Frecciate/XII
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Mario Rapisardi - Frecciate (1912)
XII
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XII
A UN RIMATORE SOZZO
CHE RIPETEA LA FRASE D’UN MIO NEMICO
Sono polpette di lesso avanzato
I miei versi, tu dici, e forse è vero;
Ma di lesso avanzato al padre Omero,
4Al buon Virgilio, a Dante ed a Torquato.
Io ci ho tolto i grasselli e l’ho tritato,
E senza intrugli, nè untume straniero,
N’ho cavato un intingolo sincero,
8Non difficile al corpo e al gusto grato.
Ma le polpette tue, cuoco maiale,
Di vomito son fatte e d’escrementi
11Di bagasce ebbre e di bertoni lurchi;
E per muover la rilla agl’impotenti
Ci hai spolverato certi aromi turchi,
14Che chi ne assaggia un po’ corre al pitale.