Rime (Guittone d'Arezzo)/Alquanto scusa l'omo dicer fermo
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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Alquanto scusa l'omo dicer fermo
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Di ignoto a fra Guittone.
Alquanto scusa l’omo dicer fermo
di cosa, ch’ello palpi o veggia ad occhi:
tal e’ languisce crudelment’enfermo
4in altrui forza ligato con sprocchi.
En breve pensi d’imbracciar lo schermo,
lo qual non falsa per ferir di stocchi,
ché tant’è sodo, che no teme guer mo.
8Ben doverea pensare a cui che tocchi,
ch’è qual è quello, che spart’ha somenza,
che se raddoppierá di simil seme,
11e tal fo desiato ante comenza,
che per soperchio giustizia lo teme;
unde giustizia convien chi’l semenza,
14poi contra il giusto scudo seco inseme.