica, due dalla biblioteca virtuale della ENVL [1], due italiane e una francese, e la mia intenzione è quella di vedere come procede - eventualmente - la discussione su Commons su questi upload; comunque sono molto amareggiato.
Siccome il mio interesse prioritario è, al momento, capire bene i meccanismi e padroneggiare un po' i tools per la gestione dei file djvu, penso che mi sposterò per qualche tempo su fr.wikisource, dove i file djvu sono pienamente supportati e dove hanno già caricato opere da Gallica--Alex brollo (disc.) 09:28, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Caro Alex, la trovata di avere le immagini di Gallica su Commons è stato un grosso colpo da parte tua, per it.wikisource: ma credo che le domande di Mizar siano legittime, soprattutto per preservare il tuo lavoro. Se le cose sono chiare, è la discussione su Commons e fr.wikisource è già stata affrontata, meglio per tutti, sarà una strada praticabile anche per noi. Ma credo abbiamo tutti esperienza che una certa libertà con le immagini (sia su Commons, con la questione PD-italy, sia su it.wiki, con l'EDP) spesso porti ad un repulisti totale e per niente indolore. Dunque la cosa migliore per tutti è capire se si è nel torto o nella ragione a caricare le immagini su Commons. E' vero che il problema sarebbe loro, ma apputno perchè avrebbero una bella gatta da pelare è tutt'altro che imprevisto che decidano di cancellare le immagini in toto. E saremmo noi a rimetterci. Se tu riuscissi a fornirci il link qualche discussione e qualche parola chiara, potremmo appurare meglio la faccenda, e sapere se possiamo sfruttare questa strada anche noi. Aubrey McFato 11:04, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Come al solito un bicchiere pieno a metà può essere visto come mezzo pieno o mezzo vuoto. Aubrey vede nella decisione di aprire il PD Gallica il pericolo che poi tale scelta possa essere rimangiata con cancellazione delle immagini: io vedo soprattutto il precedente di una sottile impostazione delle tematiche, anche se forse un po' troppo audaci. Potrebbe, però essere l'ooccasione di un approfondimento delle tematiche con particolare attenzione alla legislazione U.S.A. e vedere questo come contropartita del rischio di vedere annullato del lavoro --Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 19:31, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Opinioni da Commons e da fr.wikisource[modifica]

Ho scritto un quesito nel bar di Commons, qui: Commons:Village_pump#Gallica_scans:_copyright_issues e spero che mi indirizzino a qualche discussione in merito (io non sono stato in grado di trovarla). Il testo del mio messaggio è questo:

«Can someone please give me some link to previous talks about the problem of copyright issues inherent to Gallica scans upload here? I found another similar, excellent source of ancient books scans: Bibliothèque de l'Ecole Nationale Vétérinaire de Lyon, where many Italian and French horsemanship books can be found, and I uploaded a couple of them: commons::Image:De Saunier.djvu‎ and commons:Image:Fiaschi.djvu, but I'd like to be absolutely sure about copyright issues, before going into a very hard work of use of them into it.wikisource and fr.wikisource. Thank you!»

Vediamo se qualcuno risponde.

Mi hanno risposto su Commons e dato alcune "dritte" di ricerca, e questo è quello che ho trovato: commons:Commons:Deletion_requests/Template:PD-GallicaPic

E ho buttato una domanda anche su fr.wikisource: fr:Scriptorium/Juin_2008#ENVL_as_a_Gallica-like_source--Alex brollo (disc.) 11:02, 15 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Anche qui c'è già una risposta: fr:Scriptorium/Juin_2008#ENVL_comme_source_telle_Gallica

In sintesi, mi pare di aver capito dalla discussione che, checchè ne dicano i diretti interessati, la pubblicazione di una mera scansione meccanica di un'opera PD è PD, e che questa è una politica condivisa su Commons. Molte richieste di cancellazione sono state respinte in base a questa motivazione.

L'amico francese fa riferimento al diritto italiano, riguardo il fatto del copyright di scannerizzazioni di opere PD. Un caso italiano è quello della biblioteca virtuale Alma Mater Digital Library di Bologna, dove è previsto un copyright generale [2]:

«Note legali

Ai sensi dell'art. 1, comma 1 del decreto-legge 22 marzo 2004, n. 72, come modificato dalla legge di conversione 21 maggio 2004 n. 128, il CIB Centro Inter-Bibliotecario dell'Università di Bologna comunica di aver assolto gli obblighi derivanti dalla normativa sul diritto d'autore e sui diritti connessi.

