Breve trattato delle citta nobili del mondo, et di tutta Italia - Versione diplomatica/L'origine, e dichiaratione di molte Città Famose del Mondo

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L'origine, e dichiaratione di molte Città Famose nel Mondo

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Il computo degli anni La eletione degli imperadori


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L'O R I G I N E,  E  D I C H I A R A T I O N E

di molte Città Famoſe del Mondo.


EE
S S E N D O coſa nō manco vtile, che diletteuole à tutti gli Spiriti gentili il ſapere coſe diuerſe, e maſsime da fedeliſsimi Hiſtorici ſcritte, io à buō zelo mi ſon moſſo à raccoglier il fioretto di tutte le più Notabili Città del Mondo. Et prima parleremo della grā Città del Cairo, ò vero Babillonia, fondata da Nembroth l'Anno del Mondo 1179. & fu circondata di mura da Semiramis moglie di Nino di circuito 380. ſtadii, che è miglia 64. ſecondo Plinio, la groſſezza delle mura fu 50. cubiti, & fu disfatta da Ciro Re di Perſia. Dopo gran tempo Semiramis acquiſtò l'Ethiopia, & fece guerra à gl'Indiani: Il qual paeſe non fu niuno ſe non lei, & Aleſſandro Magno, che lo paſſaſſe con eſſercito, & che ne otteneſſe vittoria, fu luſſurioſa tanto, che vsò col proprio figliuolo, il qual dopo, eſſo la vcciſe per diſpetto, & lei faceua vccidere tutti quelli, che vſauano con lei per lauarſi del ſuo sangue, & fu la prima, che trouò l'vſo delle mutande facendole portare à tutte le donne del ſuo regno, & coſi ancora le le more in Egitto le vſano, & fecero vna legge, che il padre, & la madre con li figliuoli poteſsino vſar

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carnalmente, e queſta Città di Babilionia fu chiamata prima Memphi. Conſtantinopoli fu edificata l'anno 663. & innāzi l'auuenimento di Chriſto 436. da Pauſania Re delli Sparti, cōtro alla Città di Calcidonia, & fu chiamato Bizantio, fu ſedia di Conſtantino Imperadore, & di molti altri Imperadori, il quale Cōſtantino gli portò di molte coſe delle più Notabili di Roma, la quale aſſai creſcette, & ampliò, & fu chiamata nuoua Roma, fu dopo preſa da' Turchi, & ripreſa da' Venetiani, & Franceſi poſſedendola 55. anni, & di nuouo la famiglia de Peleologi la ripreſono, allhora che li Signori Venetiani li leuorno molte coſe notabile della Città, portandole à Venetia, & ne fu vna di queſte li quattro Caualli, che ſono ſopra la porta della Chieſa di S. Marco, nel principio furno à Roma ſopra l'Arco di Tito, & Veſpaſiano da Conſtātino per coſa ſingulare portati à Conſtātinopoli, & da quel luogo à Venetia per li Signori Venetiani, & dipoi quella Città fu preſa da Macometto Ottauo Prencipe della caſa Ottomanna, nell'Anno 1453.

R O M A fu edificata da Romulo, e Remulo fratelli à gli anni del mondo 4448. Et innāzi l'auuenimento di Chriſto 715. anni dipoi morto Remulo per la miſsione del fratello Romulo deſiderando empiere la ſua Città fece domandare parētado di [p. 3v modifica]

