Cinecittà
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cinecittà
Nessuno più e meglio dell’arch. Gino Peressutti — il geniale ideatore e costruttore della Città del Cinema — era qualificato per illustrare ai lettori di "Cinema" l’imponente e complesso organismo che inizia la sua vita feconda oggi 21 aprile, Natale di Roma.
In alto: Panoramica gruppo Stabilimenti lavorazione film
L’IDEA di costruire in Italia una Città Cinematografica sorse dopo che un incendio ebbe a distruggere il più grande Teatro di presa italiano nel settembre 1935.
Si pensò di realizzare una grande industria in Roma e di riprendere un primato che fu italiano. Il Duce tracciò il programma; i Ministri della Stampa e Propaganda, il Governatorato di Roma e la Direzione Generale della Cinematogratia efficacemente lo concretarono; e l’on. ing. Carlo Roncoroni gli diede vita.
Questi, Presidente della Società CINES, grande e coraggioso industriale dalla volontà ferma (che sa trovare nelle stesse difficoltàla maggior forza per raggiungere le più alte ardue mète) e di una larghezza di vedute pari all’alto senso di responsabilità che si assumeva di fronte ad un problema che investe questioni economiche e politiche di vasta portata, diede tutta la sua opera e tutta la sua passione perchè il progetto fosse inspirato a quanto di più moderno la scienza e la tecnica cinematografica potevano suggerire. Infatti l’on. Roncoroni nell’affidarmi l’incarico dello studio del complesso progetto, ha voluto che io visitassi espressamente i maggiori Stabilimenti Cinematografici d’Europa.

Questo mio viaggio, effettuato ai primi di novembre — anno XIV, mi fece vedere tutta l’importanza dell’incarico affidatomi, e la utilità di creare finalmente in Europa un centro consono alle necessità moderne della cinematografia, e degno dei compiti che le sono destinati.
Difatti tutti i maggiori centri di produzione cinematografica, sia a Vienna, che a Berlino e Parigi, o sono riadattamenti di vecchi Stabilimenti, o sono studî che lasciano scorgere evidenti lacune, sia per quanto riguarda la disposizione, spesso non logica o poco razionale, sia per ciò che riguarda il non adeguato sfruttamento dei ritrovati tecnici raramente utilizzati con sagacia.
Solo gli Stabilimenti nuovissimi della London Film, a Londra, sono al momento attuale quanto di meglio vi possa essere nel campo della Cinematografia in Europa, e presentano un complesso organico e una bene studiata disposizione generale, dove si è tenuto evidentemente conto della difficoltà di girare all’aperto, dato il clima locale.
Tali Stabilimenti però, per quanto interessanti, non possono essere presi a modello per il nostro Paese, ove invece bisogna dare valore alla possibilità di girare all’aperto in una gran parte dell’anno.
***
Il problema essenziale e che da tutti mi era stato prospettato come il più difficile, e da nessuno ancora efficacemente risolto, era quello della disposizione degli Studi di presa, nel loro assieme, e rispetto ai fondali, ai camerini degli artisti, agli impianti tecnici, all’edificio delle masse, tenendo nel massimo conto la disciplina e la possibilità di impiegarli simultaneamente senza che abbia ad essere intralciato il ritmo organico di lavoro.
La soluzione di tale problema vuole essere la caratteristica principale del mio progetto, che pur mantenendo raggruppati in un complesso organico e logico i vari Studî, ne permette la massima articolazione e scindibilità, mantenendoli singolarmente in immediato contatto con tutti i servizî necessarî. Tale soluzione planimetrica assolve inoltre tutte le primarie esigenze di sicurezza. Particolare attenzione hanno pure richiesto i varî edifici per l’industria e gl’innumerevoli altri servizî, laboratorî e impianti necessarî alla vita degli Studî ed organi essenziali di essi, per modo che, sia per disposizione, che configurazione e sistemazione, essi abbiano realmente a rispondere allo scopo cui sono destinati.
Alcuni di questi edifici, che potrebbero apparire secondarî, hanno richiesto invece studî e ricerche, per la prima volta eseguite in Italia, ed all’estero molto raramente e sempre incompletamente applicati, riuscendo così ad ottenere, grazie alla larghezza di vedute ed alla volontà del Presidente della Cines, On.le Roncoroni, un certo organismo che, per la perfezione e completezza tecnocinefonica, sarà in grado di dare il massimo impulso all’Industria in Italia, destando senza dubbio l’attenzione e l’interessamento dei produttori stranieri.
