Guida della montagna pistoiese/Cartiera della Lima

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Cartiera della Lima

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Da San Marcello alla Cartiera della Lima e quindi a Boscolungo Ponte del Sestaione

[p. 114 modifica]Cartiera della Lima. Ha tre macchine per la Carta continua.1 In una parte della Cartiera sono stati conservati sei tini secondo l’antico sistema. Un gran canale di deviazione dalla Lima mette in moto le dette Cartiere. A queste acque nel 1868 furono aggiunte quelle che derivano dal prossimo torrente Verdiana, incondottatevi per mezzo di un canale, che, laddove traversa la Lima, è di legno, sul sistema americano, disegnato e diretto dal cavalier Giovanni di Bartolomeo Cini. L’ampio edifizio è di forma quadrilatera con una piazza nel [p. 115 modifica] Ponte della Lima e Cartiera Cini.mezzo. Qui è da un lato la Cappella pubblica. Intorno alla piazza officine di chimica e di meccanica pe’ [p. 116 modifica] lavori in legno e in ferro; un gran casamento per gl’impiegati e per molti de’ lavoranti, da 3 a 400, secondo i lavori. Tutta la fabbrica è sul disegno dell’ingegner Tommaso Cini. Vi esiste una scuola elementare per maschi, una scuola infantile pe’ due sessi, e una custodia pe’ bambini di culla, figli degli operai, nel tempo che le madri lavorano in fabbrica. V’è una Banda musicale. V’è pure una Società di mutuo soccorso fra gli operai, con piccole somme ritenute dalle loro mercedi: per le quali, poste sulla Cassa di risparmi, si provvede al servizio religioso, alla Scuola, all’Asilo, e a sussidiare quelli operai che per malattia o per grave età sono inabili al lavoro. Vi si fabbricano ogni anno da 6 a 800,000 chilogrammi di carta. Attestano di sua perfezione, la gran reputazione da lungo tempo assicurata, e il premio della medaglia d’oro di prima classe, ottenuto dai Cini alla Esposizione di Firenze nel 1839 e confermata in quella del 1841.

Poco distante da questa grandiosa Cartiera, sotto la strada provinciale di Val di Lima, è stato eretto un edificio, sul disegno del detto cav. Giovanni Cini, destinato unicamente a produrre pasta di legno per far carta.

Seguitando la Via Nazionale ti si presentano a sinistra della Lima le tracce della rovina di Lizzano. Poco più oltre però l’occhio si rallieta d’una pittoresca veduta, qual’è quella del paese di Cutigliano (a cui si sale per un ponte sulla Lima), aggruppato sul monte, con alti abeti che ne circondano [p. 117 modifica] la chiesa: talchè in mezzo a quella gran valle stretta ma prolungata e tutta verdeggiante, ti par d’essere in Svizzera. Qui infatti per un buon tratto di strada ti si para dinanzi un quadro stupendo. Sulle vette dell’Appennino vi scorgi tante prominenze, che dalla forma loro o da altro, quella gente immaginosa appellò e chiama ancora il Cappel d’Orlando, la Lastra, i Sassi scritti, e più lontano il Libro aperto, che col Corno alle Scale, l’Uccelliera e le Tre Potenze, costituiscono le vette più elevate di questi Appennini.

Infatti:

L’Uccelliera è M. 1797,012 sop. il liv. del mare
Il Libro aperto » 1931,170 »
L’Alpe delle Tre Potenze » 1934,094 »
Il Corno alle Scale » 1939,667 »

Dopo cinque chilometri e mezzo si varca il magnifico

Note

  1. Papier sans fin.