<dc:title> Esperimento sopra un metodo d'istituzioni letterarie desunto dai principii della letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Ugo Foscolo</dc:creator><dc:date></dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Opere scelte di Ugo Foscolo I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Esperimento_sopra_un_metodo_d%27istituzioni_letterarie_desunto_dai_principii_della_letteratura/Capitolo_II&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20241125073022</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Esperimento_sopra_un_metodo_d%27istituzioni_letterarie_desunto_dai_principii_della_letteratura/Capitolo_II&oldid=-20241125073022
Esperimento sopra un metodo d'istituzioni letterarie desunto dai principii della letteratura - Capitolo II. Ciaschedun uomo attrae sempre dagli altri, e diffonde sempre negli altri sentimenti e pensieri Ugo FoscoloOpere scelte di Ugo Foscolo I.djvu
Ciaschedun uomo attrae sempre dagli altri, e diffonde sempre negli altri sentimenti e pensieri.
Per l’istinto di conservare una vita ch’ei non conosce se non in quanto la sente, l’uomo cerca sempre maggior numero e più forza di sensazioni; e però tende ad unire le proprie a quelle degli altri. E appunto questa coscienza ch’ei vive, generata dalle sensazioni, e la certezza ch’ei pensa, generata dall’esattissima distinzione, e dal paragone ch’egli naturalmente sa fare di tutte le sensazioni, attesa la diversità con cui ciascheduna lo scuote, gli fanno credere di poter giugnere alla certezza e coscienza di molte altre verità per le quali egli possa vivere meglio; onde cerca d’illuminare la propria ragione con quella degli altri. Così [p. 365modifica]ciascheduno attrae sempre e diffonde sempre sentimenti ed idee.