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Dopo accurato vaglio della ubicazione e della vastità dell’area, fu prescelta la località cosiddetta di Roma Vecchia per una superficie di 600.000 mq. situata sulla Via Tuscolana a sette km. dalla città, ai piedi dei colli sull’ampia distesa della campagna romana, vicino alle Capannelle, con possibilità quindi di ottime ed agevoli comunicazioni e di facili collegamenti all’Appia Nuova ed alla Stazione Centrale di Termini.
Il progetto venne sottoposto al Duce che lo approvò il giorno 31 dicembre XIV fissando la posa della prima pietra, che volle personalmente murare il 29 gennaio XIV.
Superate le molteplici difficoltà per l’organizzazione degli approvvigionamenti in periodo eroico della Storia Italiana, fu dato inizio ai lavori della Cinecittà, che sorge ai margini del Piano Regolatore di Roma 1931, e fronteggia per 600 metri la Via Tuscolana e per un km. la via di Torre Spaccata.
I soli Teatri di presa che sono 9, e dei quali uno imponente per le dimensioni, coprono complessivamente una superficie di 16.500 metri quadrati.
L’energia elettrica prodotta in centrale è di KVA 4500 con cinque circuiti per la corrente alternata di cui uno ad alta frequenza e cinque per la corrente continua a differenti voltaggi, e due circuiti per luce e forza. Per la rete di energia elettrica si sono impiegati circa 10 km. di sbarre di rame e alluminio, 18 km. di cavi di rame sotto terra, e circa 30 km. di cavi di rame nell’interno degli edifici.

Al circuito luce sono attaccate circa 8000 lampade e a quello per forza motrice sono installati 180 motori con una forza totale di HP 2500. Il progetto prevede un impianto telefonico per 250 apparecchi; di essi 175 sono già stati installati. L’acqua è data molto abbondantemente da due pozzi espressamente trivellati alla profondità di circa 120 metri, capaci di fornire 30 litri al secondo, servendo una rete di impianti idrici che misura la lunghezza cospicua di circa km. 28. Tale formidabile rete idrica è alimentata dai due pozzi attraverso una torre serbatoio della capacità di 120 mc. che si erge a un’altezza di 32 metri.
Le strade ed i viali, che sono a servizio degli Stabilimenti, misurano uno sviluppo di oltre 8 km, e sono tutti asfaltati come pure i piazzali di smistamento e di sosta. I viali principali sono affiancati da pini romani intervallati da cespugli di lauro e di oleandri, le zone a parco da numerosi cipressi, ligustri, lecci, palme, ecc., che assieme alle ampie zone di giardinaggio dànno al complesso una gioconda cornice di freschezza.
1-2. Produttori - 3-4. Autorimesse - 5. Poste, telegr. monopoli, buvette, parrucchiere, ecc. 6. Assicuraz. servizio bancario, informazioni, stampa - 7. Soggettisti - 8. Musicisti - 9-10 Produttori autonomi - 11. Direzione generale - 12. Tecnofonico - 13. Edifici sonori - 14. Spettacolo - 16. Fotografo - 16-18-26-33. Studi di presa da 30 - 15 - 10.50 - 18-20-28-30-32. Studi di presa da 40.\ 20 - 13 - 24. Studio di presa da 80: 36 16-17-22-27-32. Centrali condizionamento studi 19-21-29-3. Fondali ed artisti - 34. Truccatore masse - 36. Guardaroba masse - 36. Centro masse - 37. Parco lamperie e Centrale termica - 38. Proiezioni - 9. Edizioni e montaggio - 40. Sviluppo, stampa, copie - 41. Dease film - 42. Centrale termica - 43. Ristorante-Bar - 44. Sincronizzazione e mixage - 45. Auditorio - 46. Magazzini generali 47. Falegnameria - 48. Scenografia - 49. Studio miniature - 50. Piscina - 51. Terre serbatoio 52. Serra - 63. Dopolav. artisti - 54. Reclutamento masse 56. Rimesse autocarri - 56. Guardia medica, vigili fuoco - 57. Guardaroba maestranze - 58. Officina fabbro ferr. - 59. Mensa maestranze - 60. Dopolav. maestranze - 61. Deposito opere standard - 62. Deposito materiali edili - 63. Formatori - 64. Pozzi
DISPOSIZIONE DEL COMPLESSO DEGLI EDIFICI
Il criterio seguito nella predisposizione della planimetria generale della Cinecittà si basa principalmente sulla disposizione logica della parte più importante costituita dagli Studî di presa, cui sono asserviti tutti i servizî raccolti e raggruppati nei diversi edifici, che sono disposti in funzione della loro immediata attinenza con gli studî stessi.
