Al cor mi diedi l'altrier grande impiglio

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Niccolò de' Rossi

Aldo Francesco Massera XIV secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Al cor mi diedi l'altrier grande impiglio Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Oh fuss'él vero, cum'igli è busia Quando i fiorette fra le foglie tènere
Questo testo fa parte della raccolta XX. Messer Niccolò Rosso
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LXXV

Ricevendo notizie contraddittorie dei fatti gí Toscana.

Al cor mi diedi l’altrier grande impiglio,
quando sonò di Toscana il falso eco:
se non che, contemplando il claro spleco,
4parvenT inmaculato el zentil ziglio.
Allor, posato, dissi: — Eo meraviglio
come l’aquila, sol battendo il beco,
tra’ soi subditi induga tanto greco,
8che fuor del buio parano a consiglio. —
Poi, lo secondo die o ver lo terzo,
si scoperse la lucana epidimia
11dii molto sangue, ch’el suolo fee lerzo.
Unde a’ fedeli fu leticia minia,
da che P insegne reali propinque
14metteno a morte chi ver’lor delinque.