Tutti i contenuti prensenti su questo sito sono coperti dal diritto d'autore

La violazione dei diritti dei titolari del diritto d'autore e dei diritti connessi comporta l'applicazione delle sanzioni previste dal capo III del titolo III della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modificazioni ed integrazioni, in particolare dagli artt. 171, 171-bis, 171-ter, 174-bis, 174-ter di detta legge.»

La biblioteca non mi pare offra un servizio di download dell'opera completa, ma le singole immagini possono essere scaricate (in teoria). --Alex brollo (disc.) 14:06, 15 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ho provato a leggere la discussione di commons, ma dovrò rileggerla per capirla meglio. Effettivamente sembrano più propensi al mantenimento delle immagini, e la cosa è molto positiva. Noi forse siamo abituati al diritto italiano, che reputo ogni cosa sotto copyright: mi ricordo Senpai quando mi diceva che sulle immagini di un'opera ci sono i canonici 20 anni.
Se così è, tutto a nostro favore: starei solo un po' attento, dato che la discussione è molto recente, e vorrei vedere se ci sono sviluppi. Sarebbe molto bello che ci fosse questa possibilità. Aubrey McFato 14:23, 15 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Un po' di prudenza è d'obbligo, prima di stappare bottiglie di spumante, oppure in omaggio a Gallica, autentico Champagne milesimato. Però, a mio avviso, la presa di posizione di Commons è estremamente interessante ed apre argomenti dialettici di indubbio peso per un dibattito interno o esterno che sia. Se l'impostazione passa a livello europeo, forse ci si accorge che la peculiarità del diritto d'autore è forse solo una quinta forma di idola non suffragata da elementi tratti dal diritto positivo.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 19:32, 15 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Testo su Wikisource Tedesco[modifica]

Ciao, fosse siete interessate in un testo italiano/ tedesco nel Wikisource tedesco. de:Wahrhafftige Relation des Comet-Sterns, Cometa Apparsa In Roma (1680) --Catrin (disc.) 11:10, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Riletta e corretta la parte italiana. Prima che mi muova, siccome è un caso particolare (documento anonimo bilingue su una sola pagina), Vale la pena dividerlo tra due Wikisource? - εΔω 12:11, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Non ho pensato di dividerlo, ho scritto solo per informazione. Grazie per la correzione. --Catrin (disc.) 13:32, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Che dite, lo prendiamo anche noi? D'altronde sarebbe giusto che entrambi, italofoni e germanofoni (?) avessero accesso a questo testo. Quindi non dividere, ma duplicare ;-) Grazie ancora a Catrin dell'ottima segnalazione. --Aubrey McFato 13:58, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Duplichiamo! Testo anonimo, fonte presente, curiosità per gli storici. Di oggi mi muovo.P.S. Grazie di cuore.- εΔω 14:55, 14 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Biblioteche digitali[modifica]

Oltre alla biblioteca digitale segnalata da Alex, segnalo anche questo bel progetto: https://www.fondazionefeltrinelli.it/it/risorse_digitali/testo_ritrovato Purtroppo i .pdf sono criptati, perchè c'era un bel manifesto del partito Coumunista finalmente in PD da inserire... E' il nostro testo più inserito e cancellato ;-) Aubrey McFato 15:17, 15 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Criptato in che senso??? A me il pdf viene visualizzato perfettamente. Puoi spiegarmi quali sono gli impedimenti alla pubblicazione su wikisource di questo testo? Se non ce ne sono di legali, quando ho tempo lo inserisco. --Accurimbono (disc) 16:53, 1 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Criptato nel senso che si può visualizzare, leggere, ma non si può né copiarne il testo selezionato né stamparlo. Comunque è già stato celermente copiato qui. Mi sembra che il copiabile sia già stato copiato. - εΔω 19:41, 1 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Una volta avevo facilmente bypassato una protezione alla copi di un pdf semplicemente aprendolo con kpdf. cmq sia vedo che il lavoro è già stato fatto. --Accurimbono (disc) 17:08, 2 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Altro vantaggio di usare commons per le immagini delle pagine scannerizzate[modifica]

Aspettando il momento in cui it.wikisource si "aprirà" alle traduzioni, volevo subito fissare questa idea balzana che mi è venuta in mente.