Ne risulta pertanto una classificazione generale che servirà a più facilmente seguire l’esposizione presente. Tale classifica comprende i 6 gruppi seguenti:
- Gruppi di edifici destinati ai servizi generali, attorno al piazzale d’entrata.
- Gruppo Studî di presa.
- Gruppo centrale di edifici destinati agli Studî di presa lungo l’asse generale di simmetria.
- Gruppo di edifici adibiti a funzioni tecnologiche speciali, parallelamente all’asse generale ed a sinistra di esso.
- Gruppi di edifici destinati a servizî fonocinetici, industriali ed accessorî, disposti parallelamente all’asse generale e a destra di esso.
- Gruppi di edifici di ingresso, controllo, di laboratorî, ed officine e di carattere generale, disposti lungo la via di Torre Spaccata.
L’ingresso principale, con servizio di controllo diretto e generale su Via Tuscolana, è ottenuto dal congiungimento dei due edifici frontali riservati ai Produttori, a coloro cioè che hanno il compito di preparare ed organizzare i film e che devono quindi per la loro qualità trovarsi a contatto col pubblico e con fornitori.
In tali edifici sono ricavati sedici gruppi di uffici per i produttori con tutti gli annessi necessarî, sale d’attesa, guardarobe, ecc., inoltre l’Ufficio legale e di locazione, cabine telefoniche ed ambienti per i custodi, le cui abitazioni si trovano al piano superiore, nel quale sono pure ricavati quattro appartamenti con bagno e servizî, a disposizione della direzione. A destra e sinistra dell’asse generale di simmetria, sul prolungamento dei due corpi dell’Edificio Produttori, sono creati due parchi per Autorimesse e servizio distribuzione benzina e lubrificanti.
Sorpassato l’ingresso, e soffermandosi sull’asse di simmetria generale, appare davanti alla sua completezza, la visione dell’ampio piazzale d’accesso. Esso è stato oggetto da parte mia di cura particolare affinchè il visitatore abbia subito a ricevere, oltre ad un immediato senso di freschezza e di ampio respiro, la netta percezione dell’organicità di tutto il complesso industriale.
Ai due lati di tale piazzale sono previsti, simmetrici e circondati da un tappeto di verde, i seguenti edifici semicircolari ove saranno allogati i servizî generali; a sinistra: Postelegrafonici, Monopolî, Buvette, Parrucchiere, Costumi, Mercerie; a destra: Assicurazioni, Agenzia Banca e Cambio, Informazioni, Pubblicità, Stampa, e dietro tali edifici, separati da una zona di verde, sorgeranno rispettivamente il padiglione per i Soggettisti e quello per i Musicisti. Anteriormente a questi, sono riservate altre due zone simmetriche in previsione di un ulteriore sviluppo edifici per Produttori Autonomi.
Di fronte all’ingresso, sullo sfondo del grande Piazzale, si eleva su due piani, l’edificio della
Ingresso al gruppo edifici dei teatri di posadirezione generale, che raccoglie a piano terra i servizi seguenti: Provveditorato, Costruzioni, Personale; a primo piano: la Presidenza, la Direzione Generale ed il servizio Amministrazione e Contabilità.
