Adiecta (1905)/III/III
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ALLA BANDIERA
I.
Bandiera, nostra forza e nostro orgoglio,
che ci guidasti per la sacra via
e da Castelfidardo a Porta Pia
4trionfante salisti al Campidoglio;
Bandiera tricolor, che sullo scoglio
di Quarto fosti fiamma e poesia,
non abbassata mai per codardia,
8non abbrunata mai che per cordoglio;
bandiera santa, i lembi tuoi ripiega
ormai sull’asta, contrattata e resa
11come cencio impegnato alla bottega,
poichè sul capo al traditor non pesa
nemmen più la vergogna e ti rinnega
14pel bianco e giallo della Santa Chiesa!
II.
Non da tutti però dimenticata,
nè tradita sarai, vecchia bandiera,
che salisti a Mentana insanguinata
quando speranza d’acquistar non c’era.
Pochi vivono ancor che incatenata
ebber per te la mano alla galera;
troppi son morti, ma dai morti è nata
nuova una gioventù che attende e spera.
E questa gioventù, sovra la traccia
che il tuo cammin segnò, fedele avrai
nella mente, nel core e nelle braccia.
O sacro tricolor, levati ormai,
libero segno, al Vaticano in faccia!
Non mentirono tutti e lo vedrai.