Cronache savonesi dal 1500 al 1570/Fransosi ano abandonato la cita de Saona de 1512 ali 24 iuni

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Fransosi ano abandonato la cita de Saona de 1512 ali 24 iuni

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Fransosi ano abandonato la cita de Saona de 1512 ali 24 iuni
La cita de Genoa e in controversia contro li citadini de Saona de 1508 La cita de Saona sie reza ale galere della liga de 1512 adi 26 iunio
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FRANSOSI ANO ABANDONATO LA CITA DE SAONA DE 1512 ALI 24 IUNI

Lano de 1512 lo re de Fransa era signore de Genoa e de Saona e in la cita de Saona era gubernatore regio monsu de Frasineto1 il quale havendo intezo como in rivera da ponente erano venute molte galere a nome de la liga soe del papa e de veneciani e monsu de Frasineto dubitando che dite galere non venisero a Saona di prezente spedite il capitanio lazarino de ormea chi avesse a fare 300 / fanti per la guardia de Saona e ogni giorno le dite galere si accostavano più a la cita de Saona e lo gubernatore di Saona soe monsu de Frasineto visto che le galere se aprosimavano fingendo fece intendere a li anciani che volia esire de Saona in propia persona per andare incontro a lo capitanio lazarino chi conduceva li 300 / fanti visto questo li signori anciani feceno elecione de 15 citadini quali tuti a cavalo ge aveseno a fare compagnia a la matina de Santo Ioanne batista a bona ora lo gubernatore e li citadini eleti e tuta la famigia de lo gubernatore esirno de la cita de Saona e cavalcando verso le lange e jonti che furno a uno borgo domandato lataro lontano 7 / migia da Saona ivi se scontrono con lo capitanio lazarino de ormea il quale avia seco li 300 / fanti e abocati insieme lo gubernatore con lo capitanio lazarino e ragionato che ebero uno peso in sieme stando tuti a cavalo lo gubernatore si volto verso li 15 citadini e prese da loro licencia dicendo de non volere ritornare in saona perche voleva andare verso piemonti con lo capitanio e li citadini visto [p. 31 modifica]questo se feseno uno protesto in scrito in bona forma così lo gubernatore se parti e li citadini fecero parare da disnare ivi tuti noi disnasimo in laltaro e Io Ioanne Agustino abate ge era in persona a modo de stafero ivi comprai uno bichero2 e lo legai a la mia berreta e lo portai a caza quale bichero stete intrego lo spacio de tre signorie soe yorni 2 de la signoria de Fransa e mezi 11 de la signoria de Fregosi et yorni 22 de la signoria de li adorni3 e lo bichero finito queste 3 signorie ando in pesi e partiti da lataro venimo a la cita de Saona

  1. Frasineto (Frassinet) Luogotenente del Governatore de Allegre. E tale lo dice pure l’Abate in altro suo manoscritto parlando della sortita del Frassinet 1512.
  2. L’industria vetraria in Altare sia per tradizione che per documenti pare risalga al secolo IX ed ivi fosse importata da alcuni emigranti francesi di Brettagna e Normandia a cui i signori del Monferrato avevano accordato il privilegio di esercitarvi l’arte vetraria.
    Certo è che ebbe quest’arte suoi statuti speciali nel 1495 confermati nel 26 giugno 1512 dal Marchese di Monferrato, Guglielmo Paleologo, dal Marchese del Carretto Galeotto e dai figliuoli di Alberto Vincenzo ed Ambrosio consignori del luogo dell’Altare.
    Visse secoli di vita rigogliosa finchè il primo Impero Napoleonico collo spirito di tutto innovare non l’ebbe quasi annientata. Trovò nuovo vigore nel 1856 che andò sempre progredendo sino al presente che dà lavoro a 172 soci artisti e a più di 150 operai. (V. cav. Enrico Bordoni, l’arte vetraria in Altare, tip. Ricci 1884).
  3. Infatti i Fregosi ripararono in Savona cacciati da Genova dalla parte degli Adorni, i quali poi non ritenendosi neppur, stando così le cose, sicuri da essi, li molestarono anche in Savona, fin che, undici mesi dopo, si sostituirono loro nel potere.
    I Fregosi poi rientrarono in Genova ai 28 di giugno del 1512 come nota appunto in seguito l’Abate stesso.