di donne alli vicini, ma niuno non glie ne volſe da re, dicendo che erano ladroni, & huomini di mala ſorte, perilche Romulo ordinò fuori di Roma vna feſta à modo d'vna perdonanza, doue concorſe molti popoli foreſtieri, & maſsime di quelli di Sabina; onde Romulo eſſendo aſcoſamente armato, quando tempo li parue aſſaltò le donne Sabineſe, & ne preſe aſſai ritenendo tutte le vergini, e vedoue da far figliuoli, le altre laſciarono, la qual coſa eſſendo molto moleſta a' Sabineſi, ſi mandarono à dolere, & domandare le donne loro, le quali eſſendogli negate ordinorno con l'aiuto d'altri vicini vn'eſercito, & l'anno ſeguente con grand'impeto vennero verſo Roma, onde li Romani vſcendo fuora attaccorno inſieme con loro vna crudel battaglia, ma mentre, che fu piu ſanguinoſa le donne Sabineſe di Roma ſaltorno fuori, & entrando con li figliuoli in braccio nel mezzo della battaglia ſcapigliate, & piangendo correuano qual dauanti al padre, & qual dauanti al fratello, & cugino, preſentandogli li piccioli figliuoli, & nepoti piangendo gridauano ferite à noi, e non ad altri, perche nō hauete ragione di battaglia con loro, percioche ci hanno preſe per moglie, & honorate ſi come moglie, tal che queſte parole, fatti pietoſi intenerirno coſi gli animi de Sabineſi, che in quell'hora medeſima fecero la pace con i Romani, & accordati con eſsi vennero ad habitare in Roma facendo di [p. 4r modifica]

due Città vn'ampla, bella, & popolata, coſi pacifcate le coſe, Romulo ordinò cento huomini vecchi per gouerno della Città, e perche furno cento fu detto Senato, dipoi ordinò mille huomini armati per cuſtodia della ſua perſona, e della Città, & perche furno mille di lì deriuò il vocabolo dell'Arte Militare, che chiaman li soldati milites. Ancora volſe ordinare l'anno partendolo in dieci meſi, cominciò à Marzo, i quali chiamò Martio in nome di Marte ſuo Padre, dicendo eſſo eſſere figlio di Marte, dopo fece Aprile quaſi aprì il tēpo di honore di Venere Dea dell'Amore, e chiamādo i più nobili della ſua Città li diſſe io ho fatto due meſi, e il nome à mio modo il terzo tocca à voi, & a honore voſtro, e ſi come maggiori della Città lo chiamaron Maggio, il quarto in honora della plebe, & della gente iuniore, & però lo chiamò Giugno, il quinto fu chiamato Quintile, il ſeſto Seſtile, il ſettimo Settembre, l'ottauo Ottobre, il nono Nouembre, il decimo Dicembre, & poi ſuccedendo Numa Pompilio dopo la morte di Romulo per Re, aggiunſe all'Anno Gennaio, & Febraio, volendo ſi come Iano era Dio loro de i Principi, coſi il primo fuſſe chiamato Ianuario, a honore di Iano, & Februario parendo in quel tēpo vna certa peſtilēza di febbre, gli poſono nome Febbraio, & perche finiſsi preſto, lo feciono di vētotto giorni, ſtette coſi inſino al tempo di [p. 4v modifica]

Giulio Ceſare, il quale eſſendo fatto Dittatore perpetuo nel meſe di Quintile mutandolo dal ſuo nome lo fece chiamare Giulio, & Ottauio prendendo la Corona dell'Imperio nel meſe di Seſtile, & mutandolo dal ſuo nome honore della Corona, chiamò Auguſto, & coſi ancora ſi chiama, gli Cittadini di queſta Città furno Conſoli, Dittatori, & Imperatori, ne poteua eſſer chiamato vn Cittadino ricco, ſe nō hauea il modo di poter mātenere vno eſercito alle ſue speſe vn'anno di ſei legioni, à ſei milia per legione cō gli caualli, & altre machine neceſſarie à li pedoni, e di queſti Cittadini ſe ne trouaua ventimila, che'l poteua fare, queſti Romani ſegnalati da i Cieli furno come Semidei, e di nomi immortali, & ferno coſe quaſi impoſsibile. Il Cāpidoglio fu coperto tutto di tegoli d'argento, e dētro erano attaccate infinite ſtatue d'oro di huomini preſtantiſs. Romani, & ſotto il nome Palatino gli fu vno luogo chiamato cerchio maſsimo tutto murato intorno, & coperto di Criſicola, che è vn Metallo, che ſi fonde dopo l'oro, il quale tiene il color d'oro, & li ſedea intorno comodamente dugento mila perſone. Et li faceuano piouer grandine, & Troni, & lì faceuano le battaglie nauali per eſercitare la Giouentù Romana, la quale battaglia finita, & per via di chiaue aſcoſe ſeccate l'acque reſtaua il bel luogo aſciutto alli giuochi delle quadrigie, & altri ſuperbi [p. 5r modifica]