Oltre che la trascrizione, secondo me anche la traduzione originale (fatta da wikipediani) potrebbe giovarsi dell'avere a fronte il testo originale. Quindi, anche la traduzione potrebbe utilizzare l'estensione Proofread, con immagine del testo originale da tradurre a fronte... e in quesato caso il fatto che le immagini stiano su Commons consente, come per tutte le altre immagini, il loro uso in diversi progetti nazionali wiki, senza duplicazioni di upload. Un secondo vantaggio, che si aggiunge a quello già discusso, di lasciare che lo spinoso problema dei copyright connessi alla sola scannerizzazione materiale se lo sbrighino quelli di Commons. ;-)--Alex brollo (disc.) 07:32, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ma infatti non abbiamo nessuna prevenzione contro il caricamento di pagine scannerizzate su commons: abbiamo creato una categoria apposita e in effetti ciò già avviene. Se vedi immagini caricate qui è per i motivi che già ti spiegai: pigrizia di chi non ah eliminato duplicati presenti su ambo i progetti, o permanenza di immagini che con le regole di commons (es. PD-Italy), potrebbero essere cancellate. Lo ripeto perché lo leggano tutti: come altri progetti non è nostra intenzione dedicarci con costanza al problema del copyright delle immagini, ma finché il carico di lavoro ce lo permette e allo scopo di tenerci una possibilità in più io (ma non solo io) ritengo ancora inopportuno il blocco del caricamento locale. Comunque in questi giorni provvederò a spostare su Commons le immagini PD-User e PD-Old. - εΔω 07:55, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Riporto un pezzetto di una discussione che mi ha preoccupato:
«The first step is to determine what nationality "Henry L. de Bussigny" is; if he is American, the DJVU file can be uploaded to commons:, otherwise it will need to be uploaded here. John Vandenberg»
e la successiva precisazione dopo la mia richiesta di spiegazioni:
«Commons only accepts works that are free of copyright in the country of origin, and free of copyright in the U.S. So, before any book can be uploaded to Commons, the nationality of the author must be known. In the case of the Henry L. de Bussigny 1922 book, I suspect it is "PD in the US because it was printed before 1923". If the author is a U.S. citizen, then it is PD worldwide. John Vandenberg»
A questo punto vorrei un altro suggerimento: ho trovato delle difficoltà notevolissime a trovare uno straccio di biografia (data nascita, data morte, nazionalità) di molti autori di libri di equitazione (settore "di nicchia"). Qualche dritta? --Alex brollo (disc.) 10:52, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Sulla questione del copyright passo la palla. Sulla questione dei dati anagrafici mi trovo anch'io in pastoie simili quando devo trovare dati sui traduttori, spesso non altrettanto famosi quanto gli autori che traducono... La mia prima fonte è che tu ci creda o no, proprio GoogleBooks, dove se si trata di autori datati qualche volta ci sono raccolte biobibliografiche molto preziose. - εΔω 11:45, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Un'altra dritta: se ti riferisci a questo, se non è in visione completa su GoogleBooks temo che sia per ragioni di copyright, e tendo a fidarmi delle politiche di pubblicazione di GoogleBooks. Da una rapida ricerca risulta che sia nato a Lione nel 1840, penso he basti. - εΔω 11:51, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Grazie! Va bè... con questi copyright impazzirò... passiamo ad altro. :-( --Alex brollo (disc.) 16:53, 16 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Partito l'upload di Equitation su en.wikisource[modifica]

Ragazzi, mi sono lanciato, con estrema boldness... sto lavorando su Equitation.djvu, un bel libro equestre di Henry H. de Bussigny del 1922 (a pelo fuori dal copyright USA). Il mio tutor, il solito John Vandenberg... fra l'altro ho lanciato il suo bot, che crea automaticamente le pagine, estraendole dall'eventuale testo incorporato nel file djvu. Vediamo come va!

