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Er tempo cattivo

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Giuseppe Gioachino Belli

1833 Indice:Sonetti romaneschi II.djvu sonetti letteratura Er tempo cattivo Intestazione 7 maggio 2025 75% Da definire

Er tempo bbono L'inverno
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1833

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ER TEMPO CATTIVO.

     Ch’aria serrata! oh ddio che ttemporale!
Guarda, guarda San Pietro cór cappello![1]
Oh cche ttempo da lupi! oh cche ffraggello!
Eh cqua ssémo ar diluvio univerzale.

     Ogni goccia che vviè ppare un canale:
Fa un’acqua a vvento, un piove[2] a mmulinello,
Che nnun pòi tiené ssu mmanco l’ombrello,
E ssi ll’arregghi[3] uperto nun te vale.

     Er celo è nnero nero com’in bocca:
E o vvadi immezzo o accosto a le gronnare,[4]
Credi sempre de stà ssotto a una bbrocca.

     Le pianare[5] so’ ffiumi e nno ppianare:
Ggià nnun c’è ppiù una chiavica che imbocca,
E ’r fiume cressce, che Rripetta[6] è un mare.

                    15Che sperpetua![7] Nun pare
Che Iddio vojji ruprì[8] le cataratte,
E scateni li diavoli a ccommatte?[9]

                    E cche ffai, Ggiosaffatte?
Eschi da casa mo ppe’ ffà ddu’ passi?!
20Chi nnun l’ha sse la scerca, e ttu lla lassi! [10]

                    Co’ sti nuvoli bbassi,
Speri che slarghi e cche tte dii ’no scanzo?![11]
Tu vvòi fà la tu’ fine a Pporto-d’Anzo.[12]

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                    Ma aspetta a ddoppo-pranzo:
25Stamo a vvede[13] un po’ ppiù: llassa che sfoghi;
Ché cco’ sta lùscia[14] cqua, fijjo, t’affoghi.

Roma, 7 febbraio 1833.

Note

  1. [p. 427 modifica]Il Vaticano è a ponente verso il mare. Allorchè i nugoli si addensano sovr’esso, dicesi avere S. Pietro messo il cappello, ed è ai Romani indizio di pioggia.
  2. [p. 427 modifica]Un piovere.
  3. [p. 427 modifica]E se lo reggi.
  4. [p. 427 modifica]Grondaie.
  5. [p. 427 modifica]I rivi d’acqua scorrenti per mezzo alle vie in tempo di pioggia.
  6. [p. 427 modifica]Il minor porto di Roma sul Tevere.
  7. [p. 427 modifica]Rovina pertinace.
  8. [p. 427 modifica]Voglia riaprire.
  9. [p. 427 modifica]Combattere.
  10. [p. 427 modifica]Lasci. [Modo comunissimo in casi simili.]
  11. [p. 427 modifica][Un momento di tregua. Da scanzà, scansare.]
  12. [p. 427 modifica]Porto d’Anzio.
  13. Stiamo a vedere.
  14. Lùscia: acqua dirotta e continua.