Aldo Francesco Massera
1916
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sonetti
Amor è giovenetto, e figurato
Intestazione
23 luglio 2020
25%
Da definire
<dc:title> Amor è giovenetto, e figurato </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Pieraccio Tedaldi</dc:creator><dc:date>XIII secolo</dc:date><dc:subject>sonetti</dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Amor_%C3%A8_giovenetto,_e_figurato&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20200802161008</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Amor_%C3%A8_giovenetto,_e_figurato&oldid=-20200802161008
Amor è giovenetto, e figurato Pieraccio TedaldiAA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu
Amor è giovenetto, e figurato
ignudo ed orbo, co’ feroci artegli,
con volante ali e con corti capegli 4e con turcasso pien di dardi allato. E sède in equo bianco disfrenato,
c’ha pettoral di cuori uman vermegli;
da’ mezzani e da’ giovani e da’ vegli 8questo signor sempr’è magnificato. Or vo’contar de la sua propri’essenza:
Amor si non è altro, ch’un desio 11criato sol ne la concupiscenza, e con volere e con un piacer rio
chiamato Amor, non visto in apparenza, 14del qual ne nasce uno mondano iddio.
Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi