De' matematici italiani anteriori all'invenzione della stampa: l'opera di Bartolomeo Veratti in un approccio wiki/Capitolo 1/Caratteristiche

Da Wikisource.
Capitolo 1

Caratteristiche

../Storia ../it.wikisource IncludiIntestazione 7 marzo 2008 75% Tesi universitarie

Capitolo 1 - Storia Capitolo 1 - it.wikisource

Storia

La Wikisource in lingua italiana nasce nel 2004 ma rimane in uno stato embrionale fino al 2005. Fino ad allora si erano costruite le basi del sito ed erano stati inseriti i primi libri ma mancava ancora una presenza fissa di utenti e il progetto stentava a prendere una forma definita.

Dal 2005 inizia a nascere una piccola ma stabile comunità: grazie all’utente iPork, che per vari mesi del 2005 ha lavorato da solo costruendo l'infrastruttura del progetto (importando ed adattando le fondamentali pagine d’aiuto da Wikipedia, creando le pagine di sistema necessarie all’organizzazione del lavoro, definendo la struttura delle categorie), i primi nuovi utenti stabili hanno avuto la possibilità di dedicarsi all’inserimento dei testi, mentre parallelamente una crescente consapevolezza di un’identità propria ha portato a iniziare a discutere per poter meglio definire le linee guida e le politiche necessarie.

Come avevamo già accennato, infatti, ogni sister project di Wikipedia ha dovuto affrontare un lungo periodo di confusione prima di uno svezzamento vero e proprio: storicamente infatti i progetti sorelle sono nati come contenitori alternativi di dati che non potevano essere messi in un’enciclopedia (Wikisource con le fonti primarie, Wikiquote con le citazioni, Commons con le immagini, ecc. ). La Wikisource italiana ha capito relativamente presto (anche grazie all’esempio di fratelli più grandi come la versione inglese e francese) di essere una biblioteca virtuale e ha iniziato ad importare testi già trascritti trovati direttamente sul Web, rendendo il lavoro d’inserimento molto più veloce e massiccio.

Uno dei siti più utilizzati per quest’attività era e rimane LiberLiber, progetto decennale di conservazione e pubblicazione gratuita di e-book in vari formati (.txt, .rtf, .pdf). La scena italiana vanta alcuni progetti di biblioteche virtuali di notevole spessore1 e per l’allargamento orizzontale (inteso come quantità di numero di testi presenti) it.source si è appoggiata da subito a questi. Ma la consapevolezza di cui sopra si muoveva anche nel ricercare un’originalità rispetto ad esperienze esistenti, e ciò significava capire quali potevano e dovevano essere le peculiarità e le potenzialità di una biblioteca wiki.

Vedremo ora le caratteristiche di questo progetto.

Abbiamo detto che Wikisource è una biblioteca. È nostra opinione che una definizione più calzante sia quella di biblioteca generalizzata. Il progetto ospita infatti anche testi e documenti, come canti popolari, documenti giuridici e discorsi politici che non troverebbero spazio in una normale biblioteca. Come norma generale, tutto ciò che è stato pubblicato e che non possiede restrizioni legate al copyright può essere inserito su Wikisource. Nelle varie versioni i testi vengono divisi per lingua: dunque un testo in italiano, anche se scritto da uno scrittore inglese, andrà nella Wikisource italiana; analogamente avverrà nel caso contrario. La suddivisione dei progetti in lingue permette una catalogazione razionale e senza ambiguità (cosa che non avverrebbe ad esempio con la nazionalità degli autori), pur potendo mantenere a distanza di un click i testi dello stesso autore nelle lingue diverse, compresa l’originale.

Dato dunque questo criterio fondamentale, la suddivisione generale del progetto è relativamente semplice: vi sono le pagine degli autori le pagine delle singole opere, le pagine di aiuto, le pagine relative alla comunità degli utenti, le pagine di sistema.