spettacoli, fu la caſa di Pompeo di Lucullo, el Tempio di Antonio Pio, & Fauſtino, hoggi detto San Coſimo, & Damiano. Lo errario di Saturno, hoggi Santo Adriano in tribus foris, il palazzo di Ceſare, che fu poi Portico di Liuia, hoggi dì il tempio della Pace, che rouinò alla Natiuità di C H R I S T O, il Tempio di Diana ſopra lo Auentino, hoggi Santa Sabina, doue il primo dì di Quareſima è la Statione, il Tempio di Ceſare, hoggi Santa Naſtaſia. il Tempio di Hercole, hoggi Santo Stefano Rotondo, doue ne cani ne moſche vi poteuano entrare. il Tempio della Pudicitia, hoggi Santa Maria Egiziaca, il Ponte Palatino, hoggi di Santa Maria. il foro Romano, il foro Olitoria, doue ſi vendeuano le coſe odorifere, & Theatro di Marcello, hoggi è il Palazzo de Sauelli. il Tempio di Netunno, & l'Arca di Proſerpina, hoggi Santo Biagio in ſtrada Giulia. il Tempio della Dea Flore, hoggi Santa Orſola dietro à Banchi, & Theatro di Pompeo, hoggi è il Palazzo degli Orſini, in campo di Fiore, & Ponte trionfale, doue niuno Ruſtico poteua paſſare, in honore de' Conſoli Trionfanti, hoggi rotto à S. Spirito. il Sepolcro d'Adriano, hoggi ci è il Caſtello Sant'Agnolo, fortiſsimo di mirabile fortificationi di muro, & Sepolcro d'Auguſto, hoggi dietro à S. Rocco, il Lauacro d'Agrippina madre di Nerone, hoggi Santa Potentiana. la caſa d'oro di Nerone, hoggi S. [p. 5v modifica]

Silueſtro di Monache. E da ſapere, che Enea dopo la deſtrutione di Troia, partendoſi con l'armata di Mare, & accompagnato da gran Principi, & Signori Troiani portò molte ſtatue delli Dei loro, & fra l'altre portò le ſtatue d'oro della Dea Veſte con trenta Vergine Monache al ſeruitio di detta Dea, le quali ſi chiamauano le Vergini Veſtali, ne ſi pigliauano di età di tempo meno, ne di più di dieci anni, & ſeruiuano trenta anni al ſeruitio diuino, li primi dieci anni imparauano à ſeruire, & aiutauano le ſeruitrice, li ſecondi dieci anni ſeruiuano al culto di detta Dea, li terzi dieci anni erano Miniſtre, & ſi chiamauano Abateſſe, & fra eſſe n'era vna ſopra tutte, che ſi chiamaua Abateſſa Maxima, e dopo trenta anni le maritauano di beni di quel Monaſterio, & di quello è deriuato li Monaſterii noſtri delle Monache, & poi delli Monaci, & ſe per ventura alcuna di dette Monache fuſſe ſtata trouata maculata d'adulterio era preſa, & legata con le mani addietro, veſtita tutta di nero, & con vna benda nera à gli occhi era menata per Roma, & poi condotta ad vn certo luogo appreſſo alle mura, che chiamauano Antroſcelerato ſul Monte Exquilino, doue era à veder da vna certa Torricella, che ſe gli ſaliua cō vna scala à piuuoli, & lì facendo entrare la dōna li era poſto dētro a vna fineſtra latte, e mele in due vaſi, e per vn buco poſto di ſopra gli gettauano tanta terra, che [p. 6r modifica]

