Amor non lesse mai l'avemaria

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Immanuel Romano

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. I, 1920 – BEIC 1928288.djvu sonetti Amor non lesse mai l'avemaria Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Morte dogliosa, ché non vien' di botto In steso non mi conosco, ogn'om oda
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I

Nulla può frenare la prepotenza d’Amore.

Amor non lesse mai l’avemaria;
Amor non tenne mai legge né fede;
Amor è un eor, che non ode né vede,
4e non sa mai che misura si sia.
Amor è una pura signoria,
die sol si ferma in voler ciò, che chiede;
Amor fa com’ pianeto, che provvede,
8e sempre retra se per ogni via.
Amor non lassò mai. per paternostri
né per incanti, suo gentil orgoglio;
11né per téma digiunt’è, per ell’i’giostri.
Amor fa quello, di che piú mi doglio:
ché non s’attène a cosa, ch’io li mostri,
14ma sempre mi sa dir: — Pur cosí voglio. —