Lateralmente a destra rispetto all’asse di simmetria generale l’Edificio fonotecnico. Codesto edificio possiede particolari caratteristiche nel complesso generale, poiché esso è destinato a raccogliere tutti gli organi ed apparecchi più delicati e preziosi che devono misurare e registrare tutte le sensazioni sonore. Nell’edificio sono ricavati gli uffici del Capo Sezione, il laboratorio, un gabinetto completo sperimentale, l’archivio, una sala per rimessa dei carri sonori, un’officina elettrica di precisione, una sala per la manutenzione elettrica e reparto riparazioni amplificatori, locali per carica accumulatori e manutenzione batterie, un magazzino, due camere oscure, guardarobe, ecc.
Retrostante e separata dal viale trasversale, è riservata una zona per l’Edificio Trucchi sonori con sala munita di attrezzatura speciale per la ripresa degli artifizî, e quindi a schermo spostabile e con fondo di protezione di impasto duro di gomma, per la ripresa senza scenografia. Cabina mobile ed accessorî vari.
Simmetricamente a sinistra l’Edificio Spettacolo consistente: di un cinematografo modello per la visione ed audizione definitiva e censura dei film, della capacità limitata a 100 poltrone, rispondente a tutte le caratteristiche acustiche e disposto secondo un diagramma dato dalla posizione degli altoparlanti dello schermo, affinché l’uditorio percepisca ugualmente e perfettamente i suoni più lievi e delicati; di una sala d’entrata con guardaroba, toelette e servizî; di cinque sale di prova e revisione, tecnicamente ed acusticamente rispondenti allo scopo; di una vasta cabina con impianti fissi di proiezione, locale batterie e servizî operatori; di una sala d’ingresso e smistamento registi e direttori artistici con relative guardarobe, e di impianto meccanico di aereazione. Separata dal viale trasversale e simmetricamente all’asse generale di simmetria è riservata una zona per l’Edificio Fotografo, con laboratorio completo comprendente una sala di posa, camere oscure, revisione, ritocco, ingrandimenti, anticamera, ufficio, deposito chimico, ufficio titoli e guardaroba.
Gruppo II. Edifici studî di posa
Gli studî di presa per la produzione cinematografica sono la parte essenziale di tutto il complesso industriale e quindi richiedono, come qualche altro edificio di carattere speciale, lo studio più attento e la cura più delicata per le particolari esigenze di perfezione della ripresa. Sono costruiti Nove Studî (di cui uno dotato di una vasca per le eventuali riprese sottomarine), con antistanti edifici di due piani per Fondali ed Artisti, separati dagli studî stessi da ampie gallerie. Gli Edifici Fondali hanno uno sviluppo lineare di m. 324.
Gli Studî, disposti su due allineamenti e simmetrici rispettivamente all’asse generale, costituiscono nel peculiare tipo di aggruppamento adottato, otto sezioni di produzione cinematografica. Quattro di codeste sezioni sono costituite da Studî rispettivamente delle dimensioni di m. 20 × 40 × 12 e quattro di m. 15 × 30 × 10,5, di un deposito lamperie e cavi mobili, di una centrale di condizionamento interposta e contigua fra due Studî, ed inoltre (disposto parallelamente all’asse generale e separato dai precedenti da gallerie) un edificio a due piani destinati a: Reparto fondali e servizî diversi, a terreno e Reparto artisti a primo piano.
Il Reparto fondali comprende: grandi magazzini di deposito del materiale standardizzato Camerino tipico del «divo» e camerino tipico dei ruoli principalie per l’allestimento di scene, un locale di sicurezza per custodia di mobili ed arredi di valore, un magazzino per un corredo di speciali carrelli di trasporto e scale mobili, una centrale termica per il riscaldamento della
Sezione, due camere oscure e locali da toelette. Il Reparto artisti di ciascuna sezione comprende: dieci camerini per artisti, con servizî di parrucchiere, bagni, guardarobe, telefono e servizî generali, il tutto diviso per sesso; due appartamentini per divi e dive completi di ogni conforto.
L’artista troverà nel suo camerino tutte le condizioni richieste di tranquillità e di benessere in una cornice di gaia semplicità.
Il camerino delle dimensioni di m. 4 × 4 × 4 consiste di una parete nella quale sono ricavati in spessore di muro tutti i servizî idraulico-sanitari e le guardarobe per costumi e vestiarî; nella parete opposta il divano da riposo; nella parete di testa controluce il mobile truccatura con installazioni elettriche per tutti i servizî inerenti; a lato della parete d’ingresso un tavolo scrivania. Completano l’arredamento, un tavolino di servizio, una poltroncina e due sedie.