reſtaua ſotterrata viua, & quel giorno, che accadeua tal caſo in tutta Roma ſtauano ſerrate le mercantie, & ognuno veſtiua di nero, & era chiamato quel giorno publico dolore di Roma, di queſti Monaſterii ce ne ferno due, l'vno à San Silueſtro, & l'altro à Santa Maria di Gratia, & haueua Roma trentadue Porte, & li ſuoi Borghi giugneuano inſino a Vnicoli, chi vuole vedere, & intendere le grandezze di Roma, miri li Tempii, Theatri, & gli Amphiteatri, & gli altri miracoloſi Edificii.

C a r t a g g i n e fu edificata l'Anno del mōdo 4564. innanzi l'Auuenimēto di Chriſto 1043. dalla Regina Didone, la quale eſſendo capitata in quelli luoghi d'Africa, con molti teſori ne comprò gran parte per gran pretio tanto terreno, quāto poteſsino circondare con la pelle d'vn Bue, la qual facendo ſeccare diligentiſsimamente la fece tagliare ſottiliſsima in modo, che con quella circondò gran paeſe, & li fece edificare le mura della Città, la qual di Roma hebbe di potenza ſimigliante imagine, & ſempre fece guerra con i Romani, & eſſendo in quel luogo nato Annibale detto Cartagineſe, & hauendolo Aſdrubale ſuo Padre, eſſendo fanciullo fatto giurare, che ſempre ſaria inimico de' Romani venne in Italia con grandiſsimo eſercito, & fu il primo che paſſaſsi l'Alpe [p. 6v modifica]

d'Apennino con gente Armate, rompendo i ſaſsi col fuoco, & con l'aceto, & per ſedici anni continoui tenne ſempre con grand'afflitione tormentati i Romani talmente, che deliberauono laſciare la Italia, & andare altroue. Allhora che'l grā Scipione qual fu poi chiamato Africano offerſe Conſole, & Capitano contra di Annibale, doue paſſò in Africa con li eſerciti Romani aſſaltando i Cartagineſi li conduſſe a tale, che furno sforzati à reuocare Annibale d'Italia per ſua difenſione, il quale, Annibale ritornādo, alla fine fu cacciato da Scipione, la qual più volte ſi ribellò, & al fine fu deliberato dal Senato Romano di eſtinguerla, & fu abbruciata dandogli il fuoco diciotto anni continoui, doue Aſdrubale fratello di Annibale ſi gittò nei fuoco eſſo con la moglie, & figliuoli, volendo più toſto morire à quel modo, che diuenire prigione de' Romani, molte reliquie di quella Città ancora ſi vede in quel luogo, appreſſo la Goletta di Tuniſi.

M i l a n o Città potentiſsima l'anno del mōdo 4840. innanzi lo Auuenimento di Chriſto, fu ſecondo alcuni non edificata, ma ampliata da Frāzeſi Senonenſi, & nel tempo che il Giudice degli Hebrei era, fu da Huomini eccellentiſsimi edificata, ne è da credere, che ſi potente, & nobile paeſe fuſſe ſtato ſenza Città, che inſino à queſti [p. 7r modifica]

