Compendio della dottrina cristiana/Catechismo maggiore/Parte quinta/Capo I

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Catechismo maggiore - Parte quinta - Capo I

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Catechismo maggiore - Parte quinta Catechismo maggiore - Capo II
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Capo I.
Delle virtù principali.

§ 1. - Delle virtù teologali.


D. Che cosa è la virtù?

R. La virtù è una qualità dell’anima, per la quale si ha propensione, facilità e prontezza a conoscere ed operare il bene.

D. Quante sono le principali virtù soprannaturali?

R. Le principali virtù soprannaturali sono sette: cioè tre teologali e quattro cardinali.

D. Quali sono le virtù teologali?

R. Le virtù teologali sono: la Fede, la Speranza e la Carità.

D. Perchè la Fede, la Speranza e la Carità si chiamano virtù teologali?

R. La Fede, la Speranza e la Carità si chiamano virtù teologali, perchè hanno Dio per [p. 260 modifica]oggetto immediato e principale, e ci sono infuse da Lui.

D. In qual modo le virtù teologali hanno Dio per oggetto immediato?

R. Le virtù teologali hanno Dio per oggetto immediato, perchè con la Fede noi crediamo in Dio, e crediamo tutto ciò che Egli ha rivelato; con la Speranza speriamo di possedere Dio; con la Carità amiamo Dio e in Lui amiamo noi stessi e il prossimo.

D. Quando è che Dio ci infonde nell’anima le virtù teologali?

R. Iddio per sua bontà ci infonde nell’anima le virtù teologali quando ci adorna della sua grazia santificante, e perciò quando ricevemmo il Battesimo fummo arricchiti di queste virtù, e con esse, dei doni dello Spirito Santo.

D. Basta per salvarsi, aver ricevuto nel Bat tesimo le virtù teologali?

R. Per chi ha l’uso della ragione, non basta aver ricevuto nel Battesimo le virtù teologali; ma è necessario farne spesso gli atti.

D. Quando siamo obbligati di fare gli atti di Fede, di Speranza e di Carità?

R. Siamo obbligati di fare gli atti di Fede, di Speranza e di Carità: 1.º giunti all’uso della ragione: 2.º spesse volte nel decorso della vita; 3.º in pericolo di morte. [p. 261 modifica]

§ 2. - Della Fede.


D. Che cosa è la Fede?

R. La Fede è una virtù soprannaturale, infusa da Dio nell’anima nostra, per la quale noi, appoggiati all’autorità di Dio stesso, crediamo esser vero tutto quello che Egli ha rivelato, e che per mezzo della Chiesa ci propone a credere.

D. In quale maniera sappiamo noi le verità rivelate da Dio?

R. Noi sappiamo le verità rivelate da Dio per mezzo della santa Chiesa che è infallibile; cioè, per mezzo del Papa, successore di san Pietro e per mezzo dei Vescovi successori degli Apostoli, i quali furono ammaestrati da Gesù Cristo medesimo.

D. Siamo noi sicuri di quelle cose che la santa Chiesa c’insegna?

R. Di quelle cose che la santa Chiesa c’insegna, noi siamo sicurissimi, perchè Gesù Cristo ha impegnato la sua parola, che la Chiesa non si sarebbe mai ingannata.

D. Con qual peccato si perde la Fede?

R. La Fede si perde con negare o dubitare volontariamente anche di un solo articolo propostoci a credere.

D. Come si riacquista la Fede perduta?

R. La Fede perduta si riacquista con pentirsi del peccato commesso e con credere di nuovo tutto quello che crede la santa Chiesa. [p. 262 modifica]

§ 3. - Dei misteri.


D. Possiamo noi capire tutte le verità della Fede?

R. No, noi non possiamo capire tutte le verità della Fede, perchè alcune di queste verità sono misteri.

D. Che cosa sono i misteri?

R. I misteri sono verità superiori alla ragione, che noi dobbiamo credere quantunque non le possiamo comprendere.

D. Perchè dobbiamo credere i misteri?

R. Dobbiamo credere i misteri, perchè li ha rivelati Iddio, il quale essendo Verità e Bontà infinita, non può nè ingannarsi nè ingannare.

D. I misteri sono essi contrari alla ragione?

R. I misteri sono superiori, ma non contrari alla ragione; è anzi la stessa ragione che ci persuade ad ammettere i misteri

D. Perchè i misteri non possono essere contrari alla ragione?

R. I misteri non possono essere contrari alla ragione, perchè è lo stesso Dio che ci ha dato il lume della ragione e rivelato i misteri, nè Egli può contraddire a se stesso.

§ 4. - Della Sacra Scrittura.


D. Dove si contengono le verità che Dio ha rivelato?

R. Le verità che Dio ha rivelato si con[p. 263 modifica]tengono nella Sacra Scrittura e nella Tradizione.

D. Che cosa è la Sacra Scrittura?

R. La Sacra Scrittura è la collezione dei libri scritti dai Profeti ed Agiografi, dagli Apostoli, e dagli Evangelisti per ispirazione dello Spirito Santo, e ricevuti dalla Chiesa come ispirati.