L’accennata costituzione delle ‘Sezioni’ di presa cinematografica (originale caratteristica dei nuovi Stabilimenti) consentirà a ciascun produttore di film la possibilità di poter avere a disposizione una coppia di studi di presa, di diverse dimensioni, con tutto il corredo di servizî per l’organico sviluppo della produzione, in modo da procedure incessantemente al lavoro senza disturbo alcuno.
Allineato trasversalmente all’asse generale venne costruito lo Studio maggiore centrale, delle dimensioni di m. 36 × 80 × 16, atto alla ripresa delle scene che richiedono un largo impiego di masse, oppure importanti movimenti da eseguirsi al coperto. Alla testata anteriore, separato dalla galleria, si eleva l’Edificio Fondali ed Artisti a due piani.
L’imponente Studio è dotato di n. 8 grandi porte acustiche, una delle quali più vasta nella testata posteriore, per eventuali riprese a fondo libero e grandi carrellate.
Tutti gli studi di presa sono costruiti su fondazioni isolate ed ossature in cemento armato e strutture in muratura di tufo. I coperti sono costruiti con incavallature ed orditure di ferro. In ogni singolo studio sono stati adottati, in seguito a speciali ricerche sperimentali, protezioni acustiche perfette, tali da soddisfare ogni esigenza cinefonica.
Un ballatoio perimetrale, largo m. 1,60, all’altezza di m. 6, disimpegnerà il servizio delle lamperie ed impianti elettrici; le passerelle di servizio sono fissate ai letti delle incavallature del coperto ed i carrelli mobili ammarrati ai nodi delle incavallature stesse.
Sul terrazzo a copertura delle gallerie, fra gli studî ed i fondali, sono installate le condutture elettriche esterne, allaccianti le cabine e la rete di distribuzione nell’interno degli Studî, corrente a soffitto dei ballatoi.
Gruppo III
Tale gruppo centrale si trova sull'asse di simmetria ed è raccolto nell'ambito delimitato dagli Studi di presa.
Il Guardaroba e truccatura masse è situato in un ampio edificio coprente un'area di circa mq. 3000.


Una vasta galleria suddivide l'edificio permettendo un facile e rapido servizio di smistamento per sessi ed una pratica separazione dei Reparti Guardaroba e Saloni di Truccatura. Il Reparto guardaroba, consiste di diversi magazzini, vestiari ed armerie, divisi per produzione, in modo da poter avere immediatamente sottomano tutto quanto possa esserc richiesto dalla svariatissima congerie di elementi necessari alla produzione di qualsiasi film.
È provvisto di ampio bancone di distribuzione controllata e di reparto speciale ove viene riconsegnato il vestiario per passare poi alla sezione asettica e a quella di ratioppatura per essere riportato nelle guardarobe di deposito. Una sartoria, con sezione maestro e disegnatori di costumi, ne fa parte integrante.
Il Reparto truccatura è suddiviso in quattro saloni, due per uomini e due per donne. In ogni salone sono sistemati i tavoli in serie di truccatura, e gli armadietti guardaroba, ed un congruo numero di camerini spogliatoi individuali.
Sulla testata posteriore, sono ricavati tutti i servizi igienico-sanitari autonomi per sesso, con lavabi, doccie, gabinetti e servizi increnti. In prosecuzione al Guardaroba, e separato da ampia zona di verde, si eleva l'Edificio Cantina, fornito di tutto il conforto necessario al ristoro ed al riposo delle comparse, studiato in modo di rispondere ai criterî essenziali di
disciplina.
Sullo stesso allineamento di simmetria, separato dalla grande strada trasversale, s'innalza l'Edificio della Centrale elettrica e del Parco Lampade. Questo edificio costituisce il ganglio essenziale alla vita degli Stabilimenti. Allo studio di esso è stata posta ogni cura, affinché abbia a soddisfare le esigenze presenti e future che il divenire della tecnica cinematografica ci riserva.
L'edificio è situato in posizione centrale e ad una distanza minima di m. 30 dallo Studio di presa più vicino, distanza sufficiente da sola, a rendere quasi nulle le vibrazioni trasmesse al terreno. Ad ottenere però la neutralizzazione assoluta, i gruppi-trasformatori sono stati isolati dai basamenti di fondazione con cuscinetti perimetrali di fibra di cocco.
