Donne e Uomini della Resistenza/Luigi Cosattini

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Luigi Cosattini

Nato ad Udine il 27 febbraio 1913, morto nel lager di Ascherleben nell'aprile del 1945, docente universitario.

Di famiglia antifascista (gli squadristi udinesi, nel 1926, avevano devastato e incendiato l'abitazione del padre Giovanni ), aveva frequentato il Liceo a Venezia, dove i suoi erano stati costretti a trasferirsi. Laureatosi in Giurisprudenza a Padova, Gigi (com'era chiamato in casa e dagli amici), nel 1934 partì per il servizio militare. Congedato dopo aver frequentato la Scuola allievi ufficiali di Bra, nel 1939 era già libero docente in Diritto civile e incaricato di Diritto del lavoro all'Università di Padova. Nel 1940 Cosattini era stato richiamato alle armi e, ciononostante, nel 1941 fu incaricato di Diritto civile a Urbino e a Trieste. Era militare in Toscana, ma ciò non gli impedì di partecipare, nel 1942, alla riunione costitutiva, a Treviso, del gruppo veneto del Partito d'Azione e di avere contatti, a Firenze, con i liberal-socialisti. L'8 settembre 1943 Luigi Cosattini si trovava a Marina di Pietrasanta al comando di una batteria costiera. Tentò invano di convincere il comandante del suo Reggimento ad opporsi ai tedeschi e, il 12 settembre, si diede alla macchia. Entrato nelle file dei partigiani operanti in Toscana, passò poi a svolgere attività di propaganda e di collegamento in Veneto, Friuli ed Emilia-Romagna. Il 27 febbraio 1944, le SS (che ricercavano suo fratello Alberto , aiutante di Ferruccio Parri presso il comando del Corpo Volontari della Libertà), arrestarono, ad Udine, Luigi Cosattini. Imprigionato nel carcere del Coroneo a Trieste e sottoposto a pesanti interrogatori, il giovane antifascista non disse dove si poteva trovare il fratello. Il 21 giugno 1944, Cosattini fu deportato nel lager di Buchenwald e poi nel sotto-campo di Ascherleben, dove rimase sino all'aprile del '45. Morì negli ultimi giorni di guerra, dopo essersi prodigato a sostegno e difesa dei compagni di prigionia. Nel 1947 la figura e l'opera del docente antifascista fu solennemente rievocata all'Università di Trieste da Norberto Bobbio . Nel 1996, Bruno Vasari ha pubblicato, per conto dell'Istituto Friulano sul Movimento di Liberazione, un libro dal titolo A ciascuno il suo. Ricordo di Luigi Cosattini .