Bibliografia ladina/1.3

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1.3

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1.2 1.4

1.3 Disposizione del materiale bibliografico

La Bibliografia ladina è strutturata in ordine alfabetico a partire dal nome dell’autore di un testo. Per gli autori che hanno firmato le loro pubblicazioni con dei nomi (anche linguisticamente) diversi, viene utilizzato un „nome unitario“. Questo „nome unitario“ corrisponde a quella forma del nome già adottata nella Geschichte der ladinischen Literatur come titolo e forma di rimando, si tratta del nome con il quale la persona è nota nella Ladinia. Anche i pseudonimi sono stati attribuiti a tali „nomi unitari“ dove è stato possibile, ma compaiono anche nell’ordine alfabetico per agevolarne la reperibilità. Abbiamo definito „autore“ quella persona, che può essere ritenuta responsabile della forma concreta di un testimone testuale preciso. I numerosi canti popolari e ritornelli presenti nella raccolta di Theodor Gartner Das Volkslied in Österreich sono per esempio stati attribuiti alla persona che li ha materialmente inoltrati. Viceversa, tutti i testimoni testuali per i quali non è stato possibile individuare un „responsabile“ sono stato classificati come „anonimi“.

I testi dei singoli autori seguono un indice cronologico crescente. Per ogni titolo vengono forniti nel modo più preciso possibile l’anno esatto di stesura (il cosiddetto „anno di redazione“), l’idioma nel quale il testo è scritto, il titolo nell’ortografia originale, come pure il genere letterario (cf. l’elenco delle abbreviazioni infra 1.5). Seguono poi i dati riguardanti il luogo di conservazione (per i manoscritti) e quello della prima pubblicazione. Nel caso il testo ladino sia una traduzione, ciò viene segnalato, indicando ove possibile anche l’autore del testo di partenza. Testi adattati da un idioma ladino ad un altro si trovano immediatamente dopo il testo di partenza, anche se ciò comporta il non-rispetto dell’ordine cronologico che è stato applicato alla disposizione di tutto il restante materiale bibliografico.

Infine viene delineata la storia di pubblicazione dei singoli testi. Eventuali cenni a ulteriore letteratura e altre osservazioni concludono la scheda bibliografica.

Gli indici nell’appendice, e specialmente la lista degli incipit, dovrebbe agevolare la reperibilità dei singoli testi anche in base a criteri supplementari, oltre al nome dell’autore. Detta lista di incipit è utile anche per reperire i testi citati nel primo volume della Geschichte der ladinischen Literatur, dedicato alla letteratura di tutte le vallate ladine anteriore al 1945. Seguono ulteriori indici, che rimandano all’elenco principale a partire dalla data di redazione oppure dall’idioma di un testo.

Come già menzionato, soprattutto per il periodo delle origini della scritturalità ladina abbiamo aspirato alla completezza più grande possibile. Perciò abbiamo incluso singolarmente anche testimoni testuali minimi, quali barzellette o aforismi, qualora fossero firmati, ad eccezione però di quelli inclusi in pubblicazioni interamente ladine, come i primi giornali ladini oppure gli almanacchi degli anni 1911 – 1915. Finalmente abbiamo nominato, per fornire un quadro possibilmente completo degli usi scritti del ladino, anche testi a noi non noti direttamente oppure attualmente introvabili, essendo però consci che in questo caso le informazioni fornite dovranno eventualmente essere rettificate.