(PS: so che qui quello che avviene su en non ha molto rilievo, ma siccome poi tenterò di importare qui qualcosa di quello che avrò visto e eventualmente imparato... volevo prepararvi alla tragedia ;-)--Alex brollo (disc.) 08:26, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Vai, vai che fa piacere ravvivare il bar con questi aggiornamenti :o) -- iPorkscrivimi 14:12, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
OK... cominciamo col dire che il bot di John è bellissimo (400 pagine di testo riempite in automatico...) ma non intelligentissimo (mi ha infilato l'orrida formattazione del testo di Internet Archive, con tutti i break line fissi da editare). Conclusione: le pagine me le ricarichero una per una, eliminati gli acapo fissi e le parole spezzate da un acapo.
Ho anche visto un bel tasto OCR nel menu di editing... infila nella pagina un template {{OCR}}, di cui mi aveva accennato ThomasV. Immagino, una specie di prenotazione di OCR. E' la cosa di cui parlavate tempo fa?
Adesso viene il difficile... devo convincere almeno un paio di NON wikipediani a registrarsi su wikisource e a darmi una mano. Chiedere aiuto ai wikipediani non ha senso... ognuno ha un bel po' di progetti in sospeso per mancanza di tempo, IMO. :-) --Alex brollo (disc.) 15:31, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
In teoria si, era quello il tasto OCR. iPork ne sapeva di più però: ma è attivo, funziona? Aubrey McFato 16:19, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Non ne ho idea, il testo su cui sto lavorando aveva un OCR grezzo già incorporato. Ma c'è forse un'idea nuova (originale): mettere tutte le immagini (disegni, fotogrammi) estratti dalla scannerizzazione originale in un unico file djvu e caricarle quindi "in un colpo solo" su Commons. Vandenberg dice che è una buona idea, ho chiesto su Commons cosa ne pensano, vi saprò dire. Per quanto riguarda Index:Equitation.djvu le caricherò per prova su un file chiamato Equitation_images.djvu... e le singole immagini saranno automaticamente "numerate" (ma devo capire come saranno dimensionate). Anche per questo vi saprò dire. --193.43.176.15 15:21, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Partito anche Equitation[modifica]

Non ho finito, non essendo SG, la copia fisica di en:Index:Equitation.djvu, ma avendo qualche decina di pagine rilette e formattate, ho lanciato en:Equitation. Ho messo in atto inoltre l'idea di caricare tutte le immagini (figure) del libro in un secondo file djvu, Image:Equitation_images.djvu, e la cosa sembra che funzioni bene. Adesso devo studiare bene la formattazione dei vostri libri qui, che mi sembra di alta qualità (superiore ai modelli che ho visto là). Cosa mi consigliate come esempio eccellente a cui ispirarmi? --Alex brollo (disc.) 09:57, 19 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Non per vantarmi, ma Indice:De' matematici italiani anteriori all'invenzione della stampa: per motivi molto seri ci abbiamo lavorato in tanti e per un sacco di tempo ;-) Aubrey McFato 20:51, 19 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Errore mio, avevo frainteso il tipo di testo che ti serve come modello. Credo che tra i migliori libri, anche se non riletti, ci sia

La scienza in cucina e l'arte di mangiare bene, oppure qualsiasi della Categoria:Edizioni Wikisource. Ricordati che con l'HTML puoi formattare bene la prima pagina del tuo libro (chiedi a Snark, lei sa tutto ;-)) Aubrey McFato 20:59, 19 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Nel frattempo ho risolto un problema che mi angustiava. Ha ragione IPork, nella transclusione (sia generale, che selettiva) da pagine Proofread a pagine "logiche" è assolutamente opportuno l'uso del template {{Page}} nelle due sintassi (transclusione globale e transclusione selettiva:
{{Page|nome_della_pagina}}
{{Page|nome_della_pagina|section=nome_della_sezione}}
Questo template visualizza un link alla pagina transclusa (comodissimo per editarla). Ma.... il link viene sovrapposto al testo con in pessimo evvetto grafico, a meno che la pagina logica contenga la "parola magica" <div class="prose">... in questo caso tutto si sistema, perchè il testo viene impaginato diversamente e il link sta a fianco del testo.
Una pagina ben formattata, con figure e transclusione selettiva: en:Equitation/Chapter_2.
Pian piano i misteri si sgretolano. :-) --Alex brollo (disc.) 09:36, 20 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Mi piace molto la resa della pagina. POtremmo discutere anche noi una scelta del genere: il testo centrato è molto più leggibile e conforme al resto dei libri di Source, IMHO. Aubrey McFato 13:58, 20 giu 2008 (CEST)[rispondi]

tradicibile?[modifica]

Si può tradurre?

