Favole di Esopo/Di un Uomo, e di un'Idolo di legno

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Di un Uomo, e di un'Idolo di legno

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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Di un Uomo, e di un'Idolo di legno
Della Volpe, e dello Spino Di un Cane chiamato a Cena
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Di un Uomo, e di un’Idolo di legno. 198.


U
no aveva un Idolo di legno in casa, ed ogni dì pregavalo, che gli facesse qualche bene, e sempre gli avveniva il contrario, perchè tuttavia era povero. Egli un dì lo prese, e gli ruppe le gambe, e la testa incontro al muro, dalla testa del quale uscì molto oro. L’Uomo disse: Guarda questo Idolo, che in fin, che io gli ho fatto onore, non mi ha dato cosa alcuna, ed ora mi ha dato quest’oro per forza.

Sentenza della favola.

Questa favola tocca quelli, che se alle volte giovano ad alcuno, lo fanno per forza.