Il Parco lamperie è stato studiato al fine di rendere pratica, svelta e sicura la suddivisione, la classificazione e la manutenzione dei molti e costosi apparecchi, che richiedono cura continua ed assidua e che costituiscono il materiale maggiormente e più frequentemente usato.
A metà altezza sono predisposte le ossature di sostegno per l'eventuale costruzione di un solaio a mezz'aria per il deposito delle lamperie di riserva. Il parco lamperie, oltre ad un edificio proprio, è fornito di ampio magazzino, e
di officina clettromeccanica, per montatori, elettricisti e meccanici.
Gruppo IV - Lavorazione del film
Il film quale viene presentato allo spettatore nella sua completezza e nel logico susseguirsi delle scene, è frutto di un lungo e delicato seguito di lavorazioni per la prova, la scelta ed il coordinamento delle riprese singole eseguite dagli operatori e controllate dai registi.
Tali lavorazioni e manipolazioni sono eseguite con il sussidio di macchinari ed impianti speciali, che raccolti in edifici appositamente studiati, costituiscono un complesso particolare a sé stante, che richiede un accurato e rilevante servizio idraulico, data la forte dotazione d'acqua necessaría. Essi poi hanno richiesto una cura speciale per cautelarli e proteggerli dalla polvere, circondandoli di zone protettive asfaltate e facilmente lavabili a mezzo di idranti e provvedendo a pavimentazioni adatte.
Gli edifici sono allineati su due ordini, parallelamente a sinistra dell'asse generale, e di essi alcuni sono progettati per essere costruiti in un secondo tempo.
Primo, verso il fronte principale, su Via Tuscolana, ove è riservata un'arca per la futura costruzione dell'edificio per il doppiaggio (servizio ora funzionante alla Cines-Palatino), si eleva l'Edificio Proiezioni, ove vengono proiettate ed esaminate le singole parti del film. In esso si trovano sei sale, una vasta cabina con impianti fissi di proiezione, locali batterie e servizio operatori, una sala d'ingresso e smistamento con relative guardarobe ed impianto meccanico di aereazione.
In collegamento al precedente è costruito l'Edificio Edizioni e montaggio ove il film viene preparato, completato, montato e rifinito. Tale importante edificio, ove tecnici specializzati assolvono compiti difficilissimi, e di cui il profano raramente sa rendersene conto, è provvisto di una sala sensitometrica con camera oscura, di un salone per il taglio dei negativi e positivi, e sale per il lavaggio, per la misurazione, il peso e lo smistamento; inoltre sedici sale di montaggio, gli uffici per il capo servizio, i locali di ricevimento e spedizioni, guardaroba divisa per sessi e l'impianto meccanico di aereazione.
Più oltre, unito dal precedente da un passaggio aereo, sorgerà su due piani l'Edificio Sviluppo-stampa-copie, con scantinato accessibile agli
automezzi.
L'Edificio è stato studiato in base alle esigenze primarie e particolari per la lavorazione della pellicola, e sarà dotato di impianti tecnici di recente ideazione, per lo sviluppo, la stampa e la copia dei film.
L'Edificio consiste:
a) Piano scantinato, con grande salone di circolazione dei bagni e magazzino per il ricupero dell'argento, una sala per le batterie, un impianto di condizionamento, un'officina con laboratorio utensili, e cabina elettrica di trasformazione.
b) Piano terra, ove si trova: sala di revisione, con trasporto automatico dei rulli. La sala di determinazione della luce. Il salone di preparazione della stampa, il salone sviluppo, e quello di stampa. Una sala 'Trucca', con uffici calligrafi e titoli.
c) Primo piano, ove si trovano l'impianto di filtraggio e quello di produzione di acqua distillata, i serbatoi per gl'impianti idrici ed i servizi idroelettrici.
Parallelamente ed a sinistra degli edifici sopra descritti, si elevano l'Edificio di Deposito pellicole, costruito a prova d'incendio e di effrazione, e l'Edificio per la Centrale termica, in posizione isolata a servizio di tutto il complesso degli Stabilimenti per la lavorazione dei film.