Zamenhof Ludoviko Lazaro: Vivo. Kiu povus pli bone rakonti la vivon de Z, ol li mem? Tial mi ne faros alion, krom kopii leteron, kiun Z sendis al Michauxx, prez. de la Bulon­ja Grupo la 21. feb. 1905, kaj kiu ne estas gxis nun publikigita.

Se la domanda è un invito a tradurre il testo, sei nel posto sbagliato. PS: in cronologia trovate il malloppazzo postato dall'IP. -- iPorkscrivimi 20:25, 17 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ho esposto male il problema...nella eo-eikipedia c'è questa lettera e dato che nella wikipedia italiana non me la fanno mettere, volevo sapere se esisteva una traduzione in italiano già esistente e se non c'è se la possono tradurre degli utenti normali che utilizzano l'esperanto, proprio come me....all'ora come si può risolvere il problema?

Purtroppo, e lo dico con molto dispiacere, la risposta è no: attualmente la nostra politica è quella di non accettare traduzioni degli utenti, ovvero traduzioni che non siano state prima pubblicate in formato cartaceo. Ho provato a cercare se c'era qualcosa su GoogleBooks o in giro per la rete, ma non ho trovato traduzioni libere da copyright (in cui, cioè, il traduttore è morto da più di 70 anni) del testo in questione. Purtroppo temo che non si possa fare nulla. Puoi provare magari a chiede su Wikibooks (so che lì sono state ospitate alcune traduzioni che non potevano trovare posto su Wikisource), ma non conosco abbastanza le loro linee guida per dirti se lo accetteranno o no. Peccato, il testo era interessante. :( Ĝis la revido. Snark (disc.)
  • Proverò in wikibooks....k peccato...era una lettera mooooolto interessante, vabbè magari nella wikibooks possono.....Gxis revido (mi estas tre malfelicxa)
    Nemmeno Wikibooks è il posto adatto per inserire traduzioni originali. La finalità di Wikibooks è quella di creare libri di testo, manuali e libri didattici on-line e le traduzioni possono essere la base, ma non la totalità del materiale per la creazione di un libro. --Ramac (disc.) 15:06, 22 giu 2008 (CEST)[rispondi]
    Ma perché questa restrizione? Proprio non capisco; sarà perché sono abituato a un progetto apertissimo come Wikiquote... Nemo 20:54, 22 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Se la domanda è rivolta a Wikisource, la ragione è che siamo ancora troppo pochi per riuscire a gestire le traduzioni effettuate degli utenti (cosa molto a rischio POV, con tutte le possibilità di edit war del caso...); e quindi si è deciso, per ora, di accettare solo testi editi. In futuro, chissà... Saluti! Snark (disc.)

@Nemo: semplice: il progetto è nato per ospitare materiale didattico e non "libri" in generale (sennò potrebbe diventare una raccolta indiscriminata di informazioni). È la natura del progetto, non una limitazione --Ramac (disc.) 19:45, 25 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Gaudeamus Wikisource![modifica]

Abbiamo un nuovo amministratore! Un brindisi per Kronin! -- iPorkscrivimi 00:12, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Stavo per salutare con quest'immagine, ma poi mi sono ricordato che qui non è come Pedia... allora un giro di... cedrata! - εΔω 09:56, 18 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Complimenti, e buon lavoro! :) Snark (disc.)

Editoria digitale e legge finanziaria[modifica]

C'è un gran parlare di editoria digitale nei nuovi provvedimenti governativi anche se nell'attuale formulazione il discorso interessa solo le case editrici scolastiche. Non è detto, però, che se il testo dei provvedimenti che saranno emanati in anticipazione della legge finanziaria subiranno modifiche, la cosa non possa riguardare anche tutte le biblioteche digitali. Purtoppo, però, Open Alexandria non è in concreto operativa e quindi non c'è nessuna entità che è in grado di contrapporre un testo alternativo a quello predisposto dall'AIE e già contrattato con il ministero. Vedi per la documentazione n:I libri di testo? Da settembre online.