D. In quante parti si divide la Sacra Scrittura?

R. La Sacra Scrittura si divide in due parti: nell’antico e nel nuovo Testamento.

D. Che cosa contiene l’antico Testamento?

R. L’antico Testamento contiene i libri ispirati, scritti innanzi alla venuta di Gesù Cristo.

D. Che cosa contiene il nuovo Testamento?

R. Il nuovo Testamento contiene i libri ispirati, scritti dopo la venuta di Gesù Cristo.

D. Con qual nome si chiama comunemente la Sacra Scrittura?

R. La Sacra Scrittura chiamasi comunemente col nome di Sacra Bibbia.

D. Che cosa vuol dire la parola Bibbia?

R. La parola Bibbia vuol dire la collezione dei libri santi, il libro per eccellenza, il libro dei libri, il libro ispirato da Dio.

D. Perchè la Sacra Scrittura dicesi il libro per eccellenza?

R. La Sacra Scrittura dicesi il libro per eccellenza, a motivo dell’eccellenza della materia di cui tratta e dell’Autore della medesima. [p. 264 modifica]

D. Non vi può essere errore nella Sacra Scrittura?

R. Nella Sacra Scrittura non vi può essere errore alcuno, perchè, essendo tutta ispirata, autore di tutte le sue parti è Dio medesimo.

Ciò non toglie che nelle copie e traduzioni della stessa possa essere occorso qualche sbaglio o dei copisti o dei traduttori. Però nelle edizioni rivedute ed approvate dalla Chiesa cattolica non vi può essere errore in ciò che riguarda la fede o la morale.

D. È necessaria a tutti i cristiani la lettura della Bibbia?

R. La lettura della Bibbia non è necessaria a tutti i cristiani, ammaestrati come sono dalla Chiesa, ma però è molto utile e raccomandata a tutti.

D. Si può leggere qualunque traduzione volgare della Bibbia?

R. Si possono leggere quelle traduzioni volgari della Bibbia, che sono riconosciute fedeli dalla Chiesa cattolica, e sono accompagnate da spiegazioni approvate dalla Chiesa medesima.

D. Perchè si possono leggere le sole traduzioni della Bibbia, che sono approvate dalla Chiesa?

R. Si possono leggere le sole traduzioni della Bibbia che sono approvate dalla Chiesa, perchè essa sola è legittima custode della Bibbia.

D. Per mezzo di chi possiamo noi conoscere il vero senso delle Sacre Scritture?

R. Il vero senso delle Sacre Scritture noi [p. 265 modifica]possiamo conoscerlo solo per mezzo della Chiesa, perchè solo la Chiesa non può errare nell’interpretarle.

D. Che dovrebbe fare il cristiano se gli venisse offerta la Bibbia da un protestante o da qualche e nissario dei protestanti?

R. Se ad un cristiano venisse offerta la Bibbia da un protestante, o da qualche emissario dei protestanti, egli dovrebbe rigettarla con orrore, perchè proibita dalla Chiesa; che se l’avesse ricevuta senza badarvi, dovrebbe tosto gettarla alle fiamme, o consegnarla al proprio parroco.

D. Perchè la Chiesa proibisce le Bibbie protestanti?

R. La Chiesa proibisce la Bibbie protestanti perchè o sono alterate e contengono errori, op pure, mancando della sua approvazione e delle note dichiarative dei sensi oscuri, possono nuo cere alla Fede. Per questo, la Chiesa proibisce eziandio le traduzioni della Sacra Scrittura già approvate da essa, ma ristampate senza le spie gazioni dalla medesima approvate.

§ 5. - Della Tradizione.


D. Ditemi: che cosa è la Tradizione?

R. La Tradizione e la parola di Dio non scritta, ma comunicata a viva voce da Gesù Cristo e dagli Apostoli, e giunta inalterata, di secolo in secolo per mezzo della Chiesa fino a noi. [p. 266 modifica]

D. Dove si contengono gl’insegnamenti della Tradizione?

R. Gl’insegnamenti della Tradizione si contengono principalmente nei decreti dei Concilî, negli scritti dei santi Padri, negli atti della Santa Sede, nelle parole e negli usi della sacra Liturgia.

D. In qual conto si deve tenere la Tradizione?

R: La Tradizione si deve tenere in quel medesimo conto in che si tiene la parola di Dio rivelata, contenuta nella Sacra Scrittura.

§ 6. - § 6. - Della Speranza.


D. Che cosa è la Speranza?

R. La Speranza è una virtù soprannaturale, infusa da Dio nell’anima nostra, per la quale desideriamo ed aspettiamo la vita eterna che Dio ha promesso ai suoi servi, e gli aiuti necessari per ottenerla.

D. Per qual motivo dobbiamo noi sperare da Dio il paradiso e gli aiuti necessari per con seguirlo?

R. Noi dobbiamo sperare da Dio il paradiso e gli aiuti necessari per conseguirlo, perchè Dio misericordiosissimo, pei meriti di N. S. Gesù Cristo, lo ha promesso a chi lo serve di cuore; ed essendo fedelissimo ed onnipotente, mantiene sempre la sua promessa.