Sull'allineamento ora descritto ed in prosecuzione di esso, una vasta zona è riservata per l'ampliamento degli Studi di presa e servizî.

Gruppo V
Questo gruppo di Edifici è situato a destra dell'asse generale, simmetricamente al precedente, ed è compreso nella zona che dall'angolo formato da Via Tuscolana con Via di Torre Spaccata, si prolunga sino agli edifici ultimi riservati alla Serra.

L'edificio consiste di una vasta Sala bar, di un grande Salone Ristorante Artisti e di una Sala riservata.
Inoltre i servizî generali di cucina, dispensa e frigoriferi, 'office', magazzini e guardaroba con gabinetti da toeletta, ecc.
Più oltre, all'altezza del Tecnofonico, si eleva l'Edificio di Sincronizzazione e mixage, il cui ufficio è chiaramente indicato dalla qualifica che esso porta.
Vengono qui prodotte e provate le singole pellicole impressionate dal suono, per poi eventualmente comporne diverse in un'unica, ove vengono registrati i vari suoni, che devono risultare come prodotti in contemporaneità.
L'Edificio che sorge su due piani è provvisto, a terreno, di una grande sala di m. 14 x 15 per la proiezione, di un locale per teste sonore ed annessi, di una cabina per impianto fisso di proiezione, di due sale per la sincronizzazione di rumori e di dialogo, di un locale per le macchine, per prove e play-back, ecc.
Al piano superiore, di un locale per la preparazione delle colonne sonore, di un archivio delle stesse, e di un guardaroba.
Proseguendo al di là del Piazzale d'ingresso, sulla via di Torre Spaccata, a destra di esso, si eleva su due piani e circondato di verde l'Edificio Studio auditorium, ove vengono eseguite le prove e le riproduzioni dei grandi complessi orchestrali. A tale scopo è stata costruita a terreno, secondo i dettami dell'acustica moderna più perfezionata, una sala di m. 30 x 15 per grande orchestra.
Vi è pure una sala di prova e canto, la cabina di controllo sinfonico, la saletta per l'impianto del sonoro, ed i locali per le batterie e di deposito, nonché guardaroba diviso per sessi. Al piano superiore è collocata la cabina di proiezione assieme ai servizi di deposito e di preparazione dei film.
L'edificio è provvisto anche di ampia terrazza per orchestra all'aperto.
In prossimità e prospiciente il Piazzale d'ingresso per le maestranze, è situato l'edificio, su due piani dei Magazzini Generali ed Attrezzerie, provvisto a terreno di sale di deposito, con relativi servizi ed uffici, e di rampa di accesso per i veicoli al piano superiore adibiti al Reparto Attrezzerie.
Attraversato il Piazzale Maestranze, si erge il vasto Edificio Falegnameria, con impianto speciale di macchine per la lavorazione del legno, laboratori e sala per il montaggio.
In collegamento con la Falegnameria si trova l'edificio Scenografi, pittori e cartonisti.
Più oltre sullo stesso allineamento, è situato l'Edificio Miniature e trucchi d'arte.
E' noto universalmente quale importanza abbia assunto nella preparazione e produzione dei film il "Trucco'.
Le possibilità che la tecnica e la meccanica, aiutate dall'esperienza, permettono in tale campo, sono infinite ed il 'trucco' va assumendo nella moderna cinematografia una importanza eccezionale.
Esso consiste di una sala da m. 55 x 30 con piscina centrale da m. 12 x 24, uffici per il capo sezione e disegnatori, laboratorio per miniaturisti, scultori e modellisti, un museo trucchi miniature, un deposito per il materiale elettrico ed un impianto Dunning.
La sala è pure dotata di guide per lo spostamento degli schermi ed è provvista di installazioni per riprese speciali.
Sullo stesso allineamento è stato costruito il manufatto per una Piscina all'aperto per la ripresa di scene su specchio d'acqua a sfondo libero e delle dimensioni di m. 38 x 60.
A sinistra della Piscina si alza la Torre serbatoio sormontata da piattaforma girevole, per le riprese panoramiche, e provvista di ripiani serviti da comoda scala elicoidale, per la ripresa degli esterni. Più oltre verrà costruita la
Serra consistente in un padiglione a vetri con sottostanti locali di servizio ed anteriormente, a sud, una distesa di letti caldi.