tempi de Senoni maſsime, che li Sicambri popoli in Alemagna coſi chiamati da Sicambia Sorella di Priamo, eſſendo diſtrutta Troia nel tempo di Sāſone Giudice delli Hebrei, hauendo preſa l'Vngheria, Sueuia, & Fauaria, venendo con grandiſſimo eſercito in Italia, & preſono Aquileia, & molte altre Città, & dirizzandoſi verſo Milano s'incontrò con Giulio Re degli Inſubri, con il qual facendo pace li Sicambri, & Milaneſi pareua tutto vn popolo, & vn Regno, queſta degna Città molte volte fu guaſta, & con varii nomi chiamata nel tempo di Tola Giudice Hebreo fu quaſi tutta abbruciata, ſimilmente innāzi la deſtrutione di Troia, quando Laomedonte Re fu morto, da vn certo Palade Troiano fu preſa, e arſa, & ſtette coſi deſolata inſino à Peluneſe Bretone Signor della Francia, il qual venendo in Italia ſi fermò in Milano, & lo redificò, & amplioſsi, e ſtette coſi forſe cento anni inſino à Breno, il quale ſimilmente l'augumētò molto, fu ancora ſuggetta a' Romani, & quiui fu ferito Magone fratello d'Annibale, eſſendo preſo da Claudio Marco, & per 500. anni ſtette in pace, in modo, che crebbe tanto, che era chiamata la ſeconda Roma, dipoi fu preſa da Federigo Barbaroſſa, & spianata tutta, & ſeminatoci dentro il sale, ma con l'aiuto di Aleſſandro Papa fu redificata in modo, che in tre anni fu piu ricca, che mai, & ſignoreggiata dalla famiglia de' [p. 7v modifica]

Viſcōti, & poi da Caſa Sforzeſca, & al preſente è cōdotta in dominio del Re Filippo.

P a v i a fu edificata nel tempo di Aſſuero Re de' Perſi, & detta Thicenia da Teſino fiume, & poi per l'amenità del paeſe fu habitata dalli Signori Oſtrogotti, & da' Re de' Longobardi, fu già preſa da Attila, & guaſta, poi rifatta, e meſſa à ſacco, eſſendo diſcacciati i Longobardi, dopo per Galeazzo Maria primo Duca di Milano fu ampliata aſſai, & poſto il Studio publico.

B e r g a m o fu edificato dalla gente di Breno innanzi l'Auuenimento di Chriſto 350. anni, doue ſi faceua molte carte, che ſi diceuano Bergamine, & vn'altra Città ſi troua in Aſia minore, che ſi dice Bergamo.

B r e s c i a fu edificata da Franceſi Senonenſi inſieme con Milano, & altri dicono da Germani che vennero in Italia, & altri nel tempo di Gedeone Giudice degli Hebrei da vn certo Trace Troiano, dal quale tutta la Prouincia fu detta Tracia & Aurelio Imperadore vi habitò alcun tempo, & da poi eſſa Città fu guaſta da Milaneſi, innanzi la edificatione di Roma, & di nuouo poi rifatta, tal che al fine di ricchezza, & di nobiltà è lodata per vna delle piu Magnifiche città di tutta Lōbardia. [p. 8r modifica] V e r o n a Città bella, ſecondo alcuni fu edificata da Francioſi Senonenſi nelli confini dell'Alpe d'Italia, & ſecondo altri dopo l'edificatione di Troia, & poi accreſciuta da Francioſi, in quella il fiume Adice paſſa per mezzo, il quale paſſa quattro belli Ponti, fu habitata molto da Romani, e fatti Edificii mirabili ſi come quelli de' Romani, dipoi fu ampliata da Gotti, da' Longobardi, & altri Principi Tiranni, & eſſendo molto piena di popoli vi ſono Cittadini precipui, & abbondanti di ricchezze, e'l ſuo paese eſſendo di vino, olio, grano, & biade fertiliſſimo, e pecore assai, questa Magnifica Città ha hauuto varie fortune, Attila Re de' Gotti già la guaſtò, & abbruciò, & dipoi gli fu vcciſo Albonio Re de' Longobardi per tradimento della ſua donna Roſimonda, li fu ucciso Berengario Capitano di Ridolfo, dopo eſſendo tranſlato l'Imperio in Alemagna ſentitte molti danni primieramente ſe ne fece Signore Azzone d'Aſti, il quale ne fu per forza priuato da Eccellino Romano l'Anno 1 2 1 2. dopo vi fu rimesso per aiuto de' Mantouani, & come fu morto il prefato Eccellino, ottenne di nuouo la Città di Verona, il quale fu poi ſi crudele Tiranno, che meſſe in carcere 200. Veroneſi, dipoi arſe le carcere con tutti loro, eſſendo morto in Soncino, & li Conti di S. Bonifatio ritornati in Libertà, i Veroneſi ſtettero gran tempo in pace, poi ſi leuò la famiglia de [p. 8v modifica]