D. Quali sono le condizioni necessarie per ottenere il paradiso?

R. Le condizioni necessarie per ottenere il [p. 267 modifica]paradiso, sono la grazia di Dio, l’esercizio delle buone opere e la perseveranza nel santo amore di Lui fino alla morte.

D. Come si perde la Speranza?

R. Si perde la Speranza ogni qual volta si perde la Fede: si perde ancora per il peccato di disperazione o di presunzione.

D. Come si riacquista la Speranza perduta?

R. La Speranza perduta si riacquista con pentirsi del peccato commesso, eccitando di nuovo la fiducia nella bontà divina.

§ 7. - Della Carità.


D. Che cosa è la Carità?

R. La Carità è una virtù soprannaturale, in fusa da Dio nell’anima nostra, per la quale amiamo Dio per se stesso sopra ogni cosa, e il prossimo come noi stessi per amor di Dio.

D. Per quali motivi dobbiamo noi amare Dio?

R. Noi dobbiamo amare Iddio perchè Egli è il sommo bene, infinitamente buono e perfetto; e inoltre per il comando che Egli ce ne fa, e per i tanti beneficî che da Lui riceviamo.

D. Come si deve amare Iddio?

R. Dio si deve amare sopra tutte le cose, con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l’anima e con tutte le forze.

D. Che vuol dire amare Iddio sopra tutte le cose?

R. Amare Iddio sopra tutte le cose vuol dire [p. 268 modifica] preferirlo a tutte le creature più care e più perfette, ed essere disposti a perdere tutto piuttosto che offenderlo e cessare di amarlo.

D. Che vuol dire amare Iddio con tutto il cuore?

R. Amare Iddio con tutto il cuore vuol dire consacrare a Lui tutti i nostri affetti.

D. Che vuol dire amare Iddio con tutta la mente?

R. Amare Iddio con tutta la mente vuol dire indirizzare a Lui tutti i nostri pensieri.

D. Che vuol dire amare Iddio con tutta l’anima?

R. Amare Iddio con tutta l’anima vuol dire consacrare a Lui l’uso di tutte le potenze dell’anima nostra.

D. Che vuol dire amare Iddio con tutte le nostre forze?

R. Amare Iddio con tutte le nostre forze vuol dire procurare di crescere sempre più nel l’amore di Lui e fare in modo che tutte le nostre azioni abbiano per motivo e per fine l’amore di Lui, ed il desiderio di piacergli.

D. Perchè dobbiamo noi amare il prossimo?

R. Noi dobbiamo amare il prossimo per amor di Dio, perchè Egli ce lo comanda, e perchè ogni uomo è immagine di Lui.

D. Siamo obbligati ad amare anche i nemici?

R. Sì, siamo obbligati ad amare anche i nemici, perchè sono anch’essi nostro prossimo, e [p. 269 modifica]perchè Gesù Cristo ce ne ha fatto un espresso comando.

D. Che vuol dire amare il prossimo come se stesso?

R. Amare il prossimo come se stesso vuol dire desiderargli e fargli, per quanto si può, quel bene che dobbiamo desiderare a noi stessi, e non desiderargli nè fargli alcun male.

D. Quando è che noi amiamo noi stessi come si deve?

R. Noi amiamo noi stessi come si deve, quando cerchiamo di servir Dio e mettere in Lui ogni nostra felicità.

D. Come si perde la Carità?

R. La Carità si perde con qualunque peccato mortale.

D. Come si riacquista la Carità?

R. La Carità si riacquista facendo atti di amor di Dio, pentendosi e confessandosi come si deve.

§ 8. - Delle virtù cardinali.


D. Quali sono le virtù cardinali?

R. Le virtù cardinali sono la Prudenza, la Giustizia, la Fortezza e la Temperanza.

D. Perchè la Prudenza, la Giustizia, la Fortezza, e la Temperanza si chiamano virtù cardinali?

R. La Prudenza, la Giustizia, la Fortezza, e la Temperanza si chiamano virtù cardinali, [p. 270 modifica]perchè sono il cardine, e il fondamento delle virtù morali.

D. Che cosa è la Prudenza?

R. La Prudenza e la virtù che dirige ogni azione al debito fine, e però cerca i mezzi convenienti affinchè l’opera riesca in tutto ben fatta, e quindi accetta al Signore.

D. Che cosa è la Giustizia?

R. La Giustizia è la virtù per cui diamo a ciascuno quello che gli si deve.

D. Che cosa è la Fortezza?

R. La Fortezza e la virtù che ci rende coraggiosi a non temere alcun pericolo, neppure l’istessa morte, per servizio di Dio.

D. Che cosa è la Temperanza?

R. La Temperanza è la virtù per la quale raffreniamo i desideri disordinati dei piaceri sensibili, e usiamo con moderazione dei beni temporali.