Prima di interessare della cosa Wikimedia Italia, volevo controllare l'interesse dei wikisourciani a che l'argomento venga affrontato, in modo approfondito nei luoghi e nei tempi ritenuti più opportuni.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (disc.) 09:22, 21 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Credo che tutta la faccenda possa interessare molto di più a Wikibooks, che si pone come scopo proprio la creazione di manuali e libri di testo liberi consultabili on-line (vedi Wikisource:Wikibooks). --Ramac (disc.) 12:35, 21 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Esportazioni in Biblioteca[modifica]

Biblioteca sta cominciando a essere un po' attiva; rispondete qui a Pietrodn che cosa deve importare, e ve lo fa in un attimo. Direi che si può esportare, oltre ai testi incriminati, buona parte dell'albero delle categorie e un buon numero di pagine di aiuto e template. Basta una lista o una categoria. Magari ne parliamo di là. --Nemo 10:05, 21 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Sto facendo progressi nell'apprendimento dei trucchi per gestire i file djvu e la resa in versione logica dei testi, lavorando sulla "sorella" inglese. Chi vuole venire a dare un'occhiata ai lavori in corso: Equitation e il corrispondente Index:Equitation.djvu.

Nella mia sfacciata boldness ho anche scritto un paio di semplicissimi templates di servizio, li trovate menzionati nella talk page di Equitation--Alex brollo (disc.) 08:57, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Salve. Sto seguendo i tuoi sforzi con sincero interesse (per nulla disinteressato ...) Ho trovato dei testi in djvu nella Emeroteca Braidense. Che però fornisce il djvu e il bmp. Adesso con i miei poveri mezzi devo scaricare il bmp trasformarlo in tif e poi passarlo all'OCR. Poi pulire Poi wiki :( - Ho fatto così per Concessione_della_strada_ferrata_centrale_italiana -. Esiste un metodo meno strano? Se ho capito bene i tuoi template danno una mano nella parte finale (wiki). Correct? Ti tengo interessati occhi addosso. :)) Vale!--Horatius (disc.) 09:43, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Astutamente ho scelto un file da Internet Archive (anche se impegnativo: più di 400 pagine, decine di figure e fotografie) perchè c'è un txt pronto (grezzo, ma meglio di un calcio negli stinchi), oltre che un buon djvu. Di OCR al momento capisco pochissimo. Ti segnalo la "furbata" di costruire e caricare un secondo file djvu con le immagini (figure) ritagliate in formato jpg, ho usato Djvu solo per assemblare le immagini ritagliate. Templates: uno solo, il primo, viene usato nella "versione logica", quelli per le immagini vengono usati nel contesto delle pagine Proofread. Vedi, ad esempio, Page:Equitation.djvu/237. I template li ho appena scritti, devo rivedere un sacco di pagine precedenti. --Alex brollo (disc.) 09:57, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Finito di rivedere i vecchi tag immagine sostituendoli con il template... se qualche anima buona rivedesse qualche pagina potrebbe convalidarmela, io non posso farlo, come saprete occorre un user diverso da quello che ha fatto il primo lavoro. en:Index:Equitation.djvu per gli eventuali curiosi... in fondo sono solo 400 pagine. ;-) --Alex brollo (disc.) 16:35, 26 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Il cavalerizzo
Ho il piacere di comunicarvi che Equitation è "finita" (come possono essere finite le prime versioni complete di un lavoro su wiki). Adesso, a voi... c'è Il cavalerizzo di Corte che aspetta pazientemente su Commons, appena tutto funzia per la gestione di pagine proofread da file djvu ci provo. --Alex brollo (disc.) 09:43, 27 giu 2008 (CEST)[rispondi]


Tre questioni...[modifica]

...meno importanti delle prove su trasclusioni, indici e affini, ma credo che valga comunque la pena parlarne.

1) Si era parlato di creare una pagina per i "desiderata". Siete ancora dell'idea? Ci sono controindicazioni, secondo voi?

