Esempi di generosità proposti al popolo italiano/Dolcezza del perdono/XIV

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Dolcezza del perdono - XIV

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[p. 26 modifica]Or intanto che mezzogiorno venisse, ed entrasse Giuseppe, eglino stavano apparecchiando i presenti recati; dacchè sentivano che avrebbero mangiato in palazzo. Entrò Giuseppe; e i fratelli tenevano in mano i presenti: e s’inchinarono sino a terra. Giuseppe li risalutò con maniera benigna, e prese subito a domandare: «Sta egli bene il padre?... il [p. 27 modifica]padre vostro vecchio, che me ne parlavate? Viv’egli ancora?» - E dicendo padre, si sentiva uscir dal cuore un’altra parola: padre mio, voleva dire; ma si ritenne; e disse vecchio padre; e, dicendo questo, gli venivano negli occhi le lagrime. Ed essi gli s’inchinarono di nuovo e dissero: «Vive». Allora Giuseppe, rassicurato del padre, mise gli occhi suoi sopra Beniamino, il fratello più giovane, che stava in un canto, e si inteneriva ricordandosi del padre lontano e della terra di Canaan. Ora disse Giuseppe: «È egli questo il fratello più giovane, che mi dicevate voi altri?». E, senz’attendere la risposta, soggiunse: «Iddio nella sua misericordia ti benedica, figliuolo mio». E nel dirgli figliuolo, gli si commosse l’anima tutta, alla vista del fratello suo, e gli scoppiavano i singhiozzi e le lagrime. E corse via, ed entrò in altra camera, e pianse.