Gruppo VI
Oltre l'ingresso principale su Via Tuscolana, riservato alla Direzione, ai Produttori, agli Artisti ed a tutto il personale d'ordine, è stato provveduto, su Via di Torre Spaccata, a tre ingressi particolari e riservati: il primo alle masse, comparse e generici, il secondo alle maestranze, il terzo al Dopolavoro, deposito dei materiali e servizio costruzioni provvisorie all'aperto.
Prima dell'ingresso riservato alle masse ed a fianco del Ristorante verrà costruito l'Edificio Dopolavoro artisti, provvisto di sale da giuoco, lettura, biblioteca, più oltre l'Edificio Reclutamento e pagamento masse, con apposito controllo, sale di sosta e pagamento. Da tale edificio si diparte un viale che conduce direttamente all'Edificio Centrale di Guardaroba e Truccatura masse.
Proseguendo lungo la Via di Torre Spaccata, si trova la rimessa per Autotrasporti ed adiacente ad essa, l'edificio per la Guardia medica e casermetta per i Vigili del fuoco. Tale edificio è dotato di ambulatorî e di stazione di pronto soccorso. Presso i Vigili del fuoco si sono installati gl'impianti di segnalazioni automatiche. Vi sono inoltre locali di soggiorno per
i vigili e di custodia dei materiali speciali.
Più oltre, sulla destra del secondo ingresso, si eleva l'Edificio Guardaroba maestranze con portineria, grande sala con guardarobe e toeletta, fornite d'impianti igienici in serie, e sala orologi di controllo.
In prosecuzione sono costruiti gli Edifici per le Officine meccaniche, per aggiustatori idraulici, lattonieri e fabbri, con piccola fonderia e per ultimi gli edifici della Mensa e Dopolavoro per le maestranze, attrezzati modernamente per il ristoro e riposo di esse. Nell'edificio Dopolavoro è prevista anche la Sede del Gruppo P. N. F.
Nell'area compresa tra gli edifici su via di Torre Spaccata e l'allineamento del quinto gruppo, sono per ordine disposti gli edifici per Magazzini Infissi ed opere standardizzate, di Deposito legname, del Padiglione formatori e di Deposito materiale edili.
***
Ho esposto nel suo assieme, evitando di troppo addentrarmi nei particolari, il vasto piano della Cinecittà, che riceve oggi, dalla stessa mano del Duce che in un momento difficile indicó la via da seguire, il segnale autorevole che determina l'inizio della sua attività e della nuova era della Cinematografia italiana.
L'esposizione, volutamente piana e spesso schematica, varrà a dare a qualsiasi lettore l'idea della vastità dei problemi risolti e delle mète raggiunte in questo campo specialissimo.
La Cinecittà diventa così un centro di vita che, situato dove s'incontrano le strade che dai Colli conducono a Roma e al mare, istituisce un nucleo, suscettibile di ampliamento non solo, ma di attrazione per la creazione delle industrie sussidiarie.
Con essa è stato dato inizio alla realizzazione di un vasto piano che prevede la formazione di una zona industriale particolare specializzata
e di interesse non solamente nazionale.

Tale zona, posta ai margini del Piano Regolatore Roma 1931, ne sarà l'estensione logica e naturale, la sua messa in valore sarà resa più pronta e spedita dalla creazione di nuovi quartieri economici urbani, dalla sistemazione ed ampliamento delle vie e dall'adeguato miglioramento dei mezzi di comunicazione.
Questi dovranno essere previsti in funzione dell'importanza che la zona andrà rapidamente assumendo, sia per il considerevole afflusso di quanti avranno a svolgervi la loro attività, che per l'interesse turistico che varrà a richiamare visitatori d'ogni Paese, attratti dall'importanza del nuovo centro cinematografico.
Nel clima fascista nostro, una nuova mèta sta ormai per essere raggiunta, un nuovo fattore sta per essere portato a contributo dell'Economia Nazionale, una volta di più è stata posta in atto una precisa volontà del Duce. L'Italia ormai potrà considerarsi emancipata dall'estero anche nel campo della produzione e dell'industria cinematografica.
arch. gino peressutti