Per ognuna di queste, è presente una pagina di discussione, che serve alla comunità per inserire le informazioni sui testi o discutere sull’organizzazione, la formattazione, la categorizzazione, ecc. Verranno in seguito forniti esempi per chiarire eventuali dubbi.

a) Pagine autore

In una pagina autore troviamo le informazioni basilari sullo stesso (date di nascita e morte, professione, nazionalità), unite agli eventuali link ai progetti Wikimedia, solitamente Wikipedia (articolo enciclopedia), Wikiquote (raccolta di citazioni), Commons (archivio di immagini). Inoltre è presente l’elenco di opere a lui attribuite ospitate sul sito: si veda ad esempio la pagina del Manzoni2.

Ogni pagina autore ha sulla sinistra i link3 alle eventuali pagine nelle altre Wikisource, esattamente come avviene per i testi.

b) Pagine delle opere

Sono il nucleo e il fondamento di tutto il progetto. I libri, i documenti, i testi di ogni genere vengono presentati in una pagina Xhtml, spesso corredata di templates. Questo termine letteralmente indica delle maschere-modello, che altro non sono se non tutte le disposizioni grafiche che permettono di organizzare l’intestazione del testo, lo spazio per inserire le informazioni, gli avvisi per gli utenti, e molto altro. L’utilizzo di templates aiuta quindi ad organizzare graficamente e funzionalmente il testo, a migliorare la leggibilità, ad aiutare l’utente nella navigazione.

Se si tratta di un libro, troviamo la copertina dell’opera con il relativo indice. Si ha un’intestazione che rimanda alla pagina dell’autore che indica l’anno di pubblicazione ed il titolo. Nell’indice sono linkati direttamente i vari capitoli, collegati attraverso templates per aiutare la lettura sequenziale. Se si tratta di testi che stanno in unica pagina, sono presenti l’intestazione e il testo stesso.

Ogni testo ha riportate, sul fondo della pagina, le categorie4 alle quali appartiene.

Nel nostro esempio, il testo al livello SAL 75% (qualità), è del XV secolo (periodo), e parla di matematica (argomento).

Sulla sinistra, ritroviamo gli interlink dell’opera, che rimandano alle versioni del testo in altre lingue. Cliccandoci sopra andremo direttamente nella pagina del testo nella lingua selezionata, all’interno della Wikisource locale.


Ogni pagina ha una relativa pagina di discussione in cui sono indicate tutte le informazioni del libro in questione. Se si tratta di una sotto pagina (per es. il capitolo di un libro), si rimanda comunque alla pagina di discussione della copertina.



c) Pagine della comunità

Sono varie ed hanno funzionalità diverse. Alcuni esempi sono:

  • il bar
  • le pagine utente e relative pagine di discussione
  • i progetti tematici e relative pagine di discussione
  • i portali

Nel bar si discutono le novità generali riguardanti tutto la Wikisource, mentre le pagine utenti servono per inserire, volendo, informazioni personali. Le pagine di discussione servono per contattarsi reciprocamente, mentre i progetti tematici si occupano solo di una certa tipologia di testi, del loro inserimento, formattazione e catalogazione. I portali infine hanno l’obiettivo di presentare al lettore una serie di testi suddivisi in percorsi.

d) Pagine di sistema

Generate automaticamente dal software, servono alla comunità per gestire meglio il lavoro. Un esempio di pagina di sistema è la pagina delle ultime modifiche (recent changes) che aiuta gli utenti a controllare gli inserimenti, potendo più facilmente vedere se vi sono stati atti di vandalismo o inserimenti di materiale non lecito.

e) Pagine di aiuto

Sono il manuale di Wikisource e aiutano il nuovo utente, alle prime armi, nell’apprendimento dei meccanismi del progetto. Guidano nell’inserimento dei nuovi testi, della formattazione e dell’uso delle categorie, ecc. Sono anch’esse, come tutte le pagine, scritte dagli stessi utenti, e in continuo aggiornamento.

Sono una parte fondamentale del progetto: senza un buon apparato d’istruzioni e pagine guida, esso farà molta fatica a guadagnare nuovi utenti ed appassionati. Scottati dalle difficoltà iniziali, molto probabilmente si scoraggeranno e non proseguiranno nella loro avventura all’interno del progetto.


Note

  1. Alcuni di questi verranno discussi più avanti.
  2. http://it.wikisource.org/wiki/Autore:Alessandro_Manzoni
  3. I link fra uno stesso progetto nelle varie lingue sono detti interlink.
  4. Approfondiremo più avanti il ruolo delle categorie