Favole di Esopo/Della Simia, e della Volpe (2)

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Della Simia, e della Volpe

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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Della Simia, e della Volpe
Di un Fanciullo, e della Fortuna De' Sorci, ed un Gatto
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Della Simia, e della Volpe. 209.


G
li animali fecero consiglio per creare il loro Re, ed elessero la Simia per il suo ballare. La Volpe invidiosa, vedendo un [p. 217 modifica]pezzo di Carne in un laccio, disse alla Simia: Signor mio vien meco, che in un luogo vi è un Tesoro, e condussela ove era il laccio, ed ella vi s’incappò da lei medesima, e la Volpe disse: O pazza, tu credevi per averti favorita la sorte, esser degna di signoreggiare tutti gli animali? ma tu t’inganni.

Sentenza della favola.

Qui si toccano quei, che incorrono pazzamente in qualche disgrazia, e sono poi beffeggiati.