2) Autori correlati e relazioni di parentela: abbiamo l'abitudine di inserire nella pagina autore le relazioni di parentela con altri autori presenti nella biblioteca (vedi Autore:Galileo Galilei - Autore:Virginia Galilei, oppure Autore:Pietro Verri - Autore:Alessandro Verri). Quello che vi chiedo è: fino a che grado di parentela vogliamo indicarlo? Solo per parenti stretti, oppure in ogni caso? Dobbiamo indicare, ad esempio, che Cesare Beccaria era il nonno del Manzoni, e che Giulio Perticari era il genero di Vincenzo Monti?

3) Le autrici. Finora avere una donna come autrice non crea particolari "problemi", tranne nel caso di donne con altri nomi e pseudonimi (vedasi il caso di Autore:Costanza Monti, in cui il template autore sceglie ovviamente il maschile "noto" per costruire la pagina). A parte questo, che è un dettaglio, si pensava con Edo di categorizzare in qualche modo le autrici di sesso femminile. Per la verità Edo pensava in grande, a un Portale:Autrici, io invece pensavo più in piccolo, a una categorizzazione apposita, al massimo ad un progettino per risolvere meglio i problemi come il precedente. Che ne pensate? Si può fare? E soprattutto: come inserire una categoria del genere (pensavo alla categoria:Donne, oppure alla categoria:Autrici) in modo coerente con il nostro albero delle categorie?

Si aspettano consigli... :) Snark (disc.)

Ullallà, l'admina quando propone riflessioni mica scerza! ^____* Butto giù le mie idee unite a quelle di Edo che ha problemi con il computer.
  1. Gran bella idea. Edo propone di usare la stessa logica dei "siti autorevoli", ovvero organizzarli per progetto tematico così ogni gruppo ha uno spazio dedicato per le sue proposte.
  2. Direi in ogni caso, con il buon senso. Indicare i gradi di parentela fornisce ai lettori dei percorsi interessanti. Edo ricorda a proposito dell'amico Alessandro che non è certa la sua parentela, quindi si può aggiungere una nota che rimanda a Wikipedia dove ci saranno informazioni aggiuntive.
  3. Capisco perfettamente il problema tecnico che rende poco belle a leggersi e scorrette le indicazioni nel namespace Autore. In questo senso possiamo aggiungere una variabile (sesso, ad esempio) che, una volta compilata, mette al maschile/femminile le descrizioni che ora sono solo masculine. Un po' come abbiamo fato per il template {{Vedi anche autore}} dove cambia l'immagine a seconda del sesso. Se dividiamo per sesso gli autori potremmo avere una macro-categoria del tipo Autori per sesso, quindi non vedo problemi di categorie. Unico limite che vedo è che qualcuno sollevi dubbi sul sesso di taluni autori, ma a quel punto vedremo caso per caso usando il buon senso. -- iPorkscrivimi 12:53, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Per me, tutte ottime idee.
  1. D'accordissimo, anche per la struttura a progetti.
  2. Direi di iniziare inserendo quelle che ci paiono significative; con un po' di materiale in più si potrebbero iniziare a creare dei percorsi da inserire nel Portale Autori.
  3. OK per il parametro sesso, è un'informazione in pià che fra l'altro ci permetterebbe una categorizzazione automatica sotto una categoria Donna/Uomo. Intanto, per fare un po' di pubblicità, qualche scheda monografica di donne per il portare autori sarebbe molto bella; anche qui il materiale potrebbe essere spostato ad un futuro Portale Autrici. Aubrey McFato 13:39, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Allora:

  1. Ok, volendo possiamo importare la pagina w:Wikipedia:Richieste di nuove voci e adattarla ai nostri progetti
  2. Benissimo, concordo con quanto scritto da IPork, anche se prenderei in considerazione solo le parentele "legittime" (per cui Beccaria era comunque il nonno del Manzoni, in quanto sposato a Teresa Blasco, sicuramente nonna del Manzoni). Tralascerei invece figli naturali e tresche amorose, non per una questione di "puritanesimo", ma perchè altrimenti non se ne esce più. Altrimenti, ci troveremmo a dire che, a quanto pare, Pietro Verri fu sia il nonno del Manzoni, in quanto padre naturale della madre, sia suo zio, in quanto fratello di Giovanni Verri, a sua volta padre naturale del Manzoni; e così via... Sinceraremente credo che sia meglio lasciare questioni simili (molto a rischio POV) a Wikipedia. O, in alternativa, a Novella 2000... ^___^
  3. La mia perplessità nasce solo dal fatto che, con una macrocategoria "Autori per sesso", ci troveremmo a dover ricategorizzare tutti gli autori del nostro database (oppure, a dover aggiungere a tutti un parametro nel template di intestazione, che di per sè mi sembra già abbastanza lunghetto... Sicuramente sarebbe il modo più corretto per farlo, ma mi sembra più semplice creare una categoria solo per le donne, evitando l'equivalente per gli uomini... Ah, la pigrizia! :D:D:D