Scaglieri, & furno Signori per 170. anni, & dipoi ne furo scacciati da Galeazzo Maria primo Duca di Milano, & eſſendo poi morto, peruenne alle mani della Inclita Signoria di Venetia.

V i c e n z a Città preclara, & di memoria degna fu edificata da Franceſi Senonenſi, la quale al preſente ſi troua piena di belliſsimi Tempii, & Palazzi, & honoratiſsimi, e notabiliſsimi Gentilhuomini la virtù de' quali hoggidì con grā nome per tutta l'Europa riſplende.

C r e m o n a Città egregia fu edificata ſecondo alcuni da Agrimonio Troiano compagno di di Palade nel tempo di Delbora Giudice d'Iſrael, & dal ſuo nome chiamata Grimonia, di poi mutando fu detta Cremona, appreſſo di quella erano certe ſpelonche, nelle quali habitauano ladroni, che molto li fecero di gran danni, poi fu liberata da Hercole, & quel Iuogo hebbe molti affanni ancora da Ottauiano Auguſto, perche li Cittadini d quella riceuerno lo eſercito di M. Antonio contro di lui, & eſſendo poi rifatta fu di nuouo guaſta da Agilulpho Re de' Longobardi, dopo da Federigo Barbaroſſa pigliata, allhora totalmente abbandonata, & di nuouo eſſendo redificata, & ampliata hebbe cō Milaneſi molte volte diſcordie, & da loro ſuperate, & la feciono ſuggetta. [p. 9r modifica] [p. 9v modifica] [p. 10r modifica] [p. 10v modifica] [p. 11r modifica] [p. 11v modifica] [p. 12r modifica] [p. 12v modifica] [p. 13r modifica] [p. 13v modifica] [p. 14r modifica] [p. 14v modifica] [p. 15r modifica] [p. 15v modifica] [p. 16r modifica] [p. 16v modifica] [p. 17r modifica] [p. 17v modifica] [p. 18r modifica] A n c o n a Città nella Marca, & antica, fu edificata negli anni del mōdo 4230. innāzi l'Auuenimento di Chriſto 176. da certi popoli di Theſaia, la quale chiamarono Ancona dalla curuità del Porto, ma Plinio dice, che fu edificata, ò vero accreſciuta da Siciliani, & hà queſta Città vn Porto famoſiſsimo, che fu edificato da Troiano Imperadore, queſta fu già guaſta da Gotti, & dipoi da Saracini inſieme cō molte altre, inſino alla città di Tronto in Puglia, & al preſente è piena di molti mercanti, & huomini virtuoſi.


L A  E L E T I O N E  D E G L I

I m p e r a d o r i.


L
A Eletione degli Imperadori, s'hà da fare per gli Elettori della Alemagna, quali ſono tre Arciueſcoui, di Magonza, Collonēſe, & Treuerenſe, & quattro Prencipi temporali, cioè il Marcheſe di Brandiburg, il Conte Palatino Duca di Saſſonia, che porta il Brando, & il Re di Boemia, che gli ſia pincerua, ne puoſsi chiamare Auguſto, ſe non è coronato dal Papa d'accordo con lui, & queſto fu ordinato da li Anni di Chriſto 694. per Gregorio Quinto Pontefice, & ottēne tre Imperadori, con il conſenſo del Conſiglio.