Economia collaborativa: origine ed evoluzione dell'approccio wiki e sua adozione nelle imprese/L'economia collaborativa

Da Wikisource.
L’economia collaborativa

../La nascita e l’evoluzione del Web/Riflessioni /L'economia è collaborazione IncludiIntestazione 13 luglio 2008 75% Tesi universitarie

La nascita e l’evoluzione del Web - Riflessioni L'economia collaborativa - L'economia è collaborazione


Assisteremo all’affermazione di un’economia di tipo completamente diverso, in cui le aziende coesisteranno con milioni di produttori autonomi che entreranno in contatto e si dedicheranno alla co-creazione di valore all’interno di reti a maglie larghe.
Noi la chiamiamo “economia collaborativa”.

—Don Tapscott, Anthony D. Williams, Wikinomics, p.31


La citazione iniziale ben rappresenta il comune significato attribuito al termine “economia collaborativa”. Gli autori del best seller mondiale Wikinomics ritengono che la diffusione dei valori tipici del Web 2.0 (apertura, peering, condivisione ed azione su scala globale1) unita all’evoluzione sociale (affermazione della figura del prosumer su tutte), porterà alla nascita di una nuova economia in cui ogni singolo individuo assurgerà al ruolo di produttore. Le imprese coesisteranno quindi con milioni di produttori autonomi, inseriti tutti in un processo collettivo di co-generazione di valore.

La frase è indubbiamente evocativa ma, al pari di una quartina di Nostradamus, si presta a numerose interpretazioni.

Presa in senso estremo e radicale, l’economia collaborativa diventa il disegno di un mondo perfetto in cui ognuno è al contempo produttore e consumatore di beni che concorre a produrre. Un mondo ideale in cui non vi è distinzione tra impresa e consumatore, dove ogni soggetto opera in equilibrio di forze con gli altri ed è proteso al soddisfacimento dei propri bisogni. All’opposto si potrebbe intendere l’economia collaborativa come una delle molteplici declinazioni dell’economia moderna, in cui soltanto alcuni soggetti entrano in contatto con alcune imprese in modo proattivo contribuendo alla co-generazione di valore. In questa visione i confini tra particolari e definiti gruppi di imprese e di consumatori si fanno più permeabili (le “reti a maglie larghe”) consentendo l’attivazione del processo.

A parere di chi scrive, la posizione che meglio rappresenta il fenomeno è quest’ultima interpretazione. Prima di presentarla compiutamente, analizziamone i singoli aspetti partendo dal senso da attribuire al termine “collaborativo”.

Indice


Note

  1. Cfr. TAPSCOTT, WILLIAMS (2006, pp. 17-29).