Quanto al Portale:Autrici, come ho già detto ad Edo l'idea non mi piace poi troppo. E' vero che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, ma dividere così nettamente autori ed autrici mi sembra un tantino eccessivo. :) A voi le considerazioni... Snark (disc.)

  1. Naaahh, troppo incasinata come tutte le pagine di Pedia ^___^ Vediamo di fare una cosa più user-friendly. Comunque l'idea è quella.
  2. Guarda, niente di meglio che lavorare sulle voci dei parenti e vedere l'effetto, quindi facci scoprire le parentele che conosci e vediamo che percorsi nascono.
  3. Il lavoro è molto meno di quello che credi. Definiamo insieme se, ad esempio, va bene una variabile del tipo | Sesso = u/d. Una volta trovata la forma migliore usiamo un bot e in pochi secondi abbiamo finito il grosso del lavoro. Il portale è una possibilità futura, già creare la categorizzazione automatica e presentare correttamente gli autori è una cosa utile. -- iPorkscrivimi 18:43, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Una piccola perplessità sulla forma "Sesso = u/d". Per quanto il binomio "uomo/donna" mi piaccia molto di più di quello "maschio/femmina", ho paura che un niubbo, vedendo la variabile "Sesso", la completi quasi sicuramente con la dicitura "m" o "f" (ah, brutta cosa le abitudini!). Snark (disc.)

Qui le novità in pratica. -- iPorkscrivimi 17:33, 30 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ho aggiunto una sezione per la transclusione specifica di testi da pagine del namespace Pagina: in Aiuto:transclusione. Pregherei qualche volenteroso di dare un'occhiata e di correggere il correggibile. Grazie! --Alex brollo (disc.) 14:36, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Scritto nella pagina di discussione. -- iPorkscrivimi 18:37, 23 giu 2008 (CEST)[rispondi]


OCR robot[modifica]

An OCR robot using Tesseract is running on the toolserver, and can be called by pressing a button on any empty page on en.ws and fr.ws. Example: from this index, follow any red link.

It is possible to have this same button on it.ws too. All you need to do is copy the section called 'ocr button' from fr:Mediawiki:Monobook.js, and adapt the messages.

The robot listens to the RC channel, and usually answers within a minute. Sometimes it gets deconnected from the channel; then it takes 20 minutes.

ThomasV (disc.) 11:06, 24 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Thanks you, I tested it as you suggested with your example, it runs (obviuosly). IN your opinion can an Italian dictionary be loaded/used by the tool? --Alex brollo (disc.) 14:45, 26 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Un template per maneggiare immagini da file djvu[modifica]

Messaggio spostato sul bar del progetto template. PS: abbiamo i progetti e i relativi bar, usiamoli ^__^ -- iPorkscrivimi 11:34, 25 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Ma con tanti bar non si rischierà l'alcoolismo qui? I colleghi inglesi si riuniscono alla fontanella del villaggio... the Village Pump.. Grazie IPork! ;-) --Alex brollo (disc.) 12:11, 25 giu 2008 (CEST)[rispondi]

Decreto legge sui libri di testo[modifica]

E' uscito il decreto legge sui libri di testo.

Ovviamente chi ha scritto il decreto pensava ai veri e propri libri di testo, fatti dagli autori e dagli editori tradizionali, ma il tema dei libri on-line comunque è diventato di moda, come si è visto al convegno di Milano di ieri 27 giugno, organizzato dalla AIE.

Nel dibattito, magari un piccolissimo angolino riusciamo a ritagliarcelo anche noi. Source potrebbe essere usato per i testi degli autori, contribuendo ad abbassare l'esborso totale.--Mizar (ζ Ursae Maioris) (msg) 12:10, 28 giu 2008 